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«H-Husk...? C-che...c-cosa fai...?»

Angel si accorse subito che i vestiti non lo stavano coprendo più di tanto, aveva la maglietta leggermente alzata, gli shorts abbassati fino all'inguine...

E il responsabile dei suoi vestiti disordinati era niente meno che Husk, il barista più odiato da tutti, il demone che per colpa del suo caratteraccio allontanava chiunque, tranne Alastor, lui era anche troppo vicino-

Poteva essere stato chiunque, anche una persona a lui molto vicina a fare ciò...ma lui...proprio lui?...

Husk non appena vide l'espressione scioccata e confusa di Angel cercò di mettere in chiaro fin da subito che le sue intenzioni non erano affatto malevoli, per quanto lo potessero sembrare...

Eppure, dalla sua bocca utilizzata spesso per dire i peggiori insulti possibili e immaginabili non uscì niente di quello che aveva sperato...

«No...Angel!..Ascolta!...io non...» Non ebbe nemmeno il tempo di poter terminare la frase siccome il demone ragno si spinse più contro i cuscini.

«N-no...» Mugugnò cercando con lo sguardo di non fissarlo.

«Oi...calmo...» Husk cercò di avvicinarsi a lui e poggiare una mano sulla sua spalla per tenerlo tranquillo, sapeva che avrebbe rischiato di fargli avere un attacco di panico a breve e doveva evitarlo in tutti i modi possibili.

«Non voglio farti del male...» Proprio quando stava per toccarlo si accorse che Angel stava tremando come una foglia «C-che cosa volevi fare eh...? M-mentre dormivo tu...»

«No! No! Ti sbagli! Non volevo farti niente di quello che stai pensando!» Eppure agli occhi di Angel pareva l'esatto opposto.

«...Se...lo v-volevi...era meglio svegliarmi n-no...?» Si portò le ginocchia contro il petto senza guardarlo in faccia.

«Ti stai sba-» Si interruppe..stava...piangendo? Lo aveva fatto piangere...? «N-non ti avrei costretto a...a p-pagarmi...ma speravo che tu...tu fossi diverso da così...»

Diverso? Lui "diverso"?
Diverso forse da tutta quella merda che lo aveva ferito e continuava a farlo coprendosi il culo con delle scuse ignobili?!
Beh, se era quello alla quale lui alludeva allora...

«Sono diverso da lui...» Sussurrò Husk avvicinandosi al demone ragno «Se pensi anche solo che...che io volessi farti qualcosa ti stai sbagliando...»

Credergli era difficile e Husk lo biasimava...probabilmente se fosse stato nella stessa situazione anche lui avrebbe reagito in quel modo, chi mai si sarebbe fidato a trovare qualcuno nella propria stanza, che mentre dormiva gli aveva spostato i vestiti?

Nessuno, sotto quel punto di vista Angel aveva perfettamente ragione ad essere spaventato, nonostante fosse una cosa che viveva molto spesso sul posto di lavoro quando lo facevano drogare o ubriacare troppo, la cosa lo terrorizzava terribilmente.

«Angel...mi dispiace...io non volevo vederti così...» Angel perse un sacco di battiti sul momento, cosa intendeva che non voleva vederlo così?!

Non voleva più farlo perché piangeva? Perché non era vestito bene? Perché si era svegliato nel momento sbagliato? Perché gli stava facendo perdere tempo? Perché non gli piaceva più? Perchè?!

«...Ma...f-fino a prima...tu..mi stavi...» Husk lo interruppe forse con troppa preoccupazione nella voce, assumendo una espressione seria e ansiosa, non era da lui avere una espressione del genere in volto.

«Mi stavo assicurando che quel bastardo l'altro giorno in strada non ti avesse provocato qualche ferita grave! Ecco cosa! Se pensi che io avessi voluto farti del male sei del tutto fuori strada!....Non lo avrei mai fatto...specialmente se non eri cosciente....»

𝑯𝒐𝒎𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora