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Ed ecco un altro giorno dove mi sveglio con le urla delle mie due migliori amiche Sophia e Nicol.

Ormai è passato un mese da quando sono scappata di casa,da mio padre o per lo specifico da quando è morta mia madre. 

Un giorno quando sono tornata da scuola a casa, ho trovato mia madre distesa sul letto con mio padre accanto in lacrime, da lì ho capito che il tumore aveva vinto.

E' stato un periodo straziante per me ma anche per mio padre, la differenza? 

Che la sua rabbia la scatenava su di me, cominciava a bere, tornava a casa di mattina ubriaco ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è quando ha cominciato ad avere atteggiamenti violenti nei miei confronti, me ne sono andata via di casa, ed ora eccomi qui, vivo con le mie amiche che mi sono state sempre accanto, senza di loro non saprei come avrei fatto a superare questo brutto momento.

Decido di alzarmi e di scendere in cucina, appena mi vedono mi accolgono con il loro solito abbraccio.

<Buongiorno piccola> dice Nicol abbracciandomi.

<Giorno fiorellino> dice Sophia dandomi un bacio sulla fronte.

<Buongiorno ragazze tutto ok?>

Noto che hanno fatto i pancake rigorosamente con la nutella.

<Oh beh Nicol mi ha rubato la maglietta e per farsi perdonare ha fatto i pancake.> Dice Sophia sedendosi sullo sgabello.

<E tu la perdonerai?> domando.

<Me lo domandi pure? Cosa non si fa per i pancake.>

<So sempre come farmi perdonare> afferma Nicol, scoppiamo in una risata.

Finito di mangiare mi sono alzata dallo sgabello, stavo per andare in camera a prepararmi, quando Nicol ci ferma a me e a Sophia.

<Mi stavo dimenticando di dirvi che tra 15 minuti dobbiamo essere pronte, oggi ci verrà a prendere Ryan>

Ryan il fidanzato di Nicol, si conoscono da molto e devo dire che stanno molto bene insieme.

< E ME LO DICI SOLO ORA, COME FACCIO A PREPARARMI IN 15 MINUTI> urla Sophia.

Non mi andava di sentire un'altra delle loro discussioni,perciò mi diressi in camera e finii di prepararmi.

Poco dopo ero pronta, stavo scendendo le scale quando suona il campanello <vado io> 

Appena apro la porta trovo Ryan con una busta in mano.

<Ma buongiorno fiorellino> mi dice.

<Buongiorno a te Ryan, oggi sei la seconda persona che mi chiama fiorellino>

<Dov'è la tua amica?> mi domanda, stavo per rispondergli ma ecco che arriva da noi Nicol.

<Buongiorno amore> si danno un lungo bacio che sembra non finire più. 

<ok basta voi due faremo tardi a scuola> ci viene incontro Sophia.

<Ei Ryan cosa c'è dentro quella busta?> domando.

<Ah si dimenticavo, vi ho comprato la merenda visto che ve la dimenticate sempre>

<Ma che gentil uomo> dice Sophia prendendogli la busta fra le mani.

Ci avviamo verso la macchina e partiamo.

<Ei ma questa non è la strada per andare a scuola>

< Lo so biondina, stiamo andando a prendere Mike>

<Cazzo Mike> sussurra Sophia, la guardo e sorrido silenziosamente, a Sophia piace Mike da non so  quanto, ma sono sicura che è tanto tempo. 

Eccoci davanti casa del ragazzo, ci viene incontro  ed entra in macchina <Buongiorno soldati> esclama. <la tua simpatia mi fa venire voglia di lasciarti a piedi> dice Ryan mettendo in moto la macchina. < Si certo, intanto qua tutte le tue amiche mi vogliono> 

<io no> esclama Nicol <nemmeno io> risponde Sophia,  scoppiamo tutti in una risata.

Squilla il telefono di Ryan, <Mike rispondi tu per favore sto guidando> Mike prende il telefono <Si?>

  <dove  cazzo siete?>

  <buongiorno anche a te Theo, siamo quasi arrivati>

  <muovetevi> Theo? e ora chi è.

Appena scendo dalla macchina Ryan e Mike ci salutano e vanno verso un ragazzo biondo, alto, intento ad accendersi una sigaretta.

<ei Niki è lui Theo?>  

<si è lui, se ti risponde male non dargli corda è fatto così> oh bene, ci avviamo verso l'entrata.

 <Io ora ho inglese ci vediamo dopo> dico

 < va bene io ho matematica, credo che mi butterò dalla finestra> dice Sophia.

<Io ho italiano, ho già le palle per terra> dice Nicol, ridiamo tutte insieme.

Mi avvio nell'aula ma appena entro noto che il mio banco è occupato da un ragazzo, Theo. 

<Scusami questo è il mio banco> dico mettendomi davanti a lui.

  < ei sto parlando con te> alza lo sguardo, cazzo era meglio se non mi guardava.

 <Non rompermi le palle di prima mattina non vedi che ci sono altri banchi liberi> Nicol mi aveva detto che era un ragazzo difficile ma non immaginavo così scorbutico. 

<Stronzo> sussurro ma credo mi abbia sentito, meglio così. 

Era meglio se "stronzo" me lo risparmiavo, durante la lezione la prof mi ha richiamata più volte, quel ragazzo continuava a darmi fastidio e io ovviamente gli rispondevo, ma la colpa è sempre la mia.

 Finito questo inferno stavo per uscire dalla classe quando qualcuno mi da una spallata, e chi poteva essere se non lui.

<Ok ora ne ho abbastanza> stavo per dargli una spinta quando mi afferra i polsi bloccandomeli, cazzo di nuovo quello sguardo, per quanto ero infastidita in quel momento mi sono persa in quei fottuti occhi.

<Ok ora ne ho abbastanza> stavo per dargli una spinta quando mi afferra i polsi bloccandomeli, cazzo di nuovo quello sguardo, per quanto ero infastidita in quel momento mi sono persa in quei fottuti occhi

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SPAZIO AUTRICE 

Questo è stato  il nostro primo capitolo, ci abbiamo messo tantissimo, non abbiamo esperienza ma ci abbiamo provato, speriamo vi piaccia ci vediamo nel prossimo capitolo.

Chissà cosa accadrà...

M&E

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 30, 2023 ⏰

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