Lo spazio di un abbraccio

597 23 15
                                    

Ship: Stoliz (Stolas x Blitz)

Altri: Fizz, Asmodeus

Tipologia: Soft angs

Collocazione: Post "Mammon's magnificent concert"

Parole: 3700

- - - - - - - - - - -

Blitz si chiuse pesantemente la porta alle spalle, il tonfo dei cardini fece tremare la parete e ondeggiare i diversi disegni attaccati ad essa. La stanza era illuminata dalla luna e l'ombra del diavoletto si allungava sulla moquette. Rimase qualche istante a fissare il buio della stanza, lasciando ciondolare le chiavi tra le dita affilate, poi le lanciò via con un gesto rabbioso e sbatté un piede contro il tavolino lì di fianco.

Blitz ruggì, portandosi gli artigli sulle corna e poi lasciandoli scendere lungo il viso e coprendosi gli occhi. La confusione nella sua testa era enorme e quel fastidioso ronzio della voce robotica di Fizz non la smetteva di infastidirlo.

«Se questi per te sono i segni di una enorme presa per il culo si vede che non hai mai davvero conosciuto una relazione sana, amico» Gli aveva detto schietto il Giullare reale dopo il concerto.

Blitz lo aveva guardato storto per un poco, poi aveva riso.

«Non credere che solo perché la tua relazione con Asmodeus non si è rivelata più di una scopata questo vale per tutti. Stolas vede solo il lato piacevole di questa situazione. È tutto un gioco per lui».

«Piantala testa di cazzo!» Fizz aveva piantato i piedi e si era fermato lungo il vicolo, guardandolo torvo «Smettila di fare la fighetta e negare la realtà. Guarda che quel Sangue Blu ci tiene veramente a te, solo che tu sei troppo impegnato a fare il coglione per capirlo».

Quelle parole se le sentiva ancora dentro le orecchie. Che cazzo voleva dire Fizz?
Cosa sapeva?

Si avvicinò al bancone della cucina, la caffettiera aveva ancora del liquido scuro dall'odore bruciacchiato dentro. L'imp lo verso nell'unica tazza non troppo sporca dentro il lavello e imbronciato si lasciò cadere sul divano. Odiava quando i pensieri gli frullavano nella testa come tanti aeroplanini di carta, non avevano una direzione e lui finiva solo per confondersi.

Erano mesi che si ripeteva che la sua relazione con Stolas era solo un passatempo con tornaconto per entrambi. Il principe gufo non poteva davvero tenere a lui. Perché avrebbe dovuto poi?

Era solo un rumoroso pervertito esagitato e con un eccessiva voglia di cazzo e di "infrangere le regole" spassandosela con una nullità come lui.
Doveva essere così.

Blitz mandò giù il caffè con una smorfia, la sua coda ondeggiava nervosa nell'aria producendo uno schioppo di tanto in tanto. Le luci erano spente, ma non servivano realmente. C'era davvero molta luce quella sera e questo era strano.

Una strana notte, mmmh.
Improvvisamente si ricordò che Frizz aveva detto qualche smanceria zuccherosa a quella Gallina blu del suo ragazzo riguardate la "specialità di quella notte" ma non ricordava altro.

Notte speciale. Umh. Notte... OH. Cazzo.

Blitz lasciò la presa sulla tazza che cadde giù sbattendo fortuitamente su un lembo della sua coperta con i ferri di cavallo, salvandosi. Ignorando il quasi incidente si precipitò alla finestra e incollò i suoi occhi al cielo rosso cremisi. Una gigantesca luna infernale, grossa il doppio del normale, stava perfettamente al centro del cielo.

«Stasera c'è la luna blu, Fizzie Frog, non vorrai perderti un'occasione così seducente~» Aveva bisbigliato con tono profondo Asmodeus all'imp prima di scomparire nella lussuosa vettura.

𝚃𝚊𝚕𝚔𝚒𝚗𝚐 𝚠𝚒𝚝𝚑 𝚝𝚑𝚎 𝙼𝚘𝚘𝚗 - 𝚂𝚝𝚘𝚕𝚒𝚣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora