Capitolo II: Il volantino

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28/2/1940

Due sere prima  si era scatenata una violenta tempesta di neve, che aveva decorato i tetti delle case di un piano candido. La temperatura era scesa fino a -40°c. Ezequiel Pervyy, che si trovava nel bosco a caccia, tornò a casa con un violento raffreddore. I suoi piedi avevano pesanti convulsioni e ustioni da ghiaccio. Era rimasto a letto per tutta la giornata precedente, fino a quando non aveva tirato le cuoia . Aveva affidato il comando della famiglia a Ezequiel Vtoroy, prima di morire. Il padre era troppo ubriaco per comandare, mentre Iván non ci stava con la testa.
L'avevano sepolto nel cortiletto in comune del condominio. La madre era caduta in depressione e non voleva vedere nessuno. Il padre, invece, era rimasto sempre impassibile: oramai non si sapeva più se fosse l'effetto della vodka o del suo carattere schivo.

"È un brutto momento per entrare?"chiese Nicholaus, timido. "No, entra pure"disse Ezequiel Vtoroy.
"Come stai?'chiese Nicholaus. "Malissimo"rispose deciso Ezequiel Vtoroy" dopo tutto ciò che è successo vorrei solo morire...impiccarmi per fuggire da questo mondo. Ma...se lo faccio...tutta la famiglia morirà senza una guida!". "Forse potrei avere una soluzione al problema"propose Nicholaus, mostrandogli il foglio"qualche settimana fa è volato in casa questo volantino". "E come potrebbe aiutarci?"chiese seccato Ezequiel Vtoroy. "Guarda...un tale propone un gioco in cui in palio ci sono nientemeno che 1.000.000¶!"gridò entusiasta Nicholaus. "Oh, Santo Padre, dici che potremmo vincere il premio?" chiese Ezequiel Vtoroy. "Certo che si!"gridò Nicholaus. "Ma...non sappiamo le regole" disse Ezequiel Vtoroy" potrebbero esserci clausole nascoste che limitano la vincita;oppure potrebbe trattarsi di una frode, che ne  sappiamo noi". "Magari è tutto vero"ipotizzò Nicholaus" pensavo che, dato che Ezequiel Pervyy non c'è più e tu hai preso il suo posto, potrei provarci io a giocare". "Non se ne parla!"rispose Ezequiel Vtoroy "se ti succedesse qualcosa, non me lo perdonerei mai". "Ma solo io posso andarci"spiegò Nicholaus"tu sei il capofamiglia, Iván non ha senso logico e i tre gemelli sono ancora piccoli. Mamma è depressa e papà ubriaco. Chi altri può andarci?". "E va bene...ma prima di andare prendi qualche provvista e qualche arma"concluse Ezequiel Vtoroy "non si sa mai. Cerca di tornare sano e salvo". "Ci puoi contare!"rispose Nicholaus, abbracciando il fratello con le lacrime agli occhi "tu pensa alla famiglia, io me la caverò".

Dopo quel lungo abbraccio, Nicholaus prese qualche pezzo di pane, acqua, formaggio e un paio di coltelli e si diresse verso il porto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 18, 2023 ⏰

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