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°•Kou•°

Ero per terra.

Con un braccio mi tenevo al microfono.
Con l'altra mano, invece, toccavo la pavimentazione in legno del palco.
Rimasi solo con la mia musica.

Non volevo cedere nel pianto.
Non volevo mollare tutto.
Non volevo ricordare il fatto che io non abbia più speranza...

Quando la melodia cessò,
Ci fu silenzio.
Un silenzio in cui, affannando rumorosamente al microfono, mi sentii veramente solo su un palco gigantesco in cui nessuno avrebbe mai sostenuto il dolore che provavo.

Mi sentii veramente solo accanto a una persona che non m'appartiene.
Non si merita un codardo che non si è accorto di quanto lui stesse soffrendo.
Non l'ho aiutato.
Non gli sono stato accanto.
Non gli ho ancora mostrato...quanto lo amo.

Non glielo mostrerò mai.
Perché mai ne avrò l'occasione.
Perché mai ne avrò il coraggio.

Quando mi alzai in piedi accennai un inchino, mentre si scrosciarono gli applausi dal caloroso pubblico.
Di solito in questo momento ogni cantante sorriderebbe, ma quel giorno dalla sconsolazione non ci riuscì.

Sapevo che per quanto lui avesse sofferto, non mi avrebbe mai più amato come i vecchi tempi.

Ancora coperto dalle luci e dal sudore, alzai lo sguardo a tutti coloro che mi stavano acclamando.
Accennai un sorriso.

Vabbè, come minimo mi è stato di ispirazione per la mia musica...

Sentii svariati passi dalle quinte.

Ebbi una strana sensazione.
Non so se bella o brutta.

Ammetto che in quel momento ebbi una piccola speranza, una piccola parte del mio cuore quasi spezzato, che mi diceva di non mollare.

La curiosità e quella strana sensazione si fecero più grandi.

Veramente un'istinto strano...
Veramente una sensazione stramba...

Ma di quelle sensazioni di cui sei certo che ti aspetta qualcosa.

O qualcuno...

Infatti, andai verso la quinta sulla mia destra.

Spostai la tendina e,...

Proprio davanti a me...

Seduto appogiatosi al muro della quinta...

Trovai Mitsuba...
Che appena mi vide si alzò in piedi e mi guardò con un mezzo sorriso e le mani dietro la schiena.

Quel sorriso che volevo allargasse...

Rimasi immobile, paralizzato.

Un'altra speranza si accese nel mio cuore: se solo quei suoi belli occhi brillassero alla mia vista ancora una volta, una sola.

Se solo mi amasse ancora, dopo tutto quel tempo.

Ero tra il palco e la quinta.

Tutto mi apparve a rallentatore:
Come se una burrasca mi stesse trascinando contro il muro della quinta.
Come se tutti i venti stessero soffiando addosso a me, nello stesso momento, nello stesso secondo.
Come se tutti i muscoli del mio corpo si muovessero all'improvviso.
Come se il mio cuore si fosse fermato all'improvviso per poi riprendere a battere all'impazzata.
Come se tutta la città e tutti gli edifici mi stessero cadendo addosso.
Come se delle nuvole dal cielo mi stessero dando la possibilità di volare e sentirmi leggero.
Come se, quando si alza il vento, inizia un nuovo capitolo della nostra vita...e si inizia a sognare ad occhi aperti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 10 ⏰

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°•♡~Sulle note di felicità~♡•° ♤*Mitsuko ff*♧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora