II capitolo

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I titolari anziani di quel bar erano affezionati a Kevin perché conoscevano il suo fabbisogno .... Spesso anche se era pomeriggio gli regalavano qualche cornetto, forse era semplicemente frutto della sua tenerezza, visto che oltre ad essere sorridente era molto magro ma, ciò non interferiva sulla sua caparbietà di lavoratore. Un giorno fra gli immensi clienti che aveva quel bar venne un signore di nome Antonio, si sedette al tavolino del bar e chiamó il piccolo Kevin . Antonio volle sapere il motivo di perché lui già a quell'età dovette iniziare a lavorare e il piccolo trovó in quella persona un qualcosa di diverso , proprio come un qualcuno che voleva prendersi cura di se, senza mai chiedergli nulla in cambio. Antonio era un avvocato e conosceva molte persone e lui insistette per far sì che Kevin iniziasse un qualcosa di nuovo " il calcetto " . Per entrare in una scuola di calcio occorrevano circa 150€ per l'iscrizione e un qualcosa come 30 € mensili , ma Antonio fece l'impossibile per far sì che il piccolo potesse riuscire a entrare senza cacciare nemmeno un centesimo. Il piccolo non aveva la minima idea di come si giocasse a calcio , infatti, essendo l'unico del gruppo che non sapeva nemmeno calciare un pallone, il mister della scuola calcio, decise che Kevin doveva fare il portiere.
Nella sua infanzia non aveva mai giocato con un pallone , ne tanto meno, aveva avuto amici per includersi in una società che ormai era tanto diversa dai fabbisogni del piccolo Kevin.
Antonio sperava in lui e avvolte veniva a vedere i suoi allenamenti..... ma fra scuola e lavoro, Kevin spesso arrivava agli allenamenti serali senza forze e per quanto lui volesse interagire col gruppo si sentiva sempre più isolato veniva deriso e preso in giro solo perché era il bambino più scarso della scuola calcio. Kevin era diverso, il suo fabbisogno di aiutare in qualche modo la famiglia lo portava già ad essere adulto e dentro di lui non poteva permettersi di credere nei sogni, perché in realtà non aveva nemmeno spazio nella sua fanciullezza di sognare . Dopo qualche mese, quasi in lacrime, andò da Antonio e gli disse che lui era troppo diverso da quel contesto e gli allenamenti lo portavano a stare lontano dai suoi bisogni che era solo scuola - lavoro.
Kevin all'età di 13 anni dopo aver preso la licenza media si trovò da solo a capire che strada scolastica prendere , la madre di Kevin era costantemente a lavorare in giro per le case delle persone, il suo lavoro consisteva nella fare casa per casa e si occupava di pulizie domestiche..... cercava di mantenere in questo modo la propria famiglia, ormai immersa nei mille problemi giornalieri di chi non riusciva nemmeno a pagare bollette ecc...
Decisi così da solo insieme a un amico scolastico di iscriversi a un istituto di economia e commercio, quasi come se si trattasse di una scelta presa tanto per .... non capendo che quella scelta potesse in qualche modo incidere sul suo futuro. Kevin dopo quel bar, nel periodo estivo, prima di iniziare scuola, si ritrovò per necessità su un camion a vendere frutta e ortaggi distante circa 200 kilometri da casa, a Roma per l'esattezza.
Kevin aveva una volontà incredibile di lavorare scaricava merce per i ristoranti e anche se a fine giornata non aveva forze lui era soddisfatto. La paga era di 40 € al giorno e in più acquisì già da piccolo un ottima dote nel comunicare e vendere i propri prodotti con i ristoratori . Il suo titolare faceva abuso di hascisc infatti si comportava in modo strano , spesso era allegro ma allo stesso tempo molto nervoso, soprattutto, quando non riusciva a vendere il carico di frutta e ortaggi per i propri clienti. L'estate finí, egli abbandonò quel lavoro perché non poteva permettersi di continuarlo visto che doveva recarsi a Roma e rimanere lì 4 giorni a settimana. Kevin ritornato a scuola non riusciva a trovare un lavoro pomeridiano, in più per via del suo fabbisogno di lavorare iniziò a non dare più un senso al percorso scolastico.
Sì lasciò trasportare dai suoi amici che non facevano altro che comportarsi male, prendendo sospensioni a non finire, quel giovane Kevin che tanto amava la scuola iniziò ad odiarla perché ormai sempre più solo delle proprie scelte , abbandonò la scuola e si diede interamente per il lavoro.
Ormai in casa sua non viveva più nessuno, i fratelli si erano sposati tutti e ognuno pensava al proprio fabbisogno e quel tentato desiderio di ricevere affetto o carezze in Kevin non era mai cessato, anzi non fece altro che renderlo ipersensibile e sempre più diverso da tutto ciò che lo circondasse.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 10, 2023 ⏰

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