capitolo 1.

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30/05/2015
Finalmente il mio ergastolo sembra essere giunto a compimento.
"Svejate daje" mi urla mia sorella dalla stanza precedente alla mia. Subito dopo sento la sveglia suonare.
"Stamattina non me vogliono fà dormì" esclamo tra me e me. Sento lo scricchiolio della porta che si apre e dei passi avvicinarsi a me..
"Dormiglionaa, sò le 07:50; io alle 08:00 devo stà in classe e te alle 08:20.. quindi movete!"
"Cinque minuti e giuro mi alzo" dico implorando mia sorella affinché me li concedesse.
"Ma che sei scema? È l'ultimo giorno de scuola, proprio oggi vuoi fà tardi te?" Reclama con tono quasi minaccioso mia sorella.
"Cazzo è vero!" Affermo rotolandomi giù dal letto e soiaccicandomi sul pavimento, provocando così la risata di mia sorella.
"Sei sempre la solita" esclama ridendo.
"Li mortali tua" rispondo io, con tono infastidito e dolorante, ma allo stesso tempo divertito.
Mi catapulto nell'armadio e afferro i primi vestiti che incrociano il mio sguardo: un pantalone a vita alta attillato nero, una felpa a maniche corte grigia scura con il cappuccio con sopra scritto "VANS" in nero e le mie adorate vans, sempre nere. Faccio una veloce doccia, mi vesto, lavo i denti e pettino i capelli. Corro al piano di sotto, afferro il mio skateboard e lo zaino scolastico.. per poi dirigermi a scuola. Guardo sul mio i-phone 6 plus l'orario e noto che sono già le 08:05.. devo muovermi se non voglio far tardi proprio l'ultimo giorno. Salgo suo mio skate e corro più veloce possibile, anche perché ormai sono abituata alle eventuali cadute.
Arrivata a scuola tutti mi osservano, come ogni altro giorno d'altronde. Qui, pur essendo una studentessa del primo anno di liceo, sono la più popolare.. tutti gli studenti delle più svariate classi mi conoscono e ciò mi fa sentire un pò in soggezione, ma non lo metto in mostra. Mi dirigo verso l'entrata e tante facce, anche sconosciute, mi salutano.. per poi vantarsi con vari amici di conoscermi. Non sono la tipa che si atteggia, anzi.. mi piace essere me stessa, e mi fa piacere il fatto di essere apprezzata e accettata nonostante ciò. Arrivata in classe, mi siedo al mio solito posto, accanto alla mia migliore amica, alice.. e alla mia sinistra, nei loro rispettivi posti, si trovano le altre mie due migliori amiche, corinne e Maria Martina. Noi quattro abbiamo praticamente condiviso la vita insieme, frequentiamo la stessa classe dall'asilo, non so come ho fatto a sopportarle per così tanto tempo!
"Baldraccaaa-" esclama alice "-te fai sempre più maschio" continua. Fin da piccola loro osano adattare alla mia raffinatezza ed eleganza il nomignolo di 'maschio sbagliato', anche se tutti i torti non hanno.. visti i miei hobby, il mio modo di vestire, di rispondere e le mie numerose cazzate.
"Bagasciaa" ribatto io, provocando le risatine delle oche che si trovano davanti a noi.

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