POV'S MILENA:
è sera, i ragazzi erano andati a farsi il bagno nella piscina sotterrata,
io invece, mi stavo preparando per raggiungerli. Sentivo l'aria del condizionatore che mi veniva addosso, lo ammetto, certe volte mi veniva un brivido di freddo.
Ero praticamente pronta, il costume lo avevo messo, mi mancava il telo per asciugarmi e come sempre, dovevo portare del cibo perché quei ragazzi sono così sfaticati che non si vogliono nemmeno alzare dal letto alla mattina.
«È ARRIVATA» sentivo l'urlo di bill, mi aveva tolto i timpani. Pogiai il cibo su un tavolino lì vicino e immersi un piede per sentire se l'acqua era congelata o meno. ERA FREDDISSIMA, decisi di sedermi sul bordo della piscina bagnando solo i piedi. Vedevo Tom che faceva le capriole sott'acqua, Bill che menava Georg, ma non vidi Gustav. In un lampo mi ritrovai sott'acqua, chi poteva essere stato a buttarmi se non Gustav? mannaggia a lui «Gustav io giuro che un giorno ti meno fortemente» dissi con la voce traballante, avevo davvero freddo.
Sentivo la risata di Gustav, poi dopo si buttò in acqua e mi raggiunse nell'angolino. Lui faceva su e giù sott'acqua, invece io ero letteralmente schiacciata nell'angolo che morivo di freddo, «Dai non è così fredda» mi disse, io lo guardai male, poi si avvicinò a me e come se nulla fosse mi strinse per i fianchi e mi baciò.
Ecco fatto, stavo morendo dentro, quel bacio è durato tantissimo, sentivo ancora le mani di Gustav che facevano su e giù sulla mia schiena.
Lo abbracciai e gli feci un succhiotto sul collo «La bro è possessiva» mi disse mentre rideva, io confermai con la testa e poi mi aggrappai a lui come una scimmietta. Gustav andò sott'acqua di scatto e mi diede un bacino, appena eravamo ritornati sù, mi sentivo l'acqua nel caso, ma anche le farfalle nello stomaco. «Gustav vieni a giocare con noi a pallavolo»
ho sentito Georg parlare. Mentre Gustav giocava, io ho preso il suo telefono e ho deciso di controllare cosa faceva.
Sfondo blocco schermo: io e lui
sfondo schermata home: sempre io e lui
persone fissate su whatsapp: io
galleria: solo foto mie oppure di noi due insieme.
Che dire, era perfetto.
Lasciai il telefono dov'era prima e iniziai a nuotare facendo avanti e indietro. Sentivo gli schizzi della palla in acqua quando cadeva, così li guardai un paio di volte per poi incrociare lo sguardo con quello di Gustav.
Mi perdevo sempre nei suoi occhi,
non capivo il perché, ma era proprio bello, poi quando sorrideva, mamma mia.
Ad un certo punto, mentre mi facevo la coda, ho udito qualcuno che fischiava, era un ragazzo che avrà avuto almeno trent'anni per via della barba, ma non riuscivo a vederlo bene, perché era notte.
Mi sentivo a disagio così mi sono nascosta nell'acqua.
Gustav, sentì quel fischio, così uscì immediatamente dall'acqua e lo vidi mentre scavalcò il cancello per arrivare subito dal ragazzo.
«COME TI PERMETTI A FISCHIARE ALLE RAGAZZE CHE POTREBBERO ESSERE TUA NIPOTE O ANCHE TUA FIGLIA? NON TI VERGOGNI?» si sentivano le urla di Gustav fino a qui.
I ragazzi decisero di intervenire e andare a calmare Gustav, mentre io, invece, mi asciugai e mi buttai nel letto ovviamente con la finestra aperta perché volevo sentire la situazione, avevo paura che l'uomo potesse fare male a Gustav.
Dopo circa dieci minuti di urla,
ho sentito qualcuno bussare alla porta, era Gustav. Aveva ancora i capelli bagnati, io invece mi ero coperta con una coperta leggera perché avevo ancora paura.
Gustav aveva il naso insanguinato, dei lividi e dei graffi un po' ovunque.
Mi alzai di scatto e gli andai incontro abbracciandolo ma anche piangendo.
«Dai adesso va tutto bene» mi sussurrò all'orecchio, vedevo che si toccava sempre il naso, così decisi di medicarlo. «Dimmi se ti faccio male» gli dissi prima di appoggiare il cotone sul naso, lui con gli occhi chiusi mi fece di si con la testa,
fortunatamente non aveva sentito nulla.
Dopo un po' ci siamo buttati nel letto e tra baci, abbracci, grattini e coccole, ci siamo addormentati come due gattini
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SPAZIO AUTRICE: ecco la parte otto della storia! scusate se ci sono errori grammaticali e scusate anche se è corta, spero vi piaccia comunque 🫶🏻 un bacino a tutti voi
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tesoro, dove la vuoi la firma?- Gustav Schäfer
ChickLitMilena, una ragazza di sedici anni, amante della musica, che vive con suo padre e suo fratello, con un passato oscuro, riuscì a trovare di nuovo le forze per lottare quando si incontrò faccia a faccia con Gustav Schäfer, un componente della band dei...