Lacrime di stelle

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- "E se non era una stella cadente... cos'era, allora?" domandò perplessa Sofia.

- "Una lacrima di stella" rispose secca Guendalina, come se avesse già pronta quella risposta da tempo.

- "Le stelle ci osservano da lassù, ogni notte. È dall'alba dei tempi che lo fanno e per sempre sarà così! Gli esseri umani hanno bisogno di una guida, ecco perché l'Universo le ha create: sono una mappa per chi viaggia, un confidente per chi ama, un obiettivo per chi sogna, un supporto per chi soffre. Sono luci silenziose in un mare di oscurità".

Sofia era più perplessa che mai, tant'è che cominciava a pensare che si trattasse di un sogno.

- "Le stelle ascoltano ma non possono intervenire poiché, altrimenti, verrebbero meno alla più grande legge cosmica: il libero arbitrio! Immagina che le nostre vite siano come un intricato labirinto: al centro c'è il tesoro ma per arrivarci occorre trovare la strada giusta. Ognuno ha il proprio tragitto e spesso la strada sbagliata per qualcuno è quella giusta per qualcun altro. Ma i bivi sono tanti e non sempre gli uomini sanno scegliere la strada giusta. Ecco perché esistono le fate: il loro compito è quello di aiutare gli altri a comprendere la propria strada senza però suggerire soluzioni già confezionate. Le fate assumono le sembianze di una persona cara o di un libro o di un film: instillano nella mente delle idee che hanno il potere di orientare le nostre scelte, senza però influenzarle direttamente. L'amore non ammette obblighi. Le stelle, da lassù, osservano e si assicurano che tutto vada per il verso giusto. Nel corso dei secoli, però, gli uomini hanno imparato a osservare il cielo e hanno attribuito alle stelle un certo potere magico, ignorando la piccola grande magia che è già dentro di loro. Era più facile desiderare qualcosa piuttosto che impegnarsi per ottenerla: è per questo che nessuno crede più nelle fate... avete preferito nascondervi dietro un'illusione piuttosto che fare i conti con gli ostacoli e del cammino. Così vi siete inventati la storiella delle stelle cadenti... come se una stella che precipita avesse il potere di influenzare il destino. Le stelle, però, pur silenziose, continuavano ad ascoltare e a vedere tutto ciò che accade qui sotto: guerre, malattie, sofferenze... Tutto ciò nasce dalle scelte sbagliate che alcuni compiono, scelte basate sulla sete di potere, sull'invidia, sul desiderio di sopraffare l'altro, come se quel tesoro al centro del labirinto fosse un qualcosa da dare al primo che arriva. Per questo le stelle soffrono e soffrono ancor di più perché non possono intervenire: tutto ciò che possono fare è piangere... Le loro lacrime, però, sono intrise del loro potere e per questo sono un oggetto molto desiderato: hanno il potere di realizzare un solo desiderio, purché esso sia puro, innocente e caritatevole".

- "Quindi sono stata io, desiderando quella cosa, a creare la lacrima che ho visto precipitare giù dal cielo?" chiese Sofia.

- "Proprio così!" aggiunse Guendalina, soddisfatta della perspicacia della bambina.

- "Per far sì che il desiderio venga realizzato" – aggiunse la gatta – "devi trovare quella lacrima e compiere un atto di vero amore".

- "Dobbiamo partire immediatamente!" urlò Sofia.

- "Devi partire!" corresse Guendalina.

- "Tu non verrai?"

- "Non mi è permesso abbandonare questa casa!" spiegò Guendalina.

- "Se tu non verrai, come farò a trovare la strada?"

- "Tutto trova chi ben sa cercare, tutto ha risposta per chi ben sa chiedere, ogni cosa vede chi ben sa osservare" rispose la gatta.

Sofia corse in casa, facendo attenzione a non svegliare la nonna che, per qualche strano motivo, non si era mossa di un millimetro nonostante la confusione. Prese lo zaino che usava per scuola, lo svuotò e lo riempì con tutto ciò che le capitò sotto gli occhi: una torcia, una caramella, una borraccia mezza vuota, una scatola di matite colorate, una graffetta e un taccuino.

In un battibaleno, facendo attenzione a non svegliare la nonna, si avvicinò alla soglia e la oltrepassò.

- "Tornerò prima del tuo risveglio... e ti prometto, nonna, che tornerò felice!"

Intanto, la gatta Guendalina si era accovacciata sulla donna e, imitandola alla perfezione, si assopì. Le due russavano all'unisono, quasi come se fossero lo stesso essere. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 22, 2023 ⏰

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