Sono sempre stata una ragazza normale. Vivo a casa con i miei e passo quasi tutto il mio tempo nella mia piccola stanza al primo piano con un bel balconcino. Non ho mai creduto di essere particolarmente attraente, se non quel paio di volte in cui ho ricevuto l'attenzione di qualche ragazzo, senza che si trasformasse mai in qualcosa di importante. Mi sembra quasi che non ci sia qualcuno perfetto per me lì fuori, ma pur di non accontentarmi preferisco stare sola. Alla fine, sto molto bene così.
I miei mi raccontano spesso di quando ero piccola e li facevo spaventare a morte, indicando angoli della casa bui per poi scoppiare a piangere, cercando con quelle poche parole che conoscevo di spiegare che vedevo un "bimbo cattivo" o un qualche "cane brutto".
T/n non sapeva ovviamente che quelle che vedeva erano maledizioni e che avrebbero fatto piangere davvero chiunque per quanto fossero mostruose e demoniache, solo che non sapeva dire altro che "bimbo" o "cane" per descriverle, essendo ancora molto piccola. I suoi hanno sempre pensato che fossero fantasie da bambina e infatti con il tempo il fenomeno scomparve, lasciando nella loro memoria solo alcuni aneddoti divertenti da raccontare ad amici e parenti. Il fatto che T/n non veda più maledizioni non c'entra nulla con la sua ridotta fantasia da ragazza cresciuta: l'unico vero motivo per la loro assenza è che quando lei aveva circa 4 anni, poco distante dal loro quartiere, in una bella zona verde della città, era sorta una nuova scuola di stregoni. Ovviamente, il primo posto che gli stregoni avevano "disinfestato" erano proprio i quartieri limitrofi, zona nella quale risiedeva la bella casa di T/n.
Sono anni che dormo tranquilla, ma questa notte, dopo essermi messa a letto con il telefono tra le mani, scorrendo tra tik tok e un eBook un po' più erotico di quando spererebbero i miei genitori, mi sembra che qualcosa si sia mosso al di là della finestra. Ovviamente il primo pensiero che mi passa per la testa è che me lo sia immaginato, ma quando questa ombra si ripresenta ancora e ancora, inizio a pensare che forse qualcosa per cui valga la pena controllare ci sia. In fondo, le finestre sono ben chiuse, per cui alzarsi a guardare non dovrebbe essere un problema. Con estremo fastidio esco da sotto le coperte e cammino piano verso il vetro, cercando di guardare da lontano cosa ci sia oltre esso. Non mi sembra che ci sia nulla di insolito, solo i vasetti in cui provo continuamente a piantare qualcosa che puntualmente muore poco dopo. Man mano che mi avvicino mi rincuoro nel vedere che non si sta muovendo niente, ma vale la pena arrivare a vedere da vicino. Arrivo a poggiare il naso sul vetro, nel tentativo di guardare bene nell'oscurità della notte. Tutto è tranquillo e fermo. Proprio mentre sto per girarmi e tornare a letto, improvvisamente compare davanti alla finestra un uomo, o un ragazzo, non saprei dirlo visto il buio. Per lo spavento cado a terra, sbattendo violentemente il sedere a terra. Cerco di scalciare per indietreggiare il più in fretta possibile, ma con la stessa rapidità con cui il ragazzo è apparso, scompare. Come prima, tutto fuori dalla finestra é immobile e buio. Prima che scomparisse, ho visto che sul viso del ragazzo si è dipinta per un istante un'espressione di pura sorpresa, come se non si aspettasse proprio di essere scoperto. Non che sia riuscito a vederlo bene, il tutto sarà durato a malapena un secondo o forse anche meno. Quello che sono riuscita a vedere, però, sono stati i suoi occhi sgranati fissi dentro i miei e quella che credo fosse una chioma di capelli neri. O forse era un cappuccio? Probabilmente sì.
Non appena ripresa un pochino, mi alzo di scatto in piedi e corro più veloce che posso nella stanza dei miei.
"C'è un ladro sul mio balcone!"
Mamma: "Sei sicura? Caro, corri a controllare se è ancora lì! Io chiamo la polizia"
Mentre mio padre corre a vedere, anche se so che lui non sarà più lì, resto con mamma per chiamare con lei la polizia. Qualche minuto dopo, una volante é davanti al nostro portone e un paio di agenti stanno ispezionando dentro e fuori casa nostra.
Poliziotto: "Non ci sono segni di effrazione e nei dintorni non c'è nessuno di sospetto. Vi invitiamo a installare telecamere di sicurezza e allarme per sentirvi più sicuri. Per qualsiasi cosa, non esitate a contattarci ancora."
I miei ringraziano gli agenti, che vanno via. Mi invitano a tornare a dormire, convincendomi che questo ladro, una volta scoperto, sicuramente sarà scappato via. In effetti, probabilmente hanno ragione. Mi rimetto a letto e dopo qualche minuto riesco a prendere sonno. Nel cuore della notte però mi sveglio, sentendomi come se fossi osservata da qualcuno. Stavolta mi alzo di corsa e vado alla finestra. Non c'è nessuno. Credo di essere un po' paranoica dopo la disavventura di poco fa. Chiudo le tende e torno a letto, mi avvolgo per bene con le coperte e cerco di riaddormentarmi. Proprio mentre sto per chiudere gli occhi mi sembra di vedere l'ombra di un uomo in piedi al di là della finestra, in trasparenza dietro la tenda, ma ignoro le mie inutili paranoie e chiudo gli occhi.ANGOLO AUTORE
Questa storia non è per niente programmata, per cui spero che venga bene. Sto vedendo la seconda stagione di jjk e mi sono COMPLETAMENTE OSSESSIONATA con Choso, per cui dovevo per forza sfogare la mia frustrazione scrivendo una storia. Non ho tanto tempo per scrivere, per cui potrebbero esserci errori che non ho notato. Fatemelo notare per favore così li correggo. Detto questo, spero che la storia vi piaccia e ci "vediamo" presto con il prossimo capitolo.
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La mia maledizione (Choso x reader)
FanfictionStoria SENZA spoiler di jjk Non correlata alla storia, ambientata prima Probabile smut