Tutti ballavano, ridendo e scherzando. Alcune persone piangevano, altre saltavano di gioia o si facevano selfie. Rigsby e Van Pelt stavano ballando come se fossero adolescenti impazziti. Cho si avvicinò a loro e li fece segno di venire. "Basta ballare! Ho voglia di parlare con i miei vecchi amici e colleghi e voi che fate? Ballate".
"Sì forse abbiamo un po' esagerato... dai dicci tutto!" Esclamò Rigsby.
"Vi volevo chiedere da un po' di tempo se volevate entrare nell'FBI anche voi. Così tanto per stare insieme come una volta. Tanto lì ci siamo io, Jane, Lisbon... E se venite anche voi saremmo la stessa identica squadra che eravamo un tempo, al CBI. Che ne pensate?"
"Sarebbe fantastico ma il problema è che noi abbiamo i bambini a cui badare. Lavorare all'FBI è troppo impegnativo. E poi non potremmo fare il turno di notte..." Rispose Van Pelt.
"Ah peccato,va be. A Jane e Lisbon avrebbe fatto molto piacere".
"E va bene. Ci hai convinti verremo, ma niente turni di notte". Disse Rigsby.
"Sai, mi ricordo il nostro primo caso insieme, Rigsby. Io ti odiavo a morte. Infatti stavo pensando di andarmene dal CBI". Disse Cho.
"Già, me lo hai detto. E poi che cosa ti ha fatto cambiare idea?"
"Non lo so. Forse la disperazione di non riuscire a conquistare un solo sguardo di Van Pelt, stampata sulla tua faccia. Mi facevi ridere. E poi anche Jane. Non si risolvevano casi così velocemente da quasi 50 anni".
"Io invece ero molto preoccupata per la fissazione di Jane per John il rosso." Intervenì Van Pelt.
"Quello lo eravamo tutti. Ma ora guarda com'è felice con Lisbon! Io e Grace lo sapevamo che si sarebbero messi insieme e poi sposati. E ora eccoci qui al loro matrimonio! Mi sento così felice per loro! A proposito dove si sono cacciati?" Esclamò Rigsby."Come ti senti?" Disse Jane.
"Bene. E tu?" Rispose Lisbon.
"Benissimo".
I due si sorrisero e si sedettero sotto un salice piangente guardando lontano le persone ballare.
"C'è una cosa che avrei bisogno di dirti". Disse ad un certo punto Lisbon.
"Che cosa?" Chiese Jane.
Lisbon si toccò con la mano la pancia e sorrise. Jane si mise a ridere.
"No, mi stai prendendo in giro?"
"Non sto scherzando".
"Lo sei?"
"Lo sono".
"Oddio... Teresa...io...io non so che dire... oddio".
Lisbon sorrise e poi guardò le stelle.
"Come lo chiameremo?" Chiese Jane.
"Non ne ho idea".
Si misero, entrambi, a guardare le stelle. Poi Jane prese la mano di Lisbon. Si guardarono per due secondi e poi si persero in un lunghissimo bacio.