All I want is the taste that your lips allow.

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And now the vma for best new artist goes to One Direction.

Quando sento il nostro nome per la seconda volta in una serata del genere quasi mi viene da piangere, non solo perché fino ad un paio di anni fa a quest'ora ero davanti alla televisione mangiucchiando patatine, e mi vergogno perché non è nemmeno pensando alle nostre fan che mi emoziono, ma semplicemente perché quando giro la testa in direzione dei miei migliori amici incontro gli unici occhi in grado di mandarmi il cervello in corto circuito ogni volta come la prima volta, gli unici occhi che hanno saputo scombussolarmi l'esistenza, incontro gli occhi di Louis William Tomlinson che mi guardano stracolmi di lacrime e d'amore e capisco di essere dove dovrei essere, perché sono nel posto giusto, al momento giusto, con la persona giusta.
E non m'importa dei manager, di Eleonor, delle voci che girano, non riesce nemmeno a importarmi di essere in diretta mondiale, quando ci alziamo sorpresi e emozionati ed i suoi occhi si perdono nei miei, lo abbraccio, lo stringo forte tra le braccia e so di essere fortunato, e non per i soldi, per la fama, per i macchinoni, o per tutte le persone che stanno battendo le mani in questo momento solo per noi, sono fortunato perché ho tra le braccia la persona che più amo al mondo e sento i nostri cuori battere vicini, all'unisono.
"Oggi sei esageratamente sexy, Tomlinson." Sussurro al suo orecchio e un sorriso spontaneo e immediato si disegna sul suo viso "No, parlo sul serio. Dovresti essere illegale con questi capelli."
"Davvero?" Mi lancia un'occhiata che nulla ha a che fare con Louis e Harry migliori amici, e tantomeno con Harry e Louis compagni di band, è un'occhiata esclusivamente per Louis e Harry, per noi, per le nostre bocche che si cercano, per le nostre mani che si rincorrono, per i nostri corpi che si incontrano e si completano. "Comunque la mia ragazza ci sta fissando."
"Mi reputo un ragazzo offeso." Dico semplicemente chiudendo gli occhi e dandogli una pacca amichevole sulla schiena, le mie mani indubbiamente vorrebbero scendere più in basso, ma ho notato bene lo sguardo leggermente preoccupato di Liam, e non credo che le mie mani sul culo di Lou migliorerebbero la situazione.
"E perché mai amore?" Mi parla piano, la sua voce è flebile, delicata, ma allo stesso tempo roca, sensuale, e in me si scatena una malsana voglia di essere solo con lui, in qualche camera puzzolente di un albergo sperduto nel nulla, dove non saremmo stati quelli famosi, saremmo semplicemente entrati come una coppia normale, magari mano nella mano prendendoci in giro...
"Perché guardi quella quando hai me tra le braccia." Lo guardo leggermente altezzoso, come a voler chiarire la netta differenza e trovo i suoi occhi spalancati e cosi vicini da togliermi il fiato, lo ammiro per qualche secondo spaesato e rapito, e magicamente non c'è più nessuno, ci siamo solo io e lui, con i nostri occhi che fanno l'amore al posto nostro.
"Tu non immagini nemmeno tutte le notti che ho passato a fissarti." E lo dice allontanandosi da me, lo fa sorridendo, mi guarda e si butta fra le braccia della nostra band, la sua mano però è ancorata al mio gomito e mi tira in uno di quegli abbracci di gruppo soffocanti, asfissianti, eppure così incredibilmente nostri, ma prima, prima che il cervello possa avere la meglio sul cuore, prima di ritornare l'Harry Styles etero e puttaniere, prima di ogni altra cosa, lascio un piccolo bacio sulla tempia del mio Louis, del mio fidanzato, del mio unico amore.
E gli dico ti amo, lo faccio con gli occhi, con le labbra, con le mani, ma soprattutto con il cuore, e lui sembra capirmi, perché lui mi conosce, perché lui mi completa, lui è semplicemente la parte migliore di me.

"Con chi è che sei andato a cena tu?" Non faccio in tempo nemmeno ad accendere la luce che la voce squillante e leggermente arrabbiata di Louis si propaga nella mia stanza d'albergo.
"Con degli amici. Ma tu che ci fai qui, a quest'ora?" Lui è comodamente steso sul mio letto, con indosso solo i pantaloni scuri e mentre gioca con il suo cellulare io mi tolgo maglietta e scarpe.
"Cos'è non posso?" Si degna di guardarmi con un'espressione quasi schifata e si sorprende di trovarmi già mezzo nudo e scuote la testa, io alzo le spalle e continuo a fissarlo.
"Puoi, puoi tutto stupido. Ma come hai fatto?" E in un secondo mi tolgo anche i pantaloni e cosi mentre lui conta le crepe nel soffitto io sono rimasto in boxer.
"Ho rubato le chiavi a Paul che dorme, non sapevo che fare." Non riesco a risparmiarmi dall'ammirarlo, amo i suoi tratti delicati e gentili che poi si concludono con la mascella pronunciata e maledettamente sexy, amo le sue labbra rosse tese adesso, come sempre, in un sorriso mozzafiato che sanno pronunciare parole che mi mandano fuori di senno, amo i suoi occhi di un colore così particolare e profondo, sono luminosi, grandi, trasparenti, in realtà potrei anche perdermi nei suoi occhi e non avrei nulla da ridire, e amo questi capelli e questa barbetta, lo rendono uomo, lo rendono virile, lo rendono puro sesso.
"Ah, non l'hai fatto per stare con me?" Dico sedendomi sul letto e avvicinando casualmente una mano alla sua gamba.
"Perché chi sei tu?" Ancora un'occhiata veloce, i suoi occhi sono ridotti a due fessure, ed è arrabbiato, palesemente. Lo immaginavo. E sono quasi certo di conoscerne anche il motivo.
"Harry Styles, il tuo fidanzato, presente?" Adesso è lui a guardarmi, mi scruta con lentezza il viso, si sofferma sulle labbra, e poi scende, ammira i pettorali, segue la linea degli addominali e arriva inevitabilmente ai boxer chiari e ad una mezza erezione più che evidente, e non ci siamo nemmeno sfiorati, complimenti Harry per l'autocontrollo eccezionale.
"Ah, si. Quello dei One Direction." Risponde dopo un po' allontanandosi da me.
"Mh, si. Quello che ti scopi dai tempi di x-factor." Sussurro io e con un balzo veloce sono a cavalcioni su di lui, e la strana sensazione che sa darmi solo la sua pelle a contatto con la mia mi toglie per un secondo il fiato.
"Sei quello che ha baciato Katy Perry ed è andato a cena con Taylor Swift, no?" Nella sua voce c'è un po' di cattiveria e cerca di sfruttare un mio primo momento di confusione per divincolarsi, ma gli tengo le braccia ferme ed è completamente nelle mie mani. "Togliti Harry."
Le sue labbra sono cosi vicine che mi vien voglia di morderle, di leccarle, di sentirle mie, e mi avvicino pericolosamente alla fonte del mio desiderio.
"Sennò?" Soffio a pochi centimetri dalla sua bocca.
"Sennò mi metto a urlare, sveglio Paul, i ragazzi, le fan. Inizieranno ad uscire foto su foto di Harry Styles nudo sul suo compagno di band fidanzato.." Lo vedo perdere concentrazione mentre mi lecco con lentezza le labbra e noto soprattutto la forza con cui si morde le sue.
"Ehm" Mugugno iniziando a baciargli il collo e lo sento rilassarsi sotto il mio tocco tranquillo, e così continuo lasciando tanti piccoli baci innocenti disegnando un'opera d'arte tra il suo collo ed il suo petto "Davvero interessante e scandaloso."
"Dio, dio no!" Si irrigidisce di colpo e ci mette tutte le sue forze per sgusciare via da me, e quasi ci riesce ma le mie mani sono ancora strette intorno ai suoi polsi e non ha scampo, per fortuna. "Chissà chi avrai baciato con quella bocca, anzi chissà cosa cazzo c'avrai fatto!" Sbotta quasi isterico allontanandomi maggiormente.
"Louis" E lo guardo negli occhi, sono accesi dalla solita luce che divampa nel suo sguardo quando è geloso, ed io amo quando fa così. "Sei l'unico che abbia mai amato."
"L'unico uomo no?" Un filo di tristezza attraversa il suo viso, e vorrei solo cullarlo in questo momento e dirgli che va bene, va tutto bene, ed invece sono a cavalcioni su di lui, gli tengo le braccia ferme e non posso nemmeno baciarlo.
"Non m'importa cosa tu sia, se un uomo, una donna o un cactus. Ti amerei anche se avessi dieci dita per mano e quattro gambe. Amo te, amo quello che mi trasmettono i tuoi sorrisi, amo la luce che irradiano i tuoi occhi quando sei felice, amo le tue battute squallide che fanno ridere solo te, amo farmi cullare da te mentre mi canti parole dolci, amo vederti felice e sentirti parlare.
Amo i tuoi occhi, la tua bocca, le tue mani, i tuoi capelli.. amo tutto di te, va bene?" Ecco la luce di cui parlavo, ecco il sorriso di cui necessito per vivere, potrei anche sparire dalla faccia della terra, potrei anche vivere solo d'aria ma avrei bisogno del suo viso, della sua forza, della sua vitalità, avrei inevitabilmente bisogno di lui.
"Ma baci Katy Perry." Risponde con un sorriso sbilenco smettendo di divincolarsi, ed io allora mi avvicino ancora un po', cercando di annullare qualsiasi distanza fra noi, sono vicino, talmente vicino alla sua bocca che mi sembra quasi di sentire il suo sapore già sulle labbra. E lui si scansa. Mi nega un bacio che aspetto da dentro a quel maledetto studio, e sento un pizzico di rifiuto inondarmi, e l'orgoglio ferito urla di lasciarlo solo e correre da qualche parte a piangere.
"Voglio dire, hai visto che tette?" Giocherò anche sporco facendo marcia su una delle sue più grandi paure, visto che pensa continuamente di non potermi dare abbastanza, o perlomeno pensa di non potermi dare quanto possa darmi una donna, ma mi ha rifiutato ed il mio orgoglio si risveglia.
"Preferisco guardare il culo di Taylor Lautner in realtà." La mia bocca però non crede a queste parole, e inizia ad assaporare piano i suoi pettorali, la mia lingua ama leccare i suoi capezzoli e le mie labbra succhiano con avidità stralci di pelle abbronzata, lui cerca di non farsi sfuggire nemmeno un piccolo gemito, ma sento che qualcuno si sta risvegliando, e anche molto velocemente.
"Liam potrebbe farti del male per questa affermazione." E gli mordo con forza un capezzolo ormai completamente turgido, voglio fargli del male anche io, perché non vuole baciarmi, perché guarda gli altri, perché sta mentendo, e ci riesco, un piccolo urletto strozzato gli esce dalle labbra strette fra i denti.
"Non sarebbe male come idea.." Mi allontano velocemente da lui e lo fisso accigliato "Anzi preferirei fargli del male." Sta davvero pensando a Liam sotto quel punto di vista? Li lascio troppo spesso da soli, merda. Calma, calma. Mi vuole stuzzicare, Liam è etero, Louis è il mio fidanzato, e mi ama.
"Oh e perché no con Zayn? Ho notato il modo in cui ti guarda il culo." Mi scappa però con una voce da ragazzina pazza, inizio a pensare ad una miriade di cose contemporaneamente, mi gira la testa, non sono un tipo geloso io, non lo sono mai stato, non lo sono mai stato fin quando non ho incontrato Louis, fin quando non ho scoperto cos'è l'amore.
"Zayn con il ciuffo biondo attizza parecchio se dobbiamo dire la verità." Si muove sotto di me e fa scontrare i nostri bacini e le nostre erezioni e per un istante vorrei solo fiondarmi sulle sue labbra gonfie e baciarle per ore ed ore, ma poi le sue parole arrivano chiare al mio cervello, e mi fermo, azzero ogni mio istinto sessuale e lo guardo quasi con odio.
"Si? Aspetta vado a chiamartelo." Esclamo ad alta voce lasciandogli le mani "Così puoi scopartelo come vuoi."
"Voglio scoparmi solo te." E la situazione in un secondo si ribalta, mi tiene le mani immobili sulla testa, il mio corpo aderisce completamente al materasso ed un Lou a petto nudo e palesemente eccitato svetta a cavalcioni su di me.
Sono arrabbiato e questa situazione non mi sta eccitando per niente...cazzate.
"E Zayn? Liam? Lautner?" La mia voce per quanto roca e profonda si trasforma magicamente in quella di un bambino dell'asilo.
"Li mandiamo tutti a cagare?" E lui mi segue muovendosi ritmico su di me mentre con la mano libera mi accarezza il petto nudo, io annuisco e mi prendo il labbro fra i denti.
"Ripetilo." La sua mano è ferma sul mio basso ventre, sotto l'ombelico, e da lì sento partire una serie di brividi e sensazioni indescrivibili.
"Cosa piccolo Hazza?" Adesso invece la mano è piazzata direttamente sui boxer e attraverso la lycra sottile il suo tocco mi manda in fibrillazione.
"Con chi vorresti scopare?" Sussurro prima di farmi scappare un gemito.
"Solo con te, scoperei con te giorno e notte." Ed il suo viso è troppo vicino, i suoi occhi troppo grandi ed eccitati e la sua bocca troppo invitante.
"Louis" Ansimo leggermente quando con un dito mi sfiora il glande ancora costretto nelle mutande, sto praticamente soffrendo, voglio sentirlo dentro.
"Baciami Styles." Lo dice con un soffio, un soffio che inebria maggiormente l'aria e che mi eccita non poco, e lo faccio. Lo bacio, per una frazione di secondo in cui le nostre labbra si incontrano e si amano, è una cosa tutta loro, quando si ritrovano sembrano come non essersi mai abbandonate, si ricongiungono ed entrambi ci sentiamo a casa, ci sentiamo come se al mondo non ci fossero problemi, come se non ci fosse nulla di più importante. E poi mi allontano di pochi centimetri solo per guardarlo meglio, e lasciargli un altro piccolo bacio dolce e innocente, quasi fanciullesco.
"Ho baciato la Perry e le ho guardato le tette, non va bene, vero?" Lo guardo con sfida e lui mi sorride, sapeva che non mi sarei arreso così facilmente e anche io so che lui farà lo stesso.
"Ti perdono solo perché non sei più il re dei pompini, Zayn ti batte sicuramente." Entrambe le sue mani mi circondano il viso come per consolarmi ed io mi faccio scivolare le sue parole addosso, sono senza alcun dubbio il migliore, e con uno scatto repentino sono di nuovo su di lui.
"Questo non dovevi dirlo." Gli lascio un bacio estremamente vicino alla bocca e poi ricomincio a baciargli il collo con una lentezza disarmante, saggiando ogni centimetro di pelle con dedizione e amore, ma allo stesso tempo con passione e forza, e lo sento muoversi sotto di me e la sua erezione costretta ancora nei pantaloni stretti, batte contro il mio interno coscia. "Cos'è ti sta piacendo Tomlinson?"
"In realtà sto pensando a Zayn e a Lautner sotto di me, ansanti." Mi tira leggermente i capelli come per trattenersi mentre stuzzico i suoi capezzoli, uno con la lingua e l'altro con le dita.
"Non sai mentire ragazzo." Lo guardo per un secondo negli occhi e ne ho la conferma. "Pensi a me." E gli bacio la fronte, "Alle mie mani." Gli bacio entrambe le gote arrossate, "Alla mia bocca." Gli mordo una guancia e un ansimo gli sfugge dalla stretta ferrea che hanno creato i suoi denti intorno al labbro inferiore. "Alla mia voce, alle mie urla." E scendo, scendo scandendo ogni battito di cuore con un bacio sempre più bagnato, sempre più lascivo, sempre più nostro.
"Harry Edward Styles smettila." Gli mordo con impazienza il basso ventre lasciando ogni tanto anche qualche piccolo succhiotto mentre lo sento gemere.
"E perché?" Ritorno al suo viso perfetto come al solito e gli bacio la mascella lentamente, poi gli mordo il lobo e ritorno a prendermi cura del suo viso con tanti baci, a pochi centimetri dalle sue labbra però mi fermo e lo fisso "Perché dovrei smetterla?"
"Mi stai facendo impazzire." Risponde prima di trarre un lungo sospiro e strusciarsi contro di me facendomi sentire dove sia il problema. E in effetti è un problema molto grande.
"Davvero? Avevi detto che non ero molto bravo." Ricomincio la mia discesa e seguo una linea dritta che parte dal suo collo, che lecco e bacio, attraversa gli addominali e si ferma ai pantaloni blu notte che ancora indossa. "E questi?" Louis mi guarda e mi sorride piano, la mia bocca si impegna però a superare l'unico ostacolo che mi separa dal mio obiettivo, e quando il bottone esce dall'asola grazie ad un lavoro abile di bocca e denti mi verrebbe da battermi le mani da solo. "Ops, si sono sbottonati." Continuo però a lasciare piccoli baci praticamente su tutto il cavallo dei pantaloni di Lou e lui chiude perfino gli occhi per alcuni istanti.
"Oh ma c'è ancora la cerniera." E le sue mani prendono le mie in custodia portandole vicino alla sua bocca.
"Lascia fare a me." Controbatto ricominciando a muovere la faccia eccessivamente vicino alla sua erezione che pulsa ad ogni tocco.
"Harry, diamine." Un mio dito finisce nella bocca di Louis ed in un primo momento lui lo morde, ma poi inizia a succhiarlo con avidità, e adesso non solo lui è cosi impaziente di far cadere questi maledetti pantaloni.
"Cos'è tutta questa fretta Tomlinson?" Dico abbassando completamente la zip e ritornando al suo viso, gli sfioro le labbra con il dito bagnato e lo guardo serissimo "Abbiamo tutta la notte d'avanti no?"
No, no e ancora no, anche il mio corpo ha bisogno di sentirlo, di averlo, abbiamo bisogno entrambi di fare l'amore ma non sarò il primo a chiederlo, sarà la piccola vendetta per il bacio che non ha voluto darmi.
"Assolutamente no" La sua voce è un soffio per quanto sussurra piano "Ti voglio subito." E ritorna a sovrastarmi nel giro di pochi secondi, muovendosi laconico su di me sorridente. "Allora a chi è che sta piacendo?"
Le sue mani sono nei miei boxer e non riesco a trattenermi cosi urlo sommessamente quando un dito mi sfiora l'erezione per tutta la lunghezza e si sofferma sulla cappella per alcuni secondi.
"Di certo non a me." Mugugno quando inizia a massaggiare lentamente e dolcemente il mio membro, segue un ritmo sostenuto per un primo momento ma poi inizia ad andare sempre più veloce ed anche ogni mio pudore sparisce a quella velocità. "Cazzo Lou."
"Cosa c'è?" Mi sfiora con la mano libera il viso e libera il labbro dalla stretta dei denti, poi inizia a giocare con i capelli, arricciandoli fra le dita.
"Cosa c'è mi chiedi?" Urlo praticamente spingendo il bacino contro la sua mano che accoglie la mia erezione benevolmente.
"Non avevamo tutta la notte?" Entrambe le mani in questo momento si occupano della mia eccitazione ma anche volendo non potrei muovermi, sono schiacciato su questo letto da ogni possibile forza, è come se la gravità si fosse concentrata sul mio corpo e non mi permettesse di muovere alcun muscolo, sono inerme fra le sue mani, e sento inondarmi da un piacere quasi malato.
"Giuro che se non mi scopi entro due minuti potrei implodere." Sussurro mentre la sua bocca lecca la zona sensibile sotto l'ombelico e la saggia con avidità.
"E tutta questa fretta da dove viene?" I suoi occhi luminosi come due lampadine sono l'unica cosa che riesco a capire lucidamente mentre la sua bocca si posa sul glande rosso e pulsante.
"OH CRISTO MIO." L'ho sempre sostenuto che astenermi dal sesso per più di ventiquattro ore faccia male alla salute mentale, ed in questo momento ne ho prove indiscutibili.
"Shh." Risponde semplicemente seguendo con la lingua una vena, ed inizio a sentire tutto in fiamme. Fuoco fin alla punta dei capelli, fuoco che si irradia semplicemente dai movimenti della sua bocca sul mio corpo.
"Louis William Tomlinson porco cazzo, vuoi soddisfare il tuo cazzo di fidanzato?" Il mio bacino parte praticamente dalla bocca di Louis, mi ha completamente dentro, e quando sento le pareti della bocca circondarmi completamente e succhiare perdo ogni controllo, mi lascio andare sul letto come drogato, perché in fin dei conti questo sono: sono drogato della sua bocca, delle sue mani, della sua voce, del suo corpo.
Sono dipendente da tutto di lui, e non vorrei mai smettere.
La lingua accoglie ogni mio movimento, le mani stringono il mio sedere, aggrappandosi come per rimanere in qualche modo coscienti di questo mondo, il palato frega ad ogni spinta, ogni volta con più forza e le dannate guancie si incavano come a voler diventare un'unica cosa, come se potessero risucchiarmi l'anima.
Ed adesso non solo sento il fuoco ardere, adesso sono puro fuoco, lo stomaco è preda quasi alle convulsioni, sento il sapore metallico del sangue in bocca e ogni singola cellula invoca un'unica persona, tutte in coro urlano un solo nome:Louis.
E in un istante mi riverso in lui, come fa la foce di un fiume in mare, come le lacrime di una ragazza inondano un cuscino, come le note di una canzone che corrono attraverso delle cuffie, sono dentro di lui e lui mi accoglie, mi rende parte del suo essere, e quando il suo pomo d'adamo si alza e si abbassa veloce ed i suoi occhi, che non hanno mai abbandonato i miei, ancora più lucenti di prima mi fissano con ansia e dedizione vorrei rimanere qui per sempre, come per sempre vorrei poter appartenere a lui.
"Agli ordini, signore." Dice leccandosi le labbra e ritornando rapidamente alla mia bocca che bacia con forza e passione, lasciandomi sulla lingua il mio stesso sapore, ma troppo facilmente mentre le nostre lingue parlavano una lingua tutta loro e le nostre mani scoprivano posti già conosciuti si stacca da me e sussurra solo una parola in grado di capovolgere ogni situazione. "Adesso."
E mentre lui mi guarda come stregato inizio a succhiare due delle sue dita, le succhio guardandolo fisso negli occhi, le succhio privandolo dei pantaloni già abbassati e dei boxer rossi, le succhio come se non ci fossero problemi, come se non ci fossero conseguenze in questa vita, come se non ci fosse un domani, le succhio come se fosse la cosa più importante della mia vita, e quando le dita vengono sostituite dalla bocca ormai gonfia di Louis ricomincia la nostra danza, che viene accompagnata dal movimento delle dita inumidite sulla mia apertura.
Un urlo soffocato labbra contro labbra mi sfugge quando un dito finisce dentro di me, ed ogni volta è come se un mattone fosse finito accidentalmente sul mio stomaco privandomi dell'ossigeno, prima una dose di dolore e dopo solo piacere, piacere mentre quel dito mi esplora, piacere mentre le nostre bocche si incontrano ansimanti, piacere quando un secondo dito si aggiunge, lasciandomi si senza fiato, ma completamente incosciente. "Posso?"
Allargo maggiormente le gambe in un tacito assenso e senza farselo ripetere due volte Louis avvicina la sua erezione alla mia apertura e con un'unica spinta entra in me.
Urlo.
Urlo perché fa male.
Urlo perché amo sentirlo dentro.
Urlo perché lo amo.
Urlo perché il dolore si sta trasformando lentamente in piacere.
Urlo perché godo.
Urlo perché so che lo fa impazzire.
"Scusami." Ansima dopo qualche spinta, io non faccio altro che guardarlo, in qualche modo impassibile e in altri modi completamente stravolto, ed inizio a muovere il bacino, sono io che voglio che aumenti il ritmo, sono io che necessito di sentirlo più dentro, più vicino, più mio.
E lui mi accontenta, il ritmo delle spinte aumenta, come la velocità con cui le nostre voci si mischiano, come l'assurdità delle sue unghie conficcate nei miei fianchi, come la voracità con cui gli mordo la spalla consapevole in qualche modo di lasciargli dei segni, come la sua voce che mi sussurra di amarmi follemente, come i nostri corpi che non vorrebbero altro che rimanere per sempre uniti. "Ti amo. Ti amo. Ti amo." Dalla sua bocca escono queste parole come un lamento che però fa bene, come una canzone infinita che non ti stanca mai, come l'unico rimedio contro i mali del Mondo.
"Ti amo." Strillo quando tocca un punto ben definito che non solo mi fa godere in una maniera esagerata ma stuzzica anche e ancora la mia erezione che velocemente ha ripreso vita, una mano corre cercando di alleviare il fastidio, mentre l'altra finisce sul fondoschiena di Louis che al mio tocco si riprende come da una trance e mi bacia dolcemente, facendo incontrare le nostre lingue come la prima volta, inondandomi di dolcezza e amore.
E veniamo contemporaneamente, lui dentro di me ed io sui nostri ventri vicini, ci baciamo lentamente mentre tutto il nostro amore riempie questa stanza, e vorrei che tutto il mondo fosse consapevole di quanto amo questo ragazzo, vorrei che nessuno lo guardasse con Eleonor immaginandolo felice perché lui solo con me è realmente felice, vorrei poter correre sul balcone e urlarlo, vorrei baciarlo su un palco o dopo una premiazione, vorrei tante cose e un giorno, per quanto giovani e sognatori, so che le avremo.
So che potremo sposarci, so che al nostro matrimonio nessuno ci guarderà con odio, nessuno ci vorrà far del male, ci guarderanno e avranno stampata in faccia una chiara espressione di orgoglio, perché potremo dire di avercela fatta, potremo dire di aver avuto davvero tutto il mondo contro e di aver vinto comunque, potremo dire di amarci e nessuno ci potrà scalfire con offese o brutti gesti, saremo solo io e Louis nel nostro mondo, nella nostra casa con due bambini che ridono e urlano rincorrendosi.
Potrò urlare al mondo di amare Louis e non dovremo nasconderci più.
"Give me love like never before.." Canticchio stringendolo a me circondandogli il bacino con le gambe. "Cose lately I've been craving more.."
"Tu non immagini nemmeno lontanamente quanto possa amarti,vero?" La sua voce roca dopo l'amplesso graffia il mio orecchio a differenza delle parole che creano un percorso come ricoperto da glassa e miele nel mio stomaco.
"Ed invece lo so. Perché io ti amo in una maniera cosi folle che non potrei essere che ricambiato in egual modo." Rispondo risoluto baciandogli il collo.
"Ah davvero?" Mi tira i capelli e mi guarda sollevando un sopracciglio.
"Assolutamente Tomlinson. Smetterò ti amarti solo quando il sole smetterà di esistere." Continuo cercando con insistenza le sue labbra, di questa dannata bocca non ne ho mai abbastanza.
"Oh parlano di almeno altri 5 miliardi di anni." Ridacchia buttando la testa all'indietro ma offrendomi come pegno il suo collo che subito inizio a baciare e a succhiare.
"Non credo sia abbastanza, tu che ne dici?" E le nostre labbra si rincontrano ancora più affamate di un'ora fa, ancora più impazienti di quella prima volta in uno sgabuzzino a x-factor, ancora più arrabbiate dopo 15 giorni di distanza forzata, si ritrovano e fanno l'amore, fanno l'amore a modo loro, si venerano, si coccolano, si accarezzano e si sussurrano parole d'amore.
E statene potrei mettere il fermo immagine su questo momento, pagherei oro per poter fermare tutto e rimanere in questa situazione per sempre, in questa stanza, nudi e sudati, ma insieme.
Sarei egoista, non m'importerebbe della gente che magari è fuori al freddo, o di quella che sta soffrendo per qualsiasi cosa, ignorerei ogni singola protesta solo per rimanere tutto il tempo possibile con lui, e baciarci, fare l'amore, prenderci in giro, e baciarci ancora.
Ignorerei tutti, tutto.
Ignorerei l'intero universo solo per poter cantare la nostra canzone a Louis all'infinito, regalandogli solo parte del mio amore, all'infinito.

And all i want is the taste that your lips allow.
My my my my give me love.
My my my my give me love.

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