Parte 1

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Le nostre vacanze estive per quell'anno avrebbero avuto come meta finale la Spagna, ma per spezzare un po' il lungo viaggio, dato che ci andammo in auto, decidemmo di fare tappa a Saint-Tropez, dove ci saremmo fermati per tre giorni.

Per lavoro avevo girato mezzo mondo, ma non ero mai stata in Costa Azzurra, mentre Manuel ne fu un frequentatore abbastanza assiduo prima che ci conoscessimo. Mi declamò il senso di libertà e di anti-conformismo di alcune località e fui entusiasta di andarci.

Partimmo da casa al mattino molto presto e, dopo un sereno viaggio di 460 chilometri in circa sei ore, durante il quale ci alternammo alla guida della mia cabrio, arrivammo all'hotel che avevamo prenotato. Giusto il tempo per sistemare le nostre cose e fare un rapido spuntino, dopodiché ci fiondammo in una delle numerose spiagge naturiste presenti nei dintorni della cittadina.

Oziammo al sole e facemmo un po' di bagni in attesa dell'ora di cena.

Rientrati in albergo eravamo un po' stanchi per il viaggio, per cui decidemmo che quella prima serata sarebbe stata molto tranquilla. Scendemmo al ristorante, cenammo e concludemmo con una passeggiata al porto, che è anche il centro vitale della cittadina.

La giornata seguente andammo in una spiaggia diversa, più lontana e meno frequentata. La sabbia e l'acqua erano meravigliosi. I frequentatori, prevalentemente naturisti, erano molto rispettosi della privacy altrui, tutti molto sereni e sicuramente non 'caciaroni', a differenza di quello che si trova sulle spiagge tradizionali.

Dopo un paio d'ore di bagni, tintarella e lettura, andammo a farci una passeggiata sulla battigia. Durante il nostro camminare, notammo un certo andirivieni di persone dalla spiaggia alla pineta confinante. Dato che in quella zona non c'era un parcheggio, incuriositi andammo in esplorazione.

A differenza di alcune altre spiagge naturiste, ad esempio quelle di Cap d'Agde, a Saint Tropez fare sesso in spiaggia non è tollerato, così i frequentatori che non possono resistere ai loro ardori si riversano nella pineta, lontani da occhi che non vogliono guardare ma, coloro che lo desiderano, possono addentrarsi già pochi metri tra gli alberi e i cespugli per godersi scene degne dei più audaci film porno.

Così vedemmo coppie etero, coppie omo, varie combinazioni numeriche di bisex, ammucchiate e via dicendo.

Poi, c'era la moltitudine di guardoni ed auto-erotisti che gravitava attorno ai vari teatrini sessuali.

I nostri gusti in fatto di situazioni erotiche sono più cerebrali e necessitano di un divenire più intrigante per esserne coinvolti, così tutto quel sesso ostentato non ci eccitò e ritornammo al nostro posto in spiaggia.

Trovammo molto più eccitanti, per fare un paio di esempi, la coppia di trentenni che era ad una decina di metri alla nostra sinistra, dove lui era sdraiato, probabilmente assopito, e la ragazza rannicchiata con la testa appoggiata sulla pancia del compagno, così che il suo viso era a meno di una spanna dal suo membro. Anche se non avvenne, il fatto che le sarebbe bastato abbassare la testa di pochi centimetri per prenderglielo in bocca, per noi rappresentò una scena molto più coinvolgente, piuttosto che vederle fare il pompino in diretta.

Oppure, la coppia che era dietro di noi: lei, una bella mora, forse cinquantenne, era sdraiata e leggeva, reggendo il libro con una mano; il suo uomo le stava molto vicino, appoggiato su un fianco. Notammo che lui muoveva quasi impercettibilmente il bacino e capimmo che la compagna glielo stava impugnando, molto discretamente, con la mano libera.

Proseguirono per qualche minuto, poi lui, evidentemente prossimo all'orgasmo, allungò la mano sulla patatina di lei, gliela pastrugnò per qualche secondo e quindi la ritirò. Era venuto senza grandi clamori; recuperò un asciugamano che mise tra loro, premurandosi di pulire il fianco della compagna sul quale arrivò la spruzzata di sperma, poi le diede un bacio che lei ricambiò sorridendogli e si mise a leggere anche lui.

Sesso con spettatore a Saint-TropezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora