-Nicola-

Appena suonò la campanella della seconda ora, la prof Ferrazzo entrò nella 4ª C. Io la seguii.

"4ª C" disse.
"Date il benvenuto al vostro nuovo compagno di classe, Nicola Bravi"

Tutti mi salutarono, tranne un ragazzo biondino, seduto in seconda fila, che sembrava squadrarmi.

Vicino a lui, una ragazza gli tirò una gomitata al braccio e gli sussurro all'orecchio qualcosa, mettendosi la mano davanti la bocca.

Sussurrò un "ma smettila", facendo un sorrisetto.


"Può andare a sedersi, Bravi" disse la prof.

"Chi avete a quest'ora? Ierardi, vero?
Gli chiederó se potete prendere le sue ore di lezione per conoscervi meglio. A dopo" e se ne andò.

Mi andai a sedere in un banco in terza fila, dove non c'era nessuno.

Appena mi sedetti, la porta dell'aula sbatté contro il muro ed entrò un professore; poteva avere 45-50 anni, pelato e direi con un pessimo gusto in moda, dati suoi pantaloni bianchi infilati nei calzini rossi.

"Tutti seduti, pecce!"

"La vostra professoressa mi ha detto se potevate avere la mia ora, MA CERTO CHE NON POTETE!"

Appena arrivato ed è già incazzato. Perfetto, direi.

"Ora sedetevi, che devo spiegare" disse. "E il primo che sento fiatare" tirò un forte pugno sulla cattedra "nota immediata" e si girò verso la lavagna.

Voglio dire, anche meno, eh.

Stava parlando dell' apparato locomotore.
Cosa che già so:
grazie a mia madre dottoressa e mio padre chirurgo, queste cose le imparai in modo abbastanza approfondito già a 11 anni circa.

Perciò non lo stetti a sentire.

Invece, mi guardai intorno per esaminare bene la classe: mura ricoperte da disegni , incisioni di cuori con dentro delle lettere e cartine geografiche, finestre con serrande grigie ed un armadietto beige con un'anta socchiusa.

Mi concentrai poi sui miei compagni: quasi tutti della mia stessa età, c'era poi chi sembrava avere 13 anni e chi invece 30.

Avevano un bell'aspetto, chi più e chi meno, ma poi c'era lui: il biondino.

Era...carino. Il più carino tra tutti.

Aveva un fisico a clessidra: la sua vita era molto stretta, aveva i capelli biondo freddo, gli occhi grigio-azzurri e la pelle un po' pallida.

Aveva un filo di mascara alle ciglia e un accenno di lucidalabbra.

Lui mi guardò, piegò la testa d'un lato e fece uno sguardo come per dirmi cosa volessi.
Gli sorrisi, scossi leggermente la testa e tornai a "seguire" la lezione.

Per fortuna, la campanella suonò abbastanza in fretta.

Il professore se ne andò. Subito, tutti quanti radunarono attorno a me, tranne il famoso biondino e la sua amica, e chiaccherammo.

Dopo circa 10 minuti, entro un uomo basso.
I nostri sguardi si incrociarono.

Fino a che lui sussultò: "Ah! Tu devi essere il nuovo ragazzo, giusto?"

Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere, che disse: "oh, allora devi proprio vedere bene questa scuola! Devi sapere dove sono tutte le aule! Vai adesso; ti accompagnerà..." rifletté " ... il signorino Luce."

Mi girai per veder chi fosse.
E indovinate?
Il biondino!

Lui mi guardò.
"Ok, andiamo" si alzò, mi prese per il polso e, a passo svelto, mi trascinò fuori dalla classe.

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Ciao raga, questo è il primo capitolo di Just The Two Of Us .
Ripeto che nella parte sottolineata potete trovare una certa somiglianza con una parte di Break The Rules di strellynauts, e vi chiedo perdono. Soprattutto a te, Strell. Ciao, al prossimo capitolo 💗💗

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 19, 2023 ⏰

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