Eccola lì, seduta su quella panchina, si chiedeva cosa ci facesse lì. Sarebbe potuta essere in posti migliori. A casa sua, per esempio. Eppure era lì, su quella panchina davanti all'imponente Colosseo di Roma. Una città che non conosceva, in un paese a lei sconosciuto. Sospirò pesantemente prima di ricominciare a leggere. Era sera ed era faticoso leggere con la poca luce che proveniva dai lampioni a lei vicini. Non c'era nessuno, tutti definivano Roma come una città piena di vita, ma quella sera sembrava deserta. Ogni tanto passava qualche ragazzino, che la guardava come fosse un alieno, oppure qualche signora anziana, che la osservava per qualche secondo prima di sorridere e andare avanti. Cose da tutti i giorni per una ragazza, abbastanza giovane, che era anche una lettrice.
«Buonasera.» sentì dire con una pronuncia veramente inglese. «Oh, no, scusami non sono italiana.» rispose nella sua lingua madre, l'inglese. La persona che le aveva rivolto la parola si sorprese, «Meglio così. Ti posso chiedere che libro sta leggendo?» domandò l'uomo che si era ormai seduto al suo fianco. «E' il piccolo principe. Può sembrare un libro per bambini, ma dipende dai punti di vista.» spiegò brevemente cercando di non distogliere lo sguardo dal libro. «Oh, assolutamente. Lo trovo un libro molto interessante. Come mai qui a Roma. Da sola?» quella domanda improvvisa l'aveva spiazzata. Cos'avrebbe dovuto dire? "Sono qui perché mio fratello voleva conoscere i suoi attori preferiti." sarebbe stato strano. «Non sono sola. Mio fratello è in hotel.» rispose tranquillamente senza però distogliere lo sguardo dal libro.
«Allora riformulo la domanda, perché sei qui da sola?» alzò la testa e lo guardò negi occhi. «Proprio per stare da sola.» risposte, «Mi dispiace aver disturbato la tua solitudine.» disse lui con un sorriso. Si guardarono per circa cinque minuti, osservarono ogni lineamento del viso dell'altro senza muovere un muscolo.
Erano come ipnotizzati l'uno dall'altra senza un apparente motivo. L'uomo trovò la sconosciuta al quanto intrigante, portava i capelli neri raccolti in uno chignon spettinato, indossava degli occhiali con montantura sottile d'argento, perfetti con il colore dei suoi occhi: verde foresta. Le lentiggini che aveva in faccia erano perfette, non sembrava essercene una di troppo. Le labbra, non troppo sottili ma nemmeno troppo carnose, erano curve in un debole sorriso. La torvava affascinante, non aveva indosso neanche un po' di trucco, era naturale.
Lei, d'altro canto, era confusa. L'uomo che aveva davanti era incredibilmente inglese. Capello rossiccio più tendente al castano ramato. Occhi apparentemente verdi, ma soffermandosi su di essi qualche minuto si rese conto che in mezzo a quel verde cristallino c'era una sfumatura di azzurro al quanto piacevole. L'uomo aveva le labbra sottili ricurve all'insù in un calmo sorriso. Non riuscì a trovare un singolo difetto in lui, neppure il naso, persino quello era perfetto. Aveva in dosso una felpa grigia e dei jeans blu scuro, il cappuccio della felpa era tirato all'insù per coprire la testa, ma la cosa non gli dava un area da "maniaco" al contrario lo rendeva più attraente.
Come poteva un uomo essere così impeccabile?
«Come mai sei a Roma?» spezzò il silenzio la donna. «Questioni lavorative.» fu breve, troppo breve per i gusti di entrambi. «Tu?», «Un evento, attori e cose simili.» fu coincisa, ma non troppo. Il sorriso sul volto dell'uomo sparì, «Sei qui per gli attori.» ripeté, «No, sono qui per accompagnare mio fratello. Non so nemmeno chi siano gli attori che vuole conoscere. Conosco solo Di Caprio come attore.» alzò le spalle ridendo in modo contenuto. L'uomo sospirò e sorrise, «Non mi hai ancora detto come ti chiami.» osservò lui poco dopo. «Rachel.» rispose prontamente la ragazza. «Tu, come ti chiami?», «Thomas.» rispose velocemente l'uomo. Rimasero nuovamente in silenzio, ma non era un silenzio imbarazzante era quasi piacevole. Rachel guardò l'orologio, «Si è fatto tardi, dovrei tornare in hotel.» pensò ad alta voce «Ti troverò qui domani sera?» chiese l'altro. «Può essere. Buonanotte, Thomas.».
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How?
FanfictionQuesta è una one shot su Thomas Hiddleston, l'ho scritta per me e per una mia amica, ma se vi piace Tom Hiddleston... beh, allora è automaticamente anche per voi! Spero vi piaccia. Buona lettura! (づ ̄ ³ ̄)づ⊂(・ω・*⊂)