Prologo

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Settembre 2019
California
Età: 14 anni

Alexa
"Oh andiamo Alexa! Sbrigati!" urla tra una risata e un'altra mia madre. "Mamma," sospiro e riprendo fiato: "non puoi essere più gasata di me per questo primo giorno di scuola, come diavolo è possibile?" Appoggio il mio zaino trolley con un'eleganza che neanche un elefante in un negozio di ceramica, sull'asfalto della strada.
"Ma dai amore mio, sono le 07:30, stiamo facendo tardi come primo giorno!" Prende la maniglia del mio trolley e lo trascina senza badare alle fosse e sporco della strada. Corro e fermo mia madre. "Puoi..." mi fermo per il forte affanno, "per favore, camminare almeno più lentamente?" Tossisco e scuoto i miei capelli che percepisco già essere rovinati per la sudata che mi sta facendo fare mamma. Dopo qualche secondo mi da un leggero bacio in testa, mi prende per il mento e incontro i suoi occhi castani guardarmi con profondo amore. "Hai ragione Lex, andiamo con calma..." mi sorride, "e che sono orgogliosa così tanto per quello che stai per iniziare, sai... Far parte di una delle scuole artistiche più importanti dell'intera California è un'enorme soddisfazione per una mamma come me!"

Annuisco con un gran sorriso, "forse sono solo tesa..." penso tra me e me. "È probabile tesoro, lo comprendo perfettamente!" risponde pronta mamma.
Continuiamo il nostro cammino, l'aria fresca dei primi giorni d'autunno si fa sentire eccome. Finalmente oserei dire, il caldo di luglio non mi manca affatto. Adoro l'atmosfera autunnale e poi, non manca mica tanto a Natale?
Forse esagero, ma ehi! Ecco perché alle medie mi hanno consigliato di studiare in modo più approfondito l'arte, ho una mente che vaga molto, sono piena di idee originali, con ottimi significati profondi e fantasie sorprendenti.
Non è facile essere me, mi manca già molto la mia migliore amica delle medie, Violet e sopratutto penso ancora alla mia cotta delle elementari.

La mia vita è basata su Derek Collins, anche se ormai non lo vedo da quattro anni, nonostante sappia con ricerche molto accurate sui social, che vive nel mio stesso quartiere. Ero molto innamorata di lui, ora non saprei se sono solo innamorata dell'idea di stare con lui.
È tutto molto confuso dentro di me in fatto di sentimenti.
Finalmente dopo aver percorso una piazza intera, io e mia madre raggiungiamo l'entrata della mia nuova scuola.
Spalanco la bocca e rimango sorpresa di quanto sia immensa e di quanta gente è presente all'entrata. Perfetto oserei dire, ci saranno almeno un centinaio di ragazzini di quattordici anni come me, proprio quello che non volevo!
Mi guardo intorno mentre mamma mi prende per mano e mi costringe ad avvicinarmi.
"Tesoro..." mamma mi guarda e sistema dietro le sue orecchie i suoi capelli biondi e lisci, "tra poco è ora, chiameranno uno per uno i tuoi compagni di classe e te!" Quasi saltella dalla felicità mentre lo dice. Perdo un battito ma cerco di annuire entusiasta... Uffa odio gli eventi dove richiedono troppa attenzione sulla singola persona.

Dopo qualche altro istante, vedo probabilmente la preside di questo grandissimo istituto in cima alle scale. Il rumore della folla cessa completamente alla sua vista, mentre la donna prende letteralmente un megafono. "Buongiorno a tutti cari nuovi alunni, sono Anne Bennet la vostra preside! Benvenuti nella vostra nuova scuola!" Sorride a tutti e un collaboratore le porge un fascicolo di fogli. "Ora inizierò a chiamare singolarmente gli alunni delle diverse sezioni..." apre il fascicolo e legge la prima classe. "Oh bene! Iniziamo con la 1ªA"

Perdo un battito, se sono stata inserita nella primissima sezione è un bel guaio!

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