Park Jimin (One Shots)

ᴘʀᴏғᴇssᴏʀᴇ

𝓲𝓷𝓲𝔃𝓲𝓸

Mi sveglio con malavoglia, oggi dovevo andare in una nuova scuola, ero curiosa e felice per il primo giorno, speravo solo di trovarmi bene con i compagni e professori.
Dopo essermi lavata e vestita, esco di casa e mi incammino per andare a scuola, la mia nuova scuola.
Arrivata all'entrata, guardo un'ultima volta il cancello ed entro.
L'interno è molto moderno, all'improvviso arriva da me un anziana signora, presumo sia la bidella.
"Buongiorno...posso aiutarvi?"
"Sto cercando la 2^G sapete dirmi dove si trova?"
"Oh, sei la nuova studentessa! Ti stavo aspettando...seguimi"
A quanto pare questa scuola è molto preparata.
Seguo la presunta bidella e saliamo su delle scale dopo aver percorso un lungo corridoio.
Saliamo fino al 3⁰piano e arrivando alla fine di un'altro corridoio quest'ultima si ferma davanti a una porta.
"Eccoci qua"
Mi fa segno di entrare e io senza esitare apro la porta meritando lo sguardo da tutte le persone nella stanza, penso che loro siano i miei futuri compagni.
"Ohh~...tu saresti la nuova alunna..."
Dice il professore.
"Vieni qui! Presentati alla tua nuova classe"
Esclama.
Mi avvicino mettendomi affianco alla cattedra per presentarmi.
"Buongiorno, mi chiamo Y/n T/c e mi sono trasferita da poco in questa zona...spero di fare amicizia con tutti voi e di passare i prossimi anni assieme..."
"Bene, signorina Y/n accomodatevi pure!"
Disse indicando l'unico posto libero.

𝓹𝓸𝒸𝓸 𝒹𝓸𝓹𝓸

Per tutta la lezione mi sono sentita scrutata e osservata...presto capì che gli occhi in questione non erano dei miei compagni poiché ero all'ultimo banco ma bensì del mio professore, credo si chiamasse Park Jimin.
Finita la lezione, tutti come una massa uscirono per andare a mensa, essendo nuova non capì nulla e rimasi ancora in classe.
Sentì qualcuno che mi prese per la vita e mi girò, e lì che incontrai I suoi occhi penetranti.
Eravamo a pochi centimetri di distanza, con una mano lui mi tolse una ciocca di capelli e me la mise dietro l'orecchio.
Arrossì a quel contatto ma non riuscì a togliere gli occhi sai suoi.
"Sai...sei bellissima..."
All'improvviso si ricordò qualcosa e con 2 alza un foglietto non smettendo di guardarmi.
"Questo è il mio numero...magari qualche pomeriggio vieni a casa mia, così ti aiuto a recuperare l'anno scorso che non eri qui"
Mi sorrise sghembo.
Arrossì per il suo atteggiamento, improvvisamente cominciò ad avvicinarsi.
"Solo a guardarti mi viene duro"
Sgranai gli occhi alle sue parole, subito se n'è andò lasciandomi sola nell'aula, che cosa mi era preso? Perché non ho reagito?
Probabilmente ero troppo presa e imbambolata a guardare i suoi occhi scuri.
Sospirai, il biglietto me lo misi in tasca e andai a mensa per poi continuare la mia giornata, ignorando vivamente lo sguardo del professore.

𝓼𝓀𝒾𝓹 𝓽𝒾𝓂𝓮

È passata una settimana dal mio arrivo nella nuova scuola e mi trovo bene, ho fatto amicizia con alcuni della mia classe e anche di altre.
Arrivo in classe abbastanza in anticipo eravamo io, una mia compagna e lui...
"Prof. posso andare in bagno?"
Domandò lei.
"Certo"
Sorrise il professore appena la mia compagna uscì dalla classe.
Si alzò dal suo posto e si avvicinò mettendosi difronte al mio banco.
"Perché non mi hai scritto?"
Domandò incrociando le braccia al petto e avvicinandosi al mio viso.
"Perché per ora non ho bisogno di aiuto per ripetere..."
Per sbaglio il mio sguardo cadde sulle sue labbra carnose e rosèe.
"Cosa c'è? Vuoi toccarle?"
Disse ghignando.
Lo guardai negli occhi, lui fece lo stesso.
Iniziò ad avvicinarsi, magicamente iniziai pure io.
Finiamo a pochi centimetri di distanza, i nostri nasi si sfiorava e i nostri respiri si mischiavano.
Si allontanò bruscamente sentendo dei passi avvicinarsi, sicuramente sono i miei compagni.
Subito il professore si siede al suo posto e la porta si apre rivelando i miei compagni.

𝓹𝓸𝒸𝓸 𝒹𝓸𝓹𝓸

Le ore passano velocemente e tranquillamente tranne che sento gli occhi del professore bruciare sul mio corpo, mi stava letteralmente mangiando con gli occhi.
Finite le lezioni tutti escono e rimanfo sola con il professore.
"Y/n..."
Mi richiamò
"Sì?"
"Mi prometti che quando torni mi scrivi?"
Ci penso un poco.
"Se non vuoi non ti obb-"
"Lo farò..."
Mi sorrise.
"Ne sono felice...quando mi scriverai ti mando l'indirizzo di casa mia e magari questo pomeriggio vieni a ripetere qualcosina assieme...che ne dici?"
"Certo! Mi farebbe piacere prendere ripetizioni"
"Perfetto...oggi pomeriggio a casa mia ricordati di scrivermi..."
"Ok sarà fatto a dopo!"
E me ne andai tornando a casa.