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"Gli anni del liceo erani stati una ferita aperta, che a Mattia e Alice era sembrata così profonda da non potersi mai rimaginare. C'erano passati attraverso in apnea, lui rifiutando il mondo e lei sentendosi rifiutata dal mondo,e si erano accorti che non faceva poi una gran differenza. Si erano costruiti un'amicizia difettosa e asimmetrica,fatta di lunghe assenze e di molto silenzio, uno spazio vuoto e pulito in cui entrambi potevano tornare a respirare,quando le pareti della scuola si facevano troppo vicine per ignorare il senso di soffocamento. Poi, con il tempo, la ferita dell'adolescenza si era rimarginata. I lembi di pelle si erano avvicinati,con movimenti impercettibili ma continui. A ogni nuova abrasione la crosta cadeva, ma poi ostinatamente tornava a formarsi, più scura e spessa. Infine un nuovo strato di pelle, liscio ed elastico, era andato a sostituire quello mancante. Da rossa, la cicatrice era diventata bianca e aveva finito per confondersi con tutte le altre."" << E poi non vorrai mica rovinare il mio giorno del matrimonio, no? >> aggiunse Alice,facendo il broncio.
Stava solo giocando, se ne rendeva conto. Quello non era che uno scherzo per ingannare il tempo,una piccola recita,una scemenza come tante. Eppure, quando aprì l'anta dell'armadio e lo specchio che stava all'interno la inquadrò in quel vestito bianco, insieme a Mattia, per un momento di panico le bloccò il respiro."
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Citazioni di "La solitudine dei numeri primi"
RandomQui scriverò le frasi del libro che mi sono piaciute. ☆ Spero vi piaccia.♥