«Te lo avevo detto che passavano tutti»
Zelia e Jimin seduti sui gradini della stazione, e raccontarsi tutto ciò che era
successo nelle ultime settimane, cena compresa.«Si, la l'ansia che qualcuno non passi c'è sempre» si difese.
«Però per fortuna è andato tutto per il meglio»
«Già, adesso potrò godermi natale serenamente, a proposito tu che cosa farai?»
«A natale?»Lei annuì.
«Penso niente di speciale, starò in famiglia e basta, tu?»
«Anche io sarò in famiglia, tra qualche giorno arriveranno i nostri zii e i nostri nonni direttamente dal Giappone e non nascondo che ho ansia»
«Come mai?» chiese «Paura della classica domanda 'E il fidanzatino?'» scherzò.
«Fortunatamente quello è uno dei miei ultimi problemi» rispose «È perchè per la prima volta saremo io e mio fratello ad ospitare il natale e a casa nostra e la prima volta anche che qualcuno dei nostri parenti, oltre nostra madre la vedrà scommetto che chiederà indirettamente, il famoso tour e deve essere tutto perfetto»
«Posso immaginare quanto sia brutto, ti senti come sotto esame»
«Per certi versi si, per fortuna tra qualche giorno andrò a comprare i regali con Yoshinori così non ci penserò tanto, anche perchè mancano circa diciassette giorni a natale e di tempo ce ne è»
«Più o meno, sul fatto dei negozi non c'è proprio tanto tempo...hai presente Yoongi?»Lei ci riflettè su un momento.
«Si mi avevi parlato di lui, lavora in un negozio di strumenti musicali se non ricordo male»
«Esattamente, vedi da quanto so hanno ricevuto molte richieste, soprattutto di chitarre elettriche e pianoforti» spiegò «E in questo periodo sta lavorando come un matto, almeno ogni cinque giorni deve fare degli ordini perchè le persone a sua detta, stanno praticamente svuotando il negozio; e ti lascio immaginare Jurin che lavora in un negozio d'abbigliamento»
«Posso intuire perfettamente, hai presente Ryujin?»
«Si è la tua amica che lavora in pasticceria, immagino che sarà anche lei piena di richieste fin sopra i capelli»
«Puoi dirlo forte, fino all'altro ieri mi ha detto che era stravolta e credo che dopo questo periodo per un po non vorrà più vedere dolci, spero solo che riesca a riprendersi prima di capodanno»
«E come darle torto, immagino che le verrà la nausea solo a vederne uno dopo tutti questi giorni di lavoro intenso»
«Puoi dirlo forte!»Dopo quell'affermazione ci fu un momento di silenzio, nessuno dei due sapeva più di cosa parlare.
«Comunque, a capodanno uscite insieme?» chiese lui.
«Si, insieme a mio fratello dopo cena andremo a vedere i fuochi d'artificio in riva al fiume»
«Non sapevo ci fossero i fuochi» ammise.
«Certo che ci sono, li faranno alle 23:50 e quando mancheranno venti secondi alla mezzanotte faranno il conto alla rovescia con i droni e poi alla mezzanotte faranno ancora dei fuochi e poi basta»
«Allora probabilmente ci vedremo» disse «Magari potremmo anche passare il resto della serata insieme» propose.
«Perchè no, poi magari ci accordiamo meglio, però prima vediamo se gli altri e mio fratello saranno d'accordo»
«Altrimenti faremo senza di loro» scherzò.
«T'immagini? Tipo una che ne so, specie di "fuga d'amore" a capodanno» rise lei, immaginando la facce sbigottite di Ryujin e Yoshinori.
«Sarebbe una maniera alquanto interessante per iniziare bene l'anno» sorrise lui.I due scherzarono a lungo, immaginandosi vari scenari e possibili reazioni che avrebbero potuto avere i loro amici al loro piccolo scherzo.
«Adesso devo andare» interruppe lei.
«Come mai così presto? Sono solo le quattro e mezza, se è per il buio ti accompagno io»Lei sorrise alla disponibilità che aveva mostrato il ragazzo.
«Ti ringrazio per la tua premura ma non è per quello, tra poco mi arriverà un pacco e siccome Yoshinori e a fare dei corsi universitari extra, devo ritirarlo io» spiegò mentre si alzava.
«Ho capito, immagino che sia un regalo per qualcuno»Lei scosse la testa.
«È per me, dubito fortemente che se regalassi a qualcuno un puzzle lo gradirebbe davvero» replicò.
«Ti piacciono i puzzle?»
«Beh si, ma più che piacermi li amo proprio, sono la mia passione più grande» spiegò lei, spostando lo sguardo altrove mentre giocherellava nervosamente con le dita «Lo so che probabilmente è una cosa molto infantile ma io li adoro, e mi rilassano anche!» cercò di giustificarsi.
«No non è infantile, io la definirei più una passione singolare perchè non tutti ce l'hanno, infatti è la prima volta che qualcuno me ne parla e onestamente non ci vedo niente di male» rassicurò lui.Lei lo guardò con occhi luminosi e con un tenero sorriso, era la prima volta che qualcuno le rivolgeva quelle parole e ciò la fece sentire apprezzata.
«Io invece, a volte, mi chiedo come Yoshinori non abbia preso e buttato o regalato di nascosto della scatole, e credimi se ti dico che occupano circa un quarto dello spazio della cantina»
«Sicuramente perchè sa quanto ci tieni e quanto li adori»
«Probabile, ma un giorno te ne farò fare uno anche a te!» esclamò guardandolo con determinazione «O magari se non ci riuscirai ti aiuterò!»Lui cercò di trattenere invano una risata a ciò che gli era appena stato detto e scoppiò a ridere.
«Guarda che sono seria» disse lei confusa.
«Quello lo vedo» replicò «Ma non ci vuole un genio per ricostruire un puzzle, solo calma e pazienza» ridacchiò lui.
«Io non ne sarei così sicura se fossi in te» replicò lei a sua volta con un sorriso malizioso «Invece sentiamo, qual'è la tua più grande passione?» chiese a braccia conserte.
«Te lo dirò in un altro momento, ora è meglio che tu vada, non vorrai mica non rischiare di non ritirare il tuo prezioso puzzle» canzonò.
«Non puoi lasciarmi con questa suspence!» obiettò lei.
«Allora ti dirò, se la tua passione è considerata infantile la mia è considerata da vecchio»La castana si accigliò e iniziò a fare delle breve ipotesi su cosa potesse essere.
«Da vecchio o no, quando me la dirai sappi che la rispetterò come tu hai fatto con la mia»
Jimin per un momento rischiò quasi di sgranare gli occhi dallo stupore. Considerava le passioni come qualcosa di veramente intimo e personale e non capiva come le persone potessero rivelarle in maniera così tranquilla.
Inizialmente aveva pensato al fatto che magari dato che la maggior parte erano tutte molto comuni non importasse più di tanto, però era sempre dell'idea che comuni o meno, erano comunque assai intime e parlare di esse significava mostrare una parte di se.
Però vedendo Zelia che si era aperta con lui rivelandogli la sua passione così singolare, nonostante l'imbarazzo, quasi come se nulla fosse gli fece iniziare a pensare che forse con lei poteva aprirsi, ovviamente poco alla volta.
«Allora io vado» disse la minore interrompendo quel silenzio che si stava nuovamente creando.
«D'accordo, io invece resterò ancora un po qui»
«Va bene» disse lei facendogli un cenno con la mano «Ciao Jimin»
«Ciao Zelia, ci vediamo presto» salutò di rimando.Angolo autrice
Ciao ragazz*, come state? Spero tutto bene.
In questo capitolo abbiamo visto come piano piano i nostri due protagonisti iniziano ad aprirsi sempre di più, soprattutto Zelia che si è aperta sulla sua passione: i puzzle.Al contrario di Jimin che invece preferisce non dircela ancora. E qui vi pongo (e vi lascio con) una domanda: quale potrebbe essere la sua passione?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto se è così non dimenticate di votarlo e noi ci vediamo al prossimo capitolo dove, spoiler, sarà il giorno di natale, per non parlare poi di capodanno che lì ne vedremo delle belle, ma per il momento questo è tutto, a presto ;P.
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◜𝖭𝖾𝖺𝖼𝗁-𝖦𝖺𝗈𝗂𝗅◞
FanfictionIN PAUSA! Una stazione abbandonata da vent'anni, due ragazzi portatori di un terribile segreto. Lui vorrebbe dimenticare il passato, lei vorrebbe cancellare il futuro che l'aspetta. Due mondi diversi, ma non opposti, ed entrambi hanno un desiderio...