Voice Message -Lando Norris ✅

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Non è una novità che il gran premio di Singapore sia il mio preferito. È stata la prima gara in notturna che ho visto e mi sono completamente innamorata. La pista, le luci della città e la ruota panoramica mi hanno da subito fatto piacere il gran premio. Anche se superare è difficile e la pista è stretta e bisogna avere dei pitstop veloci e senza errori e quindi questo rende il tutto più complicato, soprattutto quando tifi Ferrari e le strategie sono fatte da dei poppanti.

Ma va bene così. Perché non mi importa del risultato, non su questa pista. Purché mi viva il week end con quella sensazione magica che solo Singapore mi dà.

E il week end è stato stratosferico.

Entrambe le Ferrari hanno dimostrato di poter fare qualcosa di concreto. Con Carlos che ha dominato per tutto il tempo.

Quindi mi aspetto una gara altrettanto magica da parte dello spagnolo.

Urlo non appena finisce la gara. È vero, hanno sacrificato Charles per il bene di Carlos, ma almeno abbiamo bloccato le vittorie consecutive della Red Bull e questo è un bene.

Carlos si avvicina dove ci sono tutti i meccanici della Ferrari, con me e Isa comprese nella mischia. Si lancia su di loro e subito dopo lascia un bacio sulle labbra della sua ragazza, il sorriso che gli arriva fino agli occhi. Si volta poi verso di me, inclina la testa di lato e aspetta. Aspetta l'arrivo di Charles. Che lo abbraccia e si congratula con lui per poi avvicinarsi a me. Mi stringe fortissimo, lasciandomi senza fiato, ma va bene così.

"Io-" scuoto la testa, facendolo smettere di parlare.

"Sei stato bravissimo. Sto per tatuarmi il tuo team radio." A quelle parole scoppia a ridere, perché non c'è bisogno di specificare quale. Ha già capito.

Poco dopo arriva Lando, che aspetta in silenzio, ma con un enorme sorriso sulle labbra. Carlos si gira poco dopo e si lancia tra le braccia del suo ex compagno di squadra.

"Te lo avevo detto!" Urla Lando, facendosi sentire da tutti.

"Lo avevi fatto, è vero." Risponde Carlos, ridendo ad alta voce.

Charles si avvicina a me, e mi sorride. Nulla di più.
Ricambio il sorriso, distogliendo poi lo sguardo, puntandolo su Lewis, che è solo. Da una parte.

Tra una gomitata e l'altra, riesco a lasciare i meccanici Ferrari e superare quelli della McLaren.

"Ehi, tu." Urlo. Lewis lascia andare la bottiglietta d'acqua e si volta verso di me.

Sorride, ma si vede che non è felice.

"Ehi, tu." Risponde, mentre si alza in piedi e mi raggiunge. D'istinto avvolgo le braccia intorno al suo collo mentre lui ricambia la stretta con le sue braccia intorno al mio bacino.

"Mi dispiace." Mormoro al suo orecchio. Annuisce a quelle parole.

"Anche a me." Borbotta, mentre sospira.

"George sta bene?" Lewis annuisce.

"Sono cattivo se dico che sono felice di quello che gli è successo?" Sussurra, con il volto nascosto tra i miei capelli, così che nessuna telecamera possa riprendergli il viso.

"No, sei umano. E poi, anche io sono felice." A quelle parole scoppia a ridere, staccandosi da me. L'intervistatore che lo aspetta.

"Ci vediamo dopo, che festeggiamo." Faccio un cenno con il capo.

"Vatti a prendere quel trofeo, campione." Gli urlo mentre mi dà le spalle per rilasciare la sua intervista.