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Era passato molto tempo dall'ultima volta che Husk aveva giocato una partita a carte assieme ad altri demoni, non per chissà quale problema o per faccende che lo rendevano sempre occupato, ma semplice noia.

Questa volta però era stato invitato a giocare, e cosa lo tratteneva dal non andare? Nulla, la sua pigrizia sta volta non aveva avuto la meglio su di lui stranamente, era sorpreso anche lui da questa sua volontà improvvisa.

Ma dopo tutto c'era da aspettarlo essendo sempre stato dietro l'angolo quando lo chiamavano per giocare, come succedeva Husk ccorreva più veloce che poteva.

Non gli interessavano troppo i soldi che ci sarebbero stati in palio, più che altro avrebbe voluto vedere le facce di quei miserabili malcapitati disperarsi per aver perso dopo l'enorme quantità di soldi puntata, e per arrivare a ciò avrebbe usato ogni metodo possibile...anche barare...

Dopo tutto era all'inferno e nessuno glielo vietava, chi gioca più secondo le regole ormai? Nessuno, basta arrivare ad ottenere quello che si vuole e il gioco allora si che è fatto!

Questa volta però le cose sembravano star andando alla grande per Husk anche senza il bisogno di dover utilizzare qualche trucchetto particolare.

«AH! Beccatevi questa e piangete!» Urlò entusiasta il demone gatto mentre mostrava la sua carta agli altri giocatori che iniziarono subito a lamentarsi.

«Ma non è fottutamente possibile che sia sempre tu ad avere le mosse migliori! Come cazzo fai si può sapere?!» Gli urlò contro Tim, uno dei tre giocatori seduti a quel tavolo assieme a lui.

«Stai parlando con Husk, con chi credi di star parlando? Col barbone di turno la fuori? È impossibile perdere contro di lui-» Era vero, era impossibile perdere contro di lui, contro Husk, il vero e unico mago del gioco d'azzardo.

«Hehe, a questo giro mi dovete tutti una birra, questi erano i patti no?~» Gli altri demoni sbuffarono infastiditi dal suo modo di fare e avendo avuto lui la mossa buona dovettero davvero comprargli una brocca di birra costosa nel bar a pochi metri da loro.

Husk intanto stava mischiando le sue carte per darci una veloce occhiata e vedere poi quali altre mosse avrebbe potuto fare per vincere ancora di più.

E per sua fortuna aveva di nuovo in suo possesso carte eccezionali! Quella era la vera fortuna che bramava tanto quando giocava, da tempo non sentiva quel brivido di eccitazione scorrergli nelle vene, era perfetto.

Il casinò anche era perfetto, rispecchiava l'immagine nella sua testa di quello che lui considerava l'unico posto in cui poteva essere se stesso senza dover odiare per forza la gente.

Le carte...il gioco d'azzardo...la posta in palio...l'ambientazione...il sapore della vittoria in pugno...tutto l'alcool che voleva.

Quel posto era semplicemente perfetto per lui, si sentiva completo dato che gli bastava una brocca di qualche alcolico in una mano e delle carte nell'altra per sentirsi se stesso, Husk, il demone gatto che non perdeva mai una partita e mai la avrebbe persa.

Quello era tutto ciò a cui lui aveva sempre aspirato, alla vittoria e alle riprovevoli facce disperate di chi perdeva a qualunque partita, non importava nemmeno quale fosse il gioco, che fosse Poker, Briscola oppure Black Jack.

Era quasi ormai diventata la sua vera e propria casa quel posto..per quanto poco in realtà ci fosse andato nell'ultimo periodo, non poteva non sentirsi del tutto se stesso e in pace con l'anima lì dentro.

Perché ogni casinò era una parte di lui, la parte di lui che mostrava la sua vera faccia.

Husk avrebbe sempre vinto, era una certezza quella ormai, ed era decisamente meglio vincere una partita a poker invece di passare del tempo a-

𝑯𝒐𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora