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~pov esterno~
I mesi passarono, e diventò autunno. Ed ancora non si videro.
Così, passarono di nuovo i mesi, e diventò inverno.
Faceva un freddo cane a Berlino, e Reich dovette stare al chiuso, come sempre. Non aveva amici, ne famiglia. Aveva solo un gruppo di persone che decisero di prendersi cura di lui, ma non bastava. Voleva uscire, voleva conoscere il mondo esterno, voleva avere amici, voleva.
Il suo dittatore entrò in camera sua e gli disse che sarebbero tornati quello stesso giorno.
E gli tornò quella gioia infinita.
Ma egli disse anche che c'era un'altro alleato con loro, e che era donna.
Reich, ormai senza speranza, perché pensava che il suo unico desiderio di rimanere con Regno cadette per colpa di quel misterioso alleato, lasciò correre, e si preparò.

~pov Reich~
Quell'alleato mi stava già dando problemi.
E se Regno si fosse innamorato di lei, lasciando me da solo?
Non potevo di certo decidere chi deve amare, ma la gelosia era troppa, a tal punto che volevo portarmi dietro un pugnale per non farli entrare in nessun contatto, ma sarebbe una cosa crudele, quindi era inutile.
Uscito dal bunker e sistemato in macchina, partimmo. Le strade di Berlino erano ghiacciate e nevicava a più non posso. Sembrava di stare in Russia.
Entrai nella dimora e salutai, come sempre fatto.
E Regno, si girò, puntando lo sguardo su di me.
Era diventato più bello di prima.
Mi avvicinai a lui, abbracciandolo. Come sempre, i due andarono nell'ufficio, mentre noi rimanemmo lì a parlare. Dopo pochi minuti si presentò anche l'alleato. Non ci voleva.

~pov Giappone~
-Voi dovreste essere Italia Fascista e Terzo Reich?
-Si, siamo noi!
Rispose un uomo, alto circa 1.78
Lo guardai. Non portava nemmeno i suoi anni, sembrava un ragazzino.
Entrai e mi inchinai a tutti e due. Subito loro mi risposero.
Fasci era molto eccitato a sapere che c'era un nuovo alleato, mi prese per mano ed uscì, dietro ovviamente ci seguiva quel gigante di Reich.
Aveva la testa bassa, era pensieroso.
Fasci ci portò in centro Berlino, dove c'era molta gente. Saranno lì per festeggiare qualcosa boh, io non sono Tedesca, non ne so nulla.
-Quindi, qual'è la tua religione?
-Io sono buddhista signor Fascista
-Oh Nono, dammi pure del tu
-Dicevo, sono buddhista, ed in alcune parti del mio territorio ci sono dei Cristiani, ma rimango fedele a Buddha
-Noi due siamo Cristiani, anche se si era già capito
Guardavo il più alto dei due, continuava a guardare per terra, senza dire nulla, rimaneva muto. Io mi avvicinai a lui e gli accarezzai il viso, per poi chiederli che gli turbava. Nessuna risposta.
Chiesi di nuovo.
Nessuna risposta.
Decidi di chiederlo a Fasci, forse ne sapeva qualcosa
[...]

~pov Fasci~
[...]
Reich quando faceva così significava che stava per piangere. Lo conosco, non mi sfugge nulla. Lo presi per mano e andammo dietro ad un albero, lasciando Giappone da sola. Lo feci sedere e mi sedetti anche io affianco a lui, accarezzandogli il viso.
Ed ecco che iniziò a piangere.
Lo sdraiai sulle mie gambe, accarezzandogli i capelli morbidi che aveva.
Pianse per tipo dieci o venti minuti, poi smise, e mi abbracciò.
Continuavo ad accarezzarlo, magari era quello che lo calmava.
Lo coccolai. Era una bella sensazione sentire il suo battito sul mio corpo, soprattutto il suo calore ed il suo profumo. Gli accarezzai le guance, erano ghiacciate. Così lo stesi sopra di me e lo presi in braccio.
(Che forte che sei Fasci)
In effetti pesava, lo feci rimanere per un po', poi scese da solo, andando nella direzione di prima. Io lo seguì.
Giappone da tutto questo rimase confusa, incapace di dire qualcosa. Io gli spiegai il perché di quella reazione.
Poi capì da sola.
Si avvicinò a Reich e gli diede un bacio sulla fronte, come segno di affetto.
Lui rimase immobile. Aveva paura. Ma io non gli dissi nulla, anche perché sapevo che gli piacevo io. Gli presi la mano, tenendola. Era calda.
-Torniamo indietro?
-È la cosa migliore quindi ovvio
E tornammo indietro. Arrivati, c'era solo Hirohito ad aspettare, poi salutammo ed andammo in camera.

~pov Reich~
Giappone era stata molto affettuosa con me. Forse mi piace (come amica ovviamente, sono frocio.)
Mi accomodai sul letto e Regno mi offrì una bottiglia di vino. All'inizio pensai se andava bene per il mio stomaco ed intestino, ma perché no? Ogni tanto ci sta. Accettai, e tirò fuori due bicchieri ed una bottiglia di vino, appoggiandoli sulla scrivania che teneva poco distante dal letto. Mi alzai ed andai verso i calici, per poi bere.
E che non lo avessi mai fatto.
Subito la sensazione di evacuare (sapete come) mi prese alla sprovvista. Feci finta di nulla ma il bisogno aumentava, chiesi per il bagno ed andai senza pensarci.
Parte censurata per persone sensibili a questo contenuto.
Finito, tirai un sospiro di sollievo, scaricai e tornai indietro.
-Come mai così tanto?
-Nulla, nulla...
-Hai qualcosa?
-Nono, non c'è nulla.
Deglutì, non so come poteva prenderla.
-Infezioni, nient'altro
-Dove?
-Stomaco ed intestino.
Era preoccupato per me, ma non so perché. Mi venne vicino ed iniziò ad accarezzarmi lo stomaco, che iniziava a produrre acido in se stesso. Io gli chiesi di smetterla ma continuò. Alla fine, vomitai per terra. Chiesi di perdonarmi in tutti i modi, ma aveva un cuore troppo buono, infatti mi ha promesso che mi perdonerà sempre, così feci con lui.
Finito di pulire il disastro, mi sdraiai sul letto, per poi addormentarmi. Solo lì dormivo, chissà perché...

~pov Fasci~
Lo guardai mentre dormiva, era stupendo. Mi misi sopra e gli sbottonai la camicia, gli guardai il petto, per poi arrossire. Cercai di non pensare a cose strane ma la voglia mi venne ancora prima di fermarmi.
Gli iniziai a baciare il collo, e lui ansimava. Gli lasciai alcuni morsi per poi passare al petto. Iniziai a baciarlo, gli lasciai alcuni succhiotti ed iniziai a morderlo, per poi addormentarmi pure io.

Tranquilli, nel prossimo aggiungerò la parte smut

Liebe Für Dich | L'amore Per Te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora