Rivelazioni Intime

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La giornata era splendida quando Kaori si affacciò dalla finestra della sua casa, osservando il figlio, Hiroto, giocare a pallone nel cortile con un gruppo di ragazzi. La dolce brezza primaverile accarezzava il suo viso e l'incitava a immergersi nella gioia del momento.

Tuttavia, il suo cuore si strinse quando vide Ketia, il giovane studente, appena maggiorenne, a cui aveva negato il noleggio di un libro per adulti nella biblioteca qualche giorno prima. Ricordava ancora la sua espressione delusa e insoddisfatta quando gli aveva detto che non avrebbe potuto prenderlo in prestito. Quella scelta aveva causato imbarazzo tra loro, ma ora era determinata a mostrargli che ciò che aveva fatto era per il suo bene.

Improvvise urla di dolore la distolsero dai suoi pensieri. Ketia piangeva coprendosi il labbro sanguinante, colpito con forza dal pallone. Il gruppo di ragazzi, che era stato appena coinvolto nella partita, sembrava aver esagerato un po' con la forza dei loro tiri.

Kaori corse giù per le scale e raggiunse Ketia nel cortile, preoccupata per la sua ferita. Notò subito il sangue sul labbro e decise di chiamare Hiroto per le prime cure.

Ketia, ancora un po' timido dopo l'incidente nella biblioteca, si avvicinò a tentoni. Era evidente che si sentisse in colpa per la situazione, anche se non era stata colpa sua.

"Mi dispiace moltissimo, Ketia", disse Hiroto, con gli occhi pieni di rimorso. "Non volevo farti male."

Ketia fissò Hiroto con gli occhi gonfi di lacrime, ma la comprensione iniziò a brillare nel suo sguardo. Si rendeva conto che non era stata una azione intenzionale da parte sua, ma solo uno spiacevole incidente.

"Non ti preoccupare, Hiroto," rispose Ketia, cercando di sorridere nonostante la ferita al labbro. "Accidenti succede, ma hai bisogno di essere più attento la prossima volta."

Kaori, sollevata dalla reazione lo invitò ad entrare in casa.
"Ketia, ti prego, vieni dentro con me", fece Kaori con dolcezza. "Mi prenderò cura del tuo labbro e mi assicurerò che guarisca velocemente."

Ketia allentò la tensione nelle spalle e seguì Kaori all'interno della casa. Entrarono nel bagno, dove Kaori aprì il mobiletto dei medicinali, prendendo acqua ossigenata, garza sterile e balsamo curativo per le ferite.

"Ketia, siediti qui," disse Kaori, indirizzandolo verso il bordo della vasca da bagno. "Ti mostrerò come pulire la ferita e applicare il balsamo."

Ketia obbedì senza fiatare, osservando attentamente ogni mossa di Kaori. Era evidente che la giovane donna fosse un'esperta in cure e avesse un tocco gentile che lo rassicurava.

Con cura, Kaori immerse la garza nella soluzione disinfettante e delicatamente pulì la ferita sul labbro di Ketia. Successivamente, applicò il balsamo per aiutare nella guarigione.

"Devi tenerlo pulito e applicare il balsamo almeno due volte al giorno", spiegò Kaori, fissando Ketia negli occhi. "È importante che tu ti prenda cura di te stesso, anche dopo che la ferita è guarita."

Ketia annuì, sorpreso dalla premura e dall'affetto dimostrato da Kaori. Si sentiva imbarazzato per averla messa in una situazione difficile sulla questione del libro alla biblioteca, ma ora stava percependo un cambiamento di atteggiamento da parte sua. Non ammise di essere tornato in libreria e che la sua collega, meno preparata sui contenuti dei romanzi, le aveva concesso di portarsi via quel libro.

"Molte grazie, Kaori," disse Ketia con gratitudine. "Mi dispiace ancora per tutto quello che è successo. Non intendevo creare problemi."

Kaori sorrise, posando amorevolmente la mano sulla spalla di Ketia. "Gli incidenti accadono, Ketia, ma è importante che impariamo ad affrontarli e crescere da essi. Spero che questa esperienza ci aiuti a instaurare una migliore comprensione l'uno dell'altro."

In quella posizione Ketia riusciva a vedere la curva del seno di Kaori e in quel preciso istante nella sua mente scattò qualcosa.

"Cerchiamo di lasciarci alle spalle l'incidente alla biblioteca e di iniziare da qui," disse Kaori, con calore nel suo tono di voce. "Siamo tutti umani e meritiamo di essere trattati con gentilezza e comprensione."

Ketia annuì a proposito e chiese
"Se avrò bisogno di conoscere meglio i libri potrò chiedere a te? Potrò chiederti di farmi capire?"

Kaori rispose "Promesso" "Promesso?" "Si, promesso!"

Ketia ne approfittò subito e volle sapere "Tu hai letto quel libro che volevo prendere in biblioteca?"

Kaori arrossì immediatamente, lo aveva divorato in due giorni ma si vergognava ad ammettere di aver letto la storia di come una donna si sottomette completamente all'uomo che incontra. Era imbarazzata di questa sua intimità e non voleva mettersi a parlare di questi argomenti "Ma.. ma questa non è una cosa che riguarda i libri"
Ketia non dava segni di voler rinunciare alla sua risposta "Tu lo hai letto Kaori?" "Come ti sei sentita?"
Kaori perse la voce, abbassò lo sguardo, intuiva di dovergli dare qualche risposta così infine, con un filo di voce, ammise "Ecco.. io.. ecco.. si.. l'ho letto." Scese il silenzio, passarono lunghi istanti prima che Ketia pretese la risposta completa "Cos'hai sentito leggendo?" Kaori non voleva rispondere ma qualcosa dentro di sé non riusciva a impedirglielo "Io.. non posso.. non va bene parlare di questo..." Silenzio e ancora silenzio tra loro poi riprese "Mi sono... immedesimata con lei.. Ho avuto emozioni.. sensazioni... mai provate prima"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 01, 2023 ⏰

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