Capitolo 1

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Si dice che l'università sia per i più coraggiosi. E forse hanno ragione. Non è obbligatorio frequentarla, ma senza dubbio può formare maggiormente se il proprio obiettivo richiede un titolo di studi più ampio.
Jisung ha sempre avuto, sin da bambino, due grandi sogni nel cassetto: fare il medico e diventare un producer di successo.
Sulla prima ci sta lavorando. Si trova al secondo anno di medicina alla Yonsei University e, nonostante sia leggermente indietro con gli esami da dare, ha voti che vanno da B- in su. Magari per alcuni potranno essere valutazioni basse, ma per Jisung, il quale al liceo ha sempre faticato tantissimo per arrivare ad una C-, è davvero tanto.
Per quanto riguarda il diventare un producer di successo, gli manca solo di pubblicare qualche suo pezzo su internet per farsi conoscere. Ma l'ansia che possa non piacere lo blocca ogni volta. Per questo motivo passa la maggior parte del suo tempo libero, soprattutto la notte, a ridefinire pezzi che ha scritto e riscritto circa una ventina di volta, ma alla fine trova sempre qualcosa che non lo soddisfa che lo porta a ricominciare da capo.

Ed è in questo modo che ha passato l'ultima notte, per poi addormentarsi improvvisamente alle 4 e mezza del mattino. Sfortunatamente per lui, però, la sveglia sarebbe suonata da un momento all'altro per annunciargli la fine delle vacanze estive e, di conseguenza, che si sarebbe dovuto recare nuovamente in università dopo due mesi e mezzo di pausa.

Nonostante abbia programmato sei sveglie diverse, ognuna delle quali suona a distanza di cinque minuti l'una dall'altra partendo dalle 6 del mattino, si ritrova a spegnerle tutte quante e a riaddormentarsi.
Fortunatamente per lui, il suo coinquilino Felix, nonché suo migliore amico da sempre, non ci va giù leggero quando si tratta di svegliarlo la mattina.

<<Jisung sono le 7:15 e tu sei ancora a letto. Se non ti alzi farai tardi>> esclama il biondino scuotendolo animatamente, ma senza nessun risultato. << Ti avviso: se non sei in piedi entro cinque minuti, giuro che ti lascio a casa e me ne vado da solo.>>
L'unica cosa che riceve sono dei miseri mugolii di fastidio che il moro emette mentre si gira di spalle per evitare l'amico.
<<Ok, l'hai voluto tu.>> Felix esce dalla stanza con un'idea tanto divertente quanto pericolosa per svegliare l'amico. Quest'ultimo, pensando che l'australiano si sia arreso nello svegliarlo, sorride nel sonno. Sorriso che svanisce nel momento in cui sente un improvviso getto d'acqua fredda bagnargli tutto il viso.

Si mette seduto di scatto per la sorpresa a sgrana gli occhi. Solo in quel momento si rende conto che il suo amico lo ha inzuppato con un bicchiere d'acqua. Vede delle goccioline scendere velocemente e copiosamente dal ciuffo davanti gli occhi. Poggia le mani sulle lenzuola e, senza esserne sorpreso, sente che anche quelle sono del tutto fradice.
Nonostante sia grato al biondo di averlo svegliato, sente dentro di sé che potrebbe farlo fuori da un momento all'altro. <<Felix...>> dice facendo un bel respiro e chiudendo gli occhi per riacquisire la calma.
<<Si lo so, non c'è di che>> risponde dandogli una pacca sulla spalla.
Jisung gli afferra il polso di scatto e lo guarda negli occhi <<Se non ti ammazzo è perché sono troppo stanco.>> dice cercando di sembrare il più minaccioso possibile, ma senza successo.
Felix si libera abbastanza facilmente dalla sua presa e gli pizzica le guance <<Si si certo, lo sai benissimo che con queste guance non incuti timore. Quindi adesso alzati e preparati che siamo in ritardo>> esordisce sicuro di sé per poi dirigersi verso la porta finché non vede un cuscino finire contro il muro di fianco a lui.
<<Fottiti.>> esclama infastidito il moro.
<<Ok, adesso preparati>> risponde tranquillamente uscendo dalla stanza e chiudendosi la porta alle spalle.

♪♪♪♪♪♪♪♪

Sono le 7:45 quando finalmente i due ragazzi escono di casa, ma fortunatamente l'università dista cinque minuti a piedi dal loro piccolo appartamento; per tanto non si preoccupano di un loro ipotetico ritardo e, con tutta calma, si incamminano godendosi la fresca aria mattutina di Seoul.
<<Sei stato sveglio a scrivere anche questa notte?>> chiede Felix mentre si sistema un ciuffo scompigliato dal leggero venticello di settembre.
Jisung annuisce sbadigliando e mettendosi una mano davanti gli occhi <<La base non mi convinceva>>
<<Di nuovo?>> domanda il biondo confuso dal continuo cambio di idea dell'amico nella composizione della base.
<<Di nuovo>> risponde sospirando <<quindi l'ho riscritta da capo, ma non ne sono per niente soddisfatto>> continua abbassando la testa e calciando con il piede un sassolino incontrato sul marciapiede.
<<Lo so che mi risponderai di nuovo di no, ma perché non me la fai ascoltare? Magari posso aiutarti a capire cosa non va>>.

Maglia numero 98 -Minsung-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora