𝑴𝒚 𝑳𝒐𝒗𝒆

CAPITOLO 14

Oggi è il mio compleanno, aggiungerei finalmente ma non è così.

È vero ora sono felice non lo nego, ma c’è sempre quell’ombra che mi perseguita, quel peso che non accenna a levarsi di torno.

Posso assicurarvi che io non amo il mio compleanno perché mi fa ricordare di quando i miei genitori si separarono, di quando mio padre ci lasciò in carico a mamma, e di come la mamma ha iniziato piano piano ad autodistruggersi solo perché fosse convinta che non era capace di donarci amore. Erano tutte cazzate me lo sono sempre ripetuto. Ma se invece fosse così? Se fosse vero che mamma non ci ha mai amati? Sto pensando così tanto da non accorgermi della presenza di mio fratello nella mia camera.

<<Ei Luis tutto bene?>>

<<Si sorellona tutto bene, però volevo chiederti una cosa>>

<<Certo dimmi pure>> gli faccio segno di sedersi accanto a me nel letto.

<<Beh sai da poco è iniziata la frequentazione con penny giusto? Secondo te è troppo presto per dirle che la amo? No, perché io adesso provo questo, un amore indescrivibile nei suoi confronti.>> mi fa sorridere

<<Non devi per forza aspettare, più aspetti e più perdi l’occasione non credi? Perderesti l’occasione di potergli dire tutto ciò che ti passa per la testa, perderesti l’occasione di mostrarti debole, perché lei deve conoscerti per come sei, non per come vuoi apparire Luis. Non crederti invincibile in una relazione perché anche i più forti hanno le loro debolezze e soffrono ancor di più. Non puoi perdere l’occasione di fargli sapere quanto la ami, e quanto uccideresti per averla sempre al tuo fianco anche se diciamocela tutta sarebbe da egoisti>> ridiamo 

<<Bene! Grazie Lulù>> si alza e se ne va verso la porta ma ben presto si rigira

<<AH! Dimenticavo una cosa che imbranato>> si sbatte la mano sulla fronte e dopo neanche 5 secondi lo vedo prendere la rincorsa e buttarsi a peso morto sopra di me abbracciandomi così forte da farmi mancare il respiro.

<<Auguri di buon compleanno Stella cometa, ti amo con tutto me stesso sei la mia vita Lulù non dimenticarlo mai d’accordo? Sarei perso senza la mia sorellona>> mi diventano gli occhi lucidi e con un’emozione così forte e intensa ricambio il suo abbraccio mozza fiato, lo stringo a me con tutta la dolcezza che possiedo, e gli bacio la testa perdendo qualche lacrima dagli occhi che non sono riuscita a trattenere.

<<Love you Luis il mio piccolo ma grande terremoto per sempre.>>

<<Posso chiederti un’altra cosa?>> annuisco asciugandomi le lacrime

<<Ti manca mai la mamma?>> devo ammetterlo non mi aspettavo una domanda del genere ma una cosa che io e Luis ci siamo sempre promessi è di non aver nessun segreto.

<<Si ti dico la verità mi manca, vorrei che fosse qui per vedere quanto siamo cresciuti e maturati con il tempo>> stringo i pugni

<<Vorrei che fossi qui, per vedere come siamo andati avanti senza alcun rimpianto, voglio che veda la felicità che finalmente traspare nei nostri occhi, voglio che veda il nostro vero sorriso e non quello di obbligo, voglio che veda il nostro rapporto.>> Non posso voler del male a mia mamma è pur sempre la donna che mi ha messo al mondo anzi ci ha messo. Ma penso che non meriti alcun ringraziamento da parte nostra.

<<Anche a me manca delle volte sai? Però penso che infondo non ci abbia amato, non ci abbia amato come una mamma dovrebbe fare con i propri figli, ci ha lasciato fin da subito in balia di problemi in balia di dover fare il suo lavoro al suo posto. Mi ero letteralmente rotto i coglioni di vederti soffrire Lù. Io adesso ti vedo felice, ogni volta che ti guardo vedo i tuoi occhi illuminati da una strana luce, uno strano scintillio, che non fa altro che farmi stare bene>>