era passata circa una settimana da quando ho accettato il lavoro, bill e la sua band non si sono fatti molto sentire ma oggi mi diceva che dovevano parlarmi di un nuovo singolo, mi avevano invitata nella loro nuova casa.
ero un po' titubante del fatto di andare a casa loro, ma alla fine erano persone tranquille quindi decisi di fidarmi e accettare.
tra poco sarei dovuta uscire perché casa loro non era molto vicina dalla mia mamma con il traffico di new york ci avrei messo un eternità, quindi cominciai subito a prepararmimi vesti cosi con sopra una felpa rossa.
uscii e mi diressi verso casa solo con la mia bellissima skyline blu (si la amo), arrivata mi ritrovai di fronte ad un grande palazzo, aveva anche la portineria *che ricconi* pensai e mi diressi verso l'ascensore, il piano era il nono.
bussai alla porta e subito mi apri bill.
b: ciao bella, come stai?
bella? ao ma tutta sta confidenza? vabbe
k: tutto bene grazie
mi sorrise e mi fece entrare per poi farmi accomodare su un grande divano nero, devo dire molto comodo.
poi scese le scale il ragazzo con i dread e solo ora guardandolo bene posso rendermi conto che è veramente bello, ma cosa dico è un mio cliente mica posso... vabbè
t: ciao
k: ciao
cazzo che imbarazzo ma perché sono venuta?
b: georggg guss scendetee
cazzo che voce mi ha fatto prendere un infarto,
intanto anche tom si era seduto e bill aveva portato da bere.
io di solito prendo molta confidenza con gli artisti che seguo e spero che accada anche con loro.
b: bhe noi volevamo parlarti di un idea che abbiamo avuto per una canzone
k: spara
b: allora siamo un po indecisi sul titolo ma questo è il testo
mi disse porgendomi diversi fogli di carta,
cominciai a leggere e devo dire che era molto bella a quanto avevo capito parlava tipo di un suicidio ma era veramente bella
k: il testo è bellissimo ma lo posso sentire anche?
b: si certo
andarono a prendere gli strumenti e mentre tom sistemava ho notato che mi stava fissando
k: vuoi un autografo?
t: no principessa voglio altro
che? ma è fuso cussu, lo guardai storto e lo stavo per mandare a fanculo ma bill mi interruppe
b: eccomi, tutti pronti
gu,ge,t: si
e cominciarono a suonare, devo dire che erano molto bravi, tom continuava a fissarmi tra poco gli cavavo gli occhi.
si è bello ma a quanto ho visto è un ragazzo da una notte e basta, quindi se pensa di portarmi a letto ha sbagliato propio persona.
finirono di suonare
k: è molto bella, la propongo all casa discografica ma come avete intenzione di chiamarla?
b: emm io pensavo tipo dont'jump, non so se gli altri sono d'accordo
t: si ci sta
gu: si addice propio
ge: si
k: mi sembrate tutti d'accordo
annuirono e io presi i fogli e appuntai il nome della canzone
k: va bene sta sera la mando
b: okk grazie mille
k: e di che
calo un silenzio imbarazzante ma per fortuna guatav lo interruppe
gu: vi va di fare un giro?
t/b/ge: si ci sta
ero un po' titubante ma erano simpatici quindi perché no?
k: em si okk
b: prendiamo 2 macchine cosi non devi tornare qui poi
k: okk
george gustav e bill salirono in macchia di bill
b: tom tu?
t: vado in macchina con kate
che? nono non sono pronta
k: em okk
salimmo in macchina e ci dirigemmo in centro
t: guidi molto bene principessa
k: essere amici si, ma principessa lo dici a qualcun altro
t: tranquilla principessa
mmh che nervososiamo arrivati al centro commerciale e facemmo subito merenda con un gelato, stavamo parlando molto e di tutto siamo diventati molto amici in poco tempo.
abbiamo scoperto che in comune non abbiamo solo l'età ma anche tante altre cose, sembrava che ci conoscessimo da anni.
non mi era mai capitato qualcosa del genere, e così avevo legato con loro in un pomeriggio.b: senti kate, ma domani sera hai da fare?
k: mmh no
b: ah perfetto, ti va di venire con noi a una festa?
t: che festa?
b: sempre fuori dal mondo stai tu eh? la festa di dani
k: dani?
t: un nostro amico
k: ahh okk, comunque si dai ci sto. posso poetare un amica?
b: si certo, dani ci ha detto di portare più gente possibile
k: top, ci vediamo domani
b/ge/gu: a domanii
t: a domani principessa
*mi sussuró all'orecchio*
k: e tu smettila con sto nomignolo eh
mi fece un sorrisetto e se ne andòdovevo assolutamente trovarmi un vestito, approfittai i essere li al centro commerciale e andai a cercare un vestito da Berska.
ho preso un pantalone e un top e sono tornata a casa.spazio autrice
spero vi stia piacendo, vediamo questo Deni che farà
scusate gli errori🫶🏻
STAI LEGGENDO
what's on your mind? - tom kaulitz
Художественная прозаKate, diminutivo di Katherine è una famosa manager musicale di New York. Una band tedesca da poco trasferita in America chiede a lei di diventare loro manager e di seguirli durante la loro carriera... ⚠️questa storia non è adatta ai più sensibili⚠️ ...