Nuona vita...a noi due.

11 1 0
                                    

Quando la vita ti mette a dura prova, mostrandoti ostacoli a cui dovresti andare incontro, è proprio lì che non sai se continuare il percorso o intraprendere tutt'altra strada.
Ho sempre concentrato il mio pensiero su quale strada avrei scelto se ci fossero stati problemi sul mio campo. Ma in fondo, non avevo tutti i torti.

Nel periodo precedente la mia famiglia si distaccava sempre più man mano che passava il tempo, e la casa ormai non era neanche più un mio rifiugio dove poter stare.
Non mi fregava nulla di quella situazione, ma sentii quasi un vuoto allo stomaco quando mio padre prese la decisione di andarsene.

Rimasi forte, dovevo esserlo, per mia sorella.

Quel giorno fù una catastrofe, una serie di sensazioni istintive tutte insieme, che mi aiutarono a capire che quando mio padre se ne andò, mamma avrebbe fatto altrettando. Senza alcun addio.

L'unico dolore che provai, fù quando vidi Rosie, accasciata ai piedi della porta, in attesa che ritornassero.
Come potevo dirle che non sarebbero più tornati?

Lei è l'unica ragione per cui io sono ancora qui, sempre più forte.

Sono passati due anni dall'accaduto, ma ricordo perfettamente ciò che ho dovuto affrontare per superarli.
Nessuno era a conoscenza della situazione, nessuno sapeva che eravamo sole. Che eravamo "orfane".

Ma grazie a Dio, ora non ci sarà più niente per cui nasconderci.

Con svariti mezzi, ho potuto trasferirmi, portando Rosie con me.
Ora siamo qui, a New York.
Chi avrebbe mai immaginato che il mio progetto si sarebbe realizzato?
Anche se non era segnato che avrei speso per due, ma chissene, Rosie è la mia bimba.

Grazie a svariati lavori, ho racimolato abbastanza soldi per affittare due appartamenti pochi distanti, e fare l'iscrizione a due scuole differenti. Grazie a Dio.
Potete chiedervi perchè proprio due appartamenti, ma non ci sarebbe risposta. Ho semplicemento pensato che ha 13 anni, anche se potrò controllarla, ha bisogno comunque dei suoi spazi. È pur sempre un'adolescente.

Ed ora sono qui, e sul marciapiede di fronte riesco a vedere la mia nuova scuola.

Brearley School.

Non riesco ancora a crederci. È arrivato il momento di cambiare vita, e tutto così maledettamente veloce.
Avrei potuto aspettare i miei 18 anni, la fottutissima maggiore età.
Ma ora mi ritrovo ad affrontare il quarto anno, in una scuola a me completamente estranea.
Beh, sono una ragazza di 17 anni che deve comportarsi come un'adulta di 30, bella la mia vita eh?
Ma fanculo, ho un'altra vita tra le mani, non rinuncerò proprio ora.

Sono ancora qui, sul marciapiede opposto, persa a guardare l'enorme edificio.
Sento il vento che mi scompiglia i capelli, la luce del sole che mi sfiora la pelle, e il dolce cinguettio degli uccelli.

Sobbalzo quasi, non appena sento il forte frastuono della campanella.
È ora di entrare. Nuova vita...a noi due.

Entro con il passo svelto, sono in ritardo. Buon inizio come primo giorno.
Corro in segreteria e prendo il foglio delle lezioni. Sgrano gli occhi, dopo averlo portato dinnanzi ad essi.
Ma dio, sembra scritto in ebraico. Non ci capisco nulla.
Cerco di trovare il senso giusto del foglio girandolo e rigirandolo in continuazione.
Perdo l'equilibrio, non appena mi scontro con qualcuno, e cado a terra.
Davvero un buon inizio.
-Oddio..scusa..beh, non volevo-dice mortificata, la ragazza.
-Non ti preoccupare-
Mi alzo velocemente, per poi sistemarmi.
Noto che prende il mio foglio delle lezioni, caduto anch'esso a terra, e lo legge.
-Stiamo nella stessa classe, figo-dice, esaltata.
-Ah davvero? Grazie a dio, almeno cosi puoi aiutarmi a capire qualcosa di 'sta roba-dico, indicando il foglio.
Accenna una risata, prima di guardarmi.
-Io sono Jazmin, ma chiamami Jaz-
Mi fa un enorme sorriso. Dio che bella.
Mi incita a darle la mano, che stringo con piacere.
-Jennifer, ma chiamami Jenny-dico, citandola.
Ridiamo, prima di incamminarci per il corridoio.
-Sei nuova da queste parti?-
-Si, mi sono trasferita da poco con mia sorella-
-Niente genitori?-domanda, con un accenno di ironia.
Una scia di tristezza mi percorre tutto il corpo, facendomi rabbrividire.
-No, loro..beh..-dico, con un velo di tristezza nella voce.
-Oddio Jenny...mi dispiace..io..-
-Fa nulla, stai tranquilla-la interrompo, sorridendole.
Ricambia il sorriso, annuendo imbarazzata.
Il silenzio per un attimo inquieta il momento.
-Eccoci qua.-dice esuberante, non appena arriviamo dinnanzi ad una porta.
Non sono pronta.
-Benvenuta nel tuo nuovo incubo, Jennifer.-afferma, dandomi una pacca sulla spalla, prima di girare i tacchi.
L'afferro per un braccio, cercando di fermarla.
-Tu non entri?-
-Ne ho combinata una delle mie..-continua, prendendo a ridere-..vado a fare visita al figone del preside e ritorno, promesso-
Mi trattengo dal ridere, dopo la sua affermazione. Ci salutiamo a vicenda, e le risate di entrambe si fanno sentire dopo poco.

Okey, è giunto il momento. Respira Jennifer.

Afferro la maniglia della porta e l'abbasso lentamente.
-Buongiorno-dico, entrando.
Noto che la classe mi fissa. Ho sempre odiato essere fissata così, e la presenza di tutti questi occhi su di me mi mette in agitazione.
Vedo il professore alzarsi dalla cattedra e avvicinarsi a me.
-Tu dovresti essere la signorina Daw-dice, incitandomi ad andare al centro della classe. No, no e no.
-Si-affermo, con quel filo di voce.
-Ragazzi, lei è Jennifer Daw, e sarà la vostra nuova compagna di classe-
Sembra tanto scuola elementare, dio.
Mi incita a prendere posto e non appena noto un banco vuoto, ci vado incontro.
Riesco ad intravedere risatine, leggeri sorrisi, e molti di loro che farfugliano.
Non mi sento a mio agio, lo ammetto.
Ma beh, fanculo.

Non mi degno neanche di osservare la mia nuova classe, che basta poco a capire che non è per niente una classe. compatta.
Cheerleaders, giocatori di basket, di footballers, i musicisti, i nerd.
E poi ci sono io, che ancora devo capire quel che mi piace fare, e mi distinguo dalla massa.

|Spazio Autrice|
Ciauu a tutti, come va?
Sono Carla, e sono agitatissima perchè questa è la mia prima storia in assoluto. Spero con tutto il cuore che vi piaccia perchè ci metto tutta me stessa in ogni parola che leggete. Questa storia è un pò complicata, e ho voluto allungare il capitolo proprio per farvi capire un pò di più la situation(?)
Vaaabby, fatemi sapere ogni cosa, brutta o bella che sia. Grazie se lo fate, buona lettura a tutti xx

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 14, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

✖️I'm here to stay✖️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora