❝Volare❞

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- 𝐓𝐚𝐞𝐡𝐲𝐮𝐧𝐠 -

Aprì gli occhi e le strade di Seoul mi comparvero davanti gli occhi.

Ero in ritardo per la cena di famiglia, o almeno credevo.

Come al solito.

Pensai.

Decisi di prendere la metro: lo ritenevo il modo migliore per spostarsi a Seoul senza rimanere bloccati nel traffico serale.

I ragazzi della mia età il sabato sera preferivano uscire per Itaewon o Hongdae, invece io volevo solo rimanere a casa e cenare con la mia famiglia.

I miei amici di università mi pregavano ogni volta che uscivamo da scuola. Mi pregavano di accompagnarli alle feste oppure provavano a convincermi ad ubriacarmi perché "è uno spasso, devi provare la sensazione".

Era successo solo una volta e ho passato l'intera serata abbracciato al cesso, vomitando tutto quello che avevo mangiato e bevuto. Il mal di testa post sbornia non lo potrò mia dimenticare. L'alcool era un 'no' categorico per me. Neanche i loro occhi da cucciolo avrebbero potuto persuadermi, anche se devo ammetterlo...li adoro: sembravano davvero dei piccoli cuccioli.

Non avevo con me il cellulare, non sapevo che ore fossero, ma corsi comunque alla metropolitana più vicina.

La cosa più inusuale che notai era che per strada non c'era anima viva.

Che strano.

Seoul è sempre piena zeppa di gente. Le persone mi travolgevano per quanta affluenza c'era per strada, soprattutto durante il weekend, ma quel giorno era diverso: ero completamente da solo.

La metropolitana sempre piena, era completamente vuota, invece.

Cosa sta succedendo?

Le porte della metro erano aperte e così entrai titubante. Scelsi tra gli infiniti posti vuoti e aspettai che le porte si chiudessero.

In una situazione normale, sarei in piedi, tenendomi al reggimano e cercherei di evitare di essere schiacciato dalle persone. Starei ascoltando la mia playlist, aspettando che la metro arrivi alla mia fermata...ma quella era tutt'altro che una situazione normale.

Non ricordavo dove avessi lasciato il cellullare ed ero completamente da solo in metropolitana. Stavo per alzarmi e scappare da quella visione surreale, quando vidi un ragazzo entrare nel vagone.

Sospirai di sollievo.

«Credevo che non ci fosse più nessuno. Grazie per essere comparso, suppongo»

Il ragazzo era molto bello. Sembrava più giovane di me e con quei capelli lisci e castani, sembrava una noce di cocco carina.

«Sono Taehyung, piacere» sorrisi.

Mai mi sarei sognato di presentarmi ad uno sconosciuto -in metropolitana oltretutto- ma quante cose strane erano successe? Una in più non avrebbe stravolto ancora di più la mia giornata.

«Sono Jungkook»

Disse il ragazzo dopo molto tempo.

Quando terminò di presentarsi, le porte si chiusero e la metro partì.

Jungkook era in piedi e non si sosteneva da nessuna parte. D'istinto mi alzai tenendolo per il braccio per evitare di farlo cadere.

«Dovresti tenerti a qualcosa se non vuoi rischiare di farti male. Vieni, siediti qui»

Gli dissi, accompagnandolo al posto accanto a me.

Quando entrambi ci sedemmo, continuai a guardare dritto di fronte a me, ma avvertivo uno sguardo. Girai il capo e vidi gli occhi spalancati di Jungkook.

Ultima Fermata | JJK x KTH✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora