II

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Osservai con attenzione l'esorbitante quantità di ragazzi che si scatenavano nella pista da ballo, ottenutasi dallo spostamento dei divani ai lati dell'enorme salotto di Brandon. Mia madre non mi lascerebbe mai fare una cosa del genere a casa nostra, soprattutto in sua assenza.

Ammetto che una volta una festicciola abusiva l'ho fatta anche io, ma purtroppo dopo solamente poche ore la polizia ha bussato alla porta di casa. Ero così ubriaca che offrii da bere al poliziotto che mi trovai di fronte.

«Tieni Isa»

Sorrisi e ringraziai Isaac del drink che mi aveva appena portato, spero sia veramente forte.

Quale altro scopo avrei stasera se non di ubriacarmi?

«Come stai?»

Lo guardai alzando l'angolo della bocca nell'intento di abbozzare un sorriso, «Di sicuro meglio di come starò domattina reduce di una bella sbornia» risposi provocando una risata da parte sua.

Isaac è sempre stato uno dei ragazzi più belli, gentili e premurosi che io abbia mai conosciuto. È un buon amico, sebbene tutti mi rimproverino per non essermi ancora accorta della sua cotta per me.

Io non sono molto convinta di questa cosa: l'ho visto così tante volte insieme ad una ragazza diversa ogni giorno che passava che ormai credo abbia una lista così lunga da far invidia al più popolare della scuola. Ah sì, è lui il più popolare della scuola. Ma non è il solito menefreghista strafottente, lui è dolce.

I nostri genitori si conoscono da tutta la vita e per questo siamo cresciuti insieme, ma nonostante questo, il nostro rapporto non è così stretto come se fossimo due migliori amici. Siamo semplicemente amici che quando si trovano per strada fanno due chiacchiere.

Avvicinai il bicchiere alle labbra e mi godetti il sapore del Coca Malibu che mi accarezzava le papille gustative, avvisandomi che da lì ad altri tre bicchieri la mia pancia si sarebbe gonfiata così tanto da trasformarmi da Men in Black a donna incinta al quinto mese.

«Sei veramente bellissima vestita così, te l'ha già detto qualcuno?»

Scossi la testa appoggiando la plastica che avevo in mano al tavolo della cucina, «No, ma sinceramente ricevere complimenti o lusinghe non è fra le mie cose preferite»

La sua testa si abbassò leggermente e i suoi occhi iniziarono a fissare le mie scarpe, «Però grazie, era da un po' che non me lo sentivo dire» aggiunsi sperando di alleviare leggermente l'imbarazzo creatosi per colpa mia, «Sei molto gentile, Isaac»

Il suo sorriso ritornò ad essere brioso e per un attimo pensai che oramai non sono più abituata a ricevere corteggiamenti da ragazzi della mia età. Però fa sempre piacere, mi ha sicuramente alzato leggermente l'autostima.

«Che ne dici? Un bel carcerato ha bisogno di una ragazza con una pistola nella tasca, non credi?»

Ci misi qualche secondo per comprendere la sua frase, fino a quando la sua mano scivolò nel mio fianco per poi recuperare la finta pistola di plastica che avevo inserito nella tasca posteriore dei jeans.

Risi imbarazzata e annuii alla sua richiesta, «Andiamo a ballare?»

Sembrò quasi sorpreso dalla mia proposta, ma non perse nemmeno un attimo e afferrò con decisione il palmo della mano iniziando a farsi strada tra l'ammasso di corpi sudici.

Nel tragitto verso la pista da ballo mi fermai a recuperare un altro drink che si aggiunse agli altri quattro che avevo ingerito: dopo questo sono abbastanza sicura di essere brilla.

Buttai giù il liquido dolce ottenendo un incitamento da parte del bel carcerato di fronte a me, divenuto incredibilmente più attraente rispetto a qualche bicchiere fa.

serendipity, vinnie hacker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora