RIVELAZIONI

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3 anni dopo

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Santo cielo, è lei!- mi sento entrare da un orecchio -Perfavore, risponda a qualche domanda, Mrs. Roccardi!- mi sento uscire dall'altro.
Mi affretto a percorrere il corridoio del supermercato tenendo in collo Julian. Copro la sua faccia sotto la mia giacca per evitare che le luci emesse dalle macchine fotografiche gli causino problemi agli occhi, e mi accorro a entrare in macchina.
-Freddie, portaci a casa il più presto possibile- ordino all'autista mentre sistemo mio figlio sul seggiolino.

Vi starete chiedendo cosa sta succedendo, di perché la mia vita sia così tanto cambiata sino ad avere paparazzi che mi ruotato attorno 24h su 24 ed un autista.

  A 20 anni, dopo aver partorito Juls ed essermi rimessa in forma, mi sono messa in contatto con l'aggenzia di Elite Milan, dove lavoro tutt'ora, e beh, il mio lavoro ha dato i suoi frutti. Per il momento ho un patrimonio di 4.3 milioni di euro e conto circa 2,1 milioni di Followers su Istagram e 830k su altri socials. Sembra una favola, ma purtroppo ci sono anche lati negativi di questa vita.
Quello principale ovviamente è il padre di Julian: non c'è un giorno in cui esco nella quale qualcuno non mi ponga la domanda 'Chi è il padre?' Ovviamente non rispondo e faccio finta di non capire ma è comunque una cosa molto fastidiosa da sentirsi dire 20 volte nell'arco di 18 ore.
Per non parlare dei rumors, sono piuttosto preoccupata perché girano già diverse voci sulla somiglianza tra Julian e Kylian Mbappé. Non so se sono arrivate anche a lui queste notizie, spero di no. Gli basterebbe fare 2 + 2 per capire che è il padre, o forse lo ha già capito ma vuole starsene fuori dalla nostra vita. Sinceramente un po' lo capisco, ho partorito perché non volevo che lo sapesse, ma se ne venisse a conoscienza allora avrebbe tutto il diritto di arrabbiarsi perché non gli ho raccontato nulla o avrebbe preferito un aborto.

Mariam e Noelle stanno bene, anche lei ha ottenuto un po' di fama essendo la mia migliore amica ma ovviamente se chiedessi a qualcuno 'Quella è Mariam Artini?' loro non saprebbero di chi tu stia parlando. I nostri figli, come avevamo programmato, sono molto uniti e si divertono insieme. Facciamo pigiama parties tutti e 4 a casa nostra ogni sabato sera, e quello è uno di quei piccoli momenti a cui vorresti fare una foto per incorniciarla e non dimenticartene più, lì mi sento libera e spensierata.  Andava tutto concretamente bene finchè...

-Mamma! Mamma!- urlò Julian venendomi incontro, io spalancai le braccia e lo presi in collo -Cosa c'è, amore?- gli domandai con un sorriso.
-Possiamo andare al parco oggi? Ti pregoo- All'inizio non sapevo cosa rispondere, questo amore non sapeva ancora che era pericoloso per persone come noi andare in un luogo pubblico, cercavo di nasconderglielo per fargli avere una vita normale. Poi però tirò fuori quegli occhietti da cerbiatto, alla quale sa che non posso resistere -E va bene, ma solo per 1 ora, d'accordo? La mamma è un po' impegnata- risposi.
-Okay!- lo appoggiai a terra e lui camminò fino all'entrata dove si trovavano le sue scarpine. Mi preparai in fretta e andammo al parco.

-Che fortuna, non c'è nessuno ancora!- pensai dentro di me

Mi sedetti su una panchina vicino al solito laghetto dove a Julian piaceva giocare con la palla o le macchinine, assicurandomi che non ci si avvicinasse troppo fino a caderci dentro. All'improvviso mi squillò il telefono, aprii la borsa e vidi che mi stava chiamando un numero sconosciuto. Risposi titubante:
-Pronto?-
-Nicolette Roccardi, si ricorda di me?- sentii dall'altra parte del telefono una voce familiare, che tuttavia non riuscivo ad associare a nessuno che conoscoscevo.
-Mi scusi ma non ho idea di chi lei sia- risposi allora.
-Davvero non ricordi, farfallina?- disse il soggetto cambiando il tono di voce.

Impallidii, c'era solo una persona che avrebbe potuto chiamarmi così.
Cosa avrei dovuto fare? Terminare la chiamata? No, gli devo delle spiegazioni. Ormai sa che è il padre di mio figlio, sono obbligata a rispondere.
-Dobbiamo parlare- continuò con tono serio. Sospirai -Non credi che sia meglio farlo di persona?-  gli chiesi.
-Hai ragione, sei a Milano giusto? Dimmi la tua posizione- Disse con un tono arrogante. Sembrava che mi stesse dando un ordine, dovevo dirgli qualcosa. O forse no, meglio non peggiorare la situazione in cui ci troviamo con uno stupido litigio

Ci accordammo di incontrarci ad un bar poco conosciuto in città. Non disse di portare Julian, ma era ovvio che dovevo farlo. Era suo figlio, ed aveva il diritto di vederlo. Era il  tempo per entrambi di pagare le conseguenze delle nostre azioni.

-Va bene, sono in città. Ci vediamo lì tra due ore...- lo fermai prima che agganciasse.
-Aspetta, apsetta. Ci sarà anche il tuo amico Tchaga?- domandai
-È venuto con me, ma non capisco perché dovrei portarlo con noi-
Sospirai -Kylian, devo rivelarti una cosa...anche la mia amica Mariam ha una figlia- dissi
-Beh, cosa import...- si fermò -anche Tchaga ha una bimba?- chiese con un tono imbarazzato
-Non credo di dover essere io a dirvelo. Porta il tuo amico ed io porterò la mia- risposi.
Fece un'altra pausa, come se si fosse messo le mani su gli occhi per dire 'Cosa cazzo abbiamo combinato' -Va bene, verrà con noi-
Attaccammo, e io mi fermai a guardare Julian. Iniziai a pensare come sarebbe stato da grande, come si sarebbe sentito capendo che sua madre e suo padre erano stati dei coglioni da giovani e che gli avevano dato questa vita incompleta. Avrebbe continuato a sentire dai paparazzi quella stupida domanda alla quale poi avrebbe anche lui voluto una risposta. So dentro di me che vorrebbe un padre, vorrebbe una famiglia vera e propria, qualcuno che abbia le sue energie ed interessi. Mi asciugai gli occhi e lo chiamai.

-Adesso andiamo in un posticino, va bene amore?- dissi mentre gli davo la mano -Mamma perché piangi?- mi chiese. -Mi è solo entrata della polvere negli occhi tesoro, nulla di che- gli assocurai mostrandogli un sorriso.

Raccolsi i suoi giocattoli e entrai in macchina prima che quei ficcanaso dei giornalisti ci interrompessero.
Stavo per incontrare dopo 3 anni Kylian Mbappè, il padre di mio figlio.

SPAZIO AUTRICE


(Scritta un po' male perché sono scazzata e con  caldo che mi penetra in ogni poro del corpo)

Età attuale dei personaggi:
Nicolette: 23 anni
Kylian: 25 anni
Mariam: 24 anni
Inès: 18 anni
Damien: 25 anni
Ethan: 17 anni
Jada: 24 anni
Papà Nicolette: 56 anni
Julian e Noelle: 3 anni
Tchaga: 27 anni

Spero sia chiaro adesso.
Come sempre, grazie di essere arrivati alla fine di anche questo capitolo

👋🏻🦋

𝐵𝑈𝑇𝑇𝐸𝑅𝐹𝐿𝑌 𝐾𝐼𝑆𝑆𝐸𝑆  || Kylian MbappéDove le storie prendono vita. Scoprilo ora