Capitolo 1
Ciao io sono io sono Iris Tardanico ho quattordici anni vivo in Italia da dieci anni visto che ho origini Scozzesi, sono orfana da quando avevo un mese da parte di mio padre e sinceramente non so il perché visto che mia madre non mi ha mai detto il motivo. Ma passiamo al mio aspetto ho un fisico a dir poco perfetto,dei capelli ricci,biondi e lunghi fino ai fianchi e degli occhi bi colore uno marrone e uno azzurro e sinceramente li odio mi fanno sembrare strana per questo porto sempre una sorta di benda su un occhio.
Oggi è il mio primo giorno delle superiori sono super emozionata talmente tanto che sono le cinque del mattino e sono in piedi e l'entrata era alle otto e trenta del mattino quindi decido di lavarmi i capelli quindi mi spoglio dei miei vestiti,mi sciolgo i capelli ed entro nella doccia,prendo il mio shampoo preferito e me ne verso un po in mano e lo strofino sui capelli dopo di che risciacquo e strizzo per bene i cappelli esco dalla doccia mettendomi unaccappatoio poi prendo una spazzola e mi pettino i capelli e dopo di che li asciugo con il phon alla massima potenza dopo di che vado in camera apro l'armadio e prendo una felpa nera ed un pantalone bianco con delle scarpe nere e bianche.
Mi dirigo in cucina per fare colazione apro il frigorifero e prendo uno yogurt e mi siedo a tavola mentre prendo un cucchiaino e poi mangio,dopo di che vado in camera mia prendo il mio cellulare vedo chi ore sono e noto che sono le sette e trenta in quel momento sbiancai avevo perso il pullman ero nel panico non sapevo che fare mia madre era a lavoro e non poteva accompagnarmi ed estato in quel momento che mi venne un colpo di genio e quindi ho deciso di andarci a piedi a scuola ma non era facile farsi un chilometro in meno di un ora almeno pe me ma non mi importava ormai mi sono impuntata ci dovevo riuscire quindi uscì di casa e mi metto accorrere ma visto che sono maldestra ho preso una storta ma me ne sono ftegata pur di non fare ritardo il primo giorno dopo mezz'ora inizio a diluviare ma non mi fermo continuo accorre nulla mi stava o poteva fermarmi fino a quando una macchina non mi schizzo tutta l'acqua che stava in una pozza a dosso mi fermo sono devastata ma il pensiero di arrivare in ritardo mi fece continuare e dopo un altra nezz'ora sono arrivata scuola giusto in tempo per la campana quindi mi dirigo in classe e mi siedo ovviamente all'ultimo banco dove c'era un ragazzo moro con gli occhi scuri come la notte,dopo sei ore sco da scuola questa volta riesco a prendere il pullman e torno a casa ma appena giunta a casa ricordo di non aver preso le chiavi di casa quindi sono rimasta chiusa fuori casa vado nel panico ma poi ricordo di avere delle chiavi di riserva sotto un masso e quindi entro a casa e qui finisce il mio primo giorno di scuola.Capitolo 2
Oggi è la seconda settimana scolastica e come al solito mi sveglio alle sette mi vesto,faccio colazione,prendo lo zaino, le cuffie,il telefono e le chiavi di casa.
Dopo aver preso il pullman sono fuori scuola e sto aspettando che suoni la campanella,dopo alcuni minuti suona,entro in classe e mi siedo al mio solito posto, sinceramente con il mio compagno di banco non ci parlo mai ma oggi mi ha saluta:"Ciao" dice con un'aria sicura ed io gli rispondo:"hey"con un'aria timida "piacere Jo Blak" dice tendendo la mano con un'aria leggermente insicura : " Iris Tardanico" dico stringendogli delicatamente la mano lui sorride leggermente e io ricambio il sorriso dopo poco estero il prof di matematica ed entrambi seguiamo la lezione ed ogni tanto ci lanciamo delle occhiate docili e dolci.
Dopo tre ore arriva l'intervallo e lui si alza per andare dai suoi amici ma poco dopo nota che io sono sola seduta al mio banco senza mangiare , visto che non avevo amici e mi ero scordata sia la merenda che i soldi per prenderla alle macchinette , mi raggiunge e mi dice " Come mai una ragazza così bella come te sta qui da sola ? e soprattutto senza mangiare nulla ?"io lo guardo Con un'aria imbarazzata egli dico "Beh ho dimenticato sia la merenda che i soldi per questo non mangio nulla " lui mi guarda e dopo di che prende il suo zaino e tira fuori dei biscotti,me li porge e dice " prendili tinto non mi piacciono nemmeno " io li prendo mentre arrossisco leggermente " grazie " gli dico con voce sottile nel mentre lui accenna un sorriso e si allontana dirigendosi dai suoi amici.
Altre tre ore dopo suona la campanella per andartene a casa , quindi, mi dirigo uscita per andare a prendere il pullman ma all'improvviso inciampo e cado addosso una persona alzo gli occhi ed era Jo Blak in quel momento arrossisco rendendomi conto di aver fatto una grandissima figura dimerda, nel mentre lui mi guarda, dopo una manciata di secondi mi ricompongo e gli dico con aria imbarazzata : " Scusami tanto Jo " lui mi guarda e dice con aria rassicurante :" Tranquilla Iris,stai bene?ti sei fatta male?" " Nono tranquillo " gli dico con un tono docile e dolce dopo alcuni istanti in cui ci siamo guardati negli occhi lui se ne va e io salgo sul pullman e così finisce la mia seconda settimana scolastica.Capitolo 3
Oggi e la terza settimana scolastica e come sempre mi dirigo a scuola, entro in classe e mi siedo al mio solito posto accanto a Jo.
Arriva la quinta ora ed entra la prof di filosofia che ci assegna un compito che consiste nel creare un cartellone che descrive un filosofo a piacere da consegnare dopo domani.
Dopo qualche minuto Un mio compagno dice con aria sicura : "Prof ma con chi dobbiamo fare questo lavoro?" "Bhe con il vostro compagno di banco " aggiunse la prof subito dopo mi giro di scatto verso Jo e dico con aria docile " Bhe.. quindi dobbiamo lavorare noi due assieme " "A quanto pare si.. quindi ci vediamo domani dopo scuola a casa mia " dice mentre mi scrive il suo indirizzo con la matita su un libro.Capitolo 4
Il giorno dopo mi dirigo a scuola e dopo di che all'uscita mi dirigo a casa di Jo.
Dopo qualche minuto arrivo davanti casa sua, suono il campanello e mi apre Jo "Ciao" gli dico dolcemente " Hey, seguimi" mi dice mentre si allontana e io Io seguo.
Dopo qualche ora abbiamo finito il progetto I me me sto per andare ma improvvisamente mi prende un braccio e mi dice :" Sai io ti amo" io lo guardo e senza nemmeno pensarci Io bacio.
E da quel giorno non ci siamo più separati ed è così che la mia vita si è stavolta.
Fine.
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da amici a...
RomanceQuesta storia non è come le altre questa storia parlerà della vita di una raghazina che affronta una vita scombinata fino a che una persona non entra a fare parte della sua vita ed è da quel momento che tutto in lei è nella sua vita si stravolge