capitolo 1

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lucifero come ogni notte girovagava per il cielo notturno,immerso tra le stelle, non vedeva molto ma udì in lontananza una voce delicata e soave cantare e si lasciò guidare da ella. Quando vide la giovane ragazza dai ricci biondi e gli occhi chiari cantare ne rimase incantato, guardandola nascosto per non farsi vedere. Le notti passavano e la ragazza continuava a cantare, Lucifero ogni sera si avvicinava sempre di più a lei nella speranza di poter ammirare meglio i tratti che tanto lo avevano incantato. La ragazza si voltò verso la finestra per ammirare la luna come ogni sera, ma invece della luna quella sera vide lui,lucifero. A tale vista la ragazza buttò un urlo spaventata e egli scomparì.
Al grido disperato accorre immediatamente la madre "bea stai bene? Cos'è successo?" Lei sapeva che non le avrebbe creduto se avesse detto,ho visto lucifero, quindi fece un cenno del capo dicendo "oh niente mamma solo..un ragno" quando la madre uscì lei si mise a letto, ma quella immagine mostruosa non usciva dalla sua testa, quelle corna rosse, gli occhi infuocati e la sagoma nera. C'era qualcosa di peggiore?  Non credeva che ci potesse essere qualcosa di peggiore del ritrovarsi in una notte tranquilla Lucifero fuori dalla finestra a fissarti, quella notte non chiuse occhio ancora spaventata da quella visione così paurosa. Al mattino dopo doveva andare alle lezioni d'arte, nonostante l'estremo sonno Beatrice alle cinque del mattino si butta sotto la doccia ma quando uscì e andò allo specchio per pettinarsi, vide nello specchio la stessa figura della sera prima,lucifero. Sbatté le palpebre pensando fosse semplicemente la sua paura ma no era lui, provò ad aprire la porta ma era bloccata come se fosse blindata. "Cosa vuoi da me? Perché sei ancora qui?" Gli chiese. Lucifero le rispose con un ghigno "oh tranquilla non voglio nulla da te, voglio te" disse per poi sparire. Appena era scomparso insieme a lui era scomparsa la strana sensazione si soffocamento che la perseguitava. Esce velocemente dal bagno vestendosi e prendendo di corsa le sue attrezzature da disegno per poi correre alla stazione.  Arrivata alla stazione giusto in tempo per prendere il biglietto, la stazione alle cinque e mezza era sempre così vuota, a Beatrice rilassava sedersi su una panchina con le sue cuffiette, a disegnare mentre la brezza mattutina la sveglia a dolcemente. Si siede ma accanto a sé vede un ombra sott'occhio ma appena si gira non la vede più così continua a disegnare indisturbata. All' arrivo del treno si alza per salire e va nel treno, vede nella carrozza difronte un ombra nera dagli occhi rossi un po' sfocata. Pensò di star uscendo pazza e senza far troppo caso agli strani accaduti si reca in Accademia. Poggia la sua tela sul cavalletto e entra l'insegnate "ragazzi oggi voglio che disegniate bendati voglio che la vostra mente mi mostri i vostri pensieri" bea preoccupata dai suoi pensieri annuisce titubante bendandosi inizia a dipingere. Appena alza la benda nota nella tela di nuovo lui, la figura oscura che la perseguitava. Lo aveva dipinto così perfettamente che sembrava uscisse dal quadro o forse non era solo un impressione. Passa la professoressa a controllare e si ferma proprio davanti al dipinto di Bea "wow Beatrice davvero sconvolgente questo ritratto così demoniaco mi trasmette l'ansia che avrei nel vederlo veramente" sorride mettendole uno dei voti più alti alti della classe. Bea accenna un sorriso titubante pensando "io io lo so cos'è quella ansia di vederlo nella notte io io lo so" , nel pomeriggio era uscita con delle sue amiche per negozi e va nel camerino a provare dei vestiti. Mentre li prova si sente soffocare e vede una mano nera con artigli rossi sul suo collo, alzando lo sguardo vede lucifero che cercava di portarla con sé. Ore dopo la sua migliore amica si inizia a preoccupare "BEA BEA TUTTO BENE?" preoccupata apre la tenda del camerino e in preda al panico per l'orrore che aveva visto grida "CHE QUALCUNO CHIAMI UN AMBULANZA" bea giaceva a terra svenuta con dei segni rossi sul corpo come tagli. La portarono in ospedale e la migliore amica di bea preoccupata interrogò i medici sulla situazione della sua amica "come sta? Cosa le era successo?" Un dottore la rassicurò dicendo "ha avuto un malore per quanto riguarda i segni non lo sappiamo stiamo esaminando per ora é addormentata'. Qualche ora dopo Sofia,la migliore amica di Beatrice, va da lei. "bea come stai? Ti senti meglio?" Bea annuisce titubante guardandosi i segni rossi lasciati dal demone sul corpo, bruciavano,eccome se bruciavano, sembrava le fossero stati incisi con le fiamme. La sera successiva bea era tornata a casa ed era nel letto a leggere uno dei suoi libri di astrologia. Però non era tranquilla,aveva una strana sensazione, una sensazione di essere osservata. Capì di non essere sola e iniziò a pensare modi per fuggirne, era tarda notte e l'unica che poteva salvarla, un amica di sua madre, Lorraine Warren, era fuori per risolvere un caso. E anche se non fosse stata fuori distava molto da casa di bea. Lorraine era anche l'unica che le avrebbe creduto. Bea prese il telefono dal suo comodino, e controlló gli orari del treno "bene tra un ora passa il treno mi devo sbrigare" prese lo zaino e lo riempí con le prime cose che le vennero in mente, un caricatore, le sue attrezzature da disegno,delle torce, portafoglio,documenti e un pigiama. Si cambiò frettolosamente e quando mise la mano sulla scrivania per prendere la collana che sua nonna le aveva lasciato prima di morire, con una croce e una gemma rossa. Non la trovò subito ma riusci a trovarla e la mise, ma la aveva presa da una mano, era la mano di lucifero. Nella fretta non ci fece nemmeno caso mise i suoi gioielli,presi telefono e zaino corse via. Si sedette alla sua solita panchina e dopo aver avvisato la sua migliore amica Sofia del viaggio si mise a pensare e realizzò che disegnando la sua mano perdeva sangue, a cascate. Il foglio era pieno di sangue e anche i suoi jeans dove aveva poggiato la mano per disegnare. Entrò nel treno promettendosi di farsi medicare una volta arrivata, durante il viaggio continuava a fissare la sua mano sanguinante, tre ore di treno erano stancanti, figuriamoci con un mano sanguinante e alle tre di notte. Ad una fermata entra una signora, non era molto anziana ma nemmeno giovane, dai capelli a caschetto nero corvino e tra la cascata nera spiccava qualche ciocca grigia. Si sedette accanto a Bea e guardò la mano sanguinante della ragazza e senza dire nulla la medicó per poi dire "con lucifero non si scherza" bea si domandò come lei facesse a saperlo e negò "la ringrazio ma non so di cosa lei stia parlando" la donna la guardò "oh cara hai gli occhi spalancati, terrorizzati, ferite su tutto il corpo e la costante paura lui sia dietro di te" Bea era molto perplessa pensando come fa a sapere che lui mi perseguita? Che sia lui travestito e stia cercando di trarmi in inganno?. Dopo interminabili ore Bea scende correndo "SCUSATE FATE PASSARE" gridò buttandosi tra le gente pensò a dove poter trovare una casa o un posto dove stare e si sedette su una scala per prenotare una stanza d'albergo. Appena arrivò si buttò esausta sul letto con la faccia sul cuscino,ma quella stanza era così strana,angusta, antiquata, ansiogena, colori spenti e poca luce nonostante le finestre spalancate e il se appena sorto. Non ci diede troppo peso e si addormentò, al suo risveglio trovò una chiamata della sua migliore amica e dei messaggi dove la avvisava che sarebbe andata da lei il giorno stesso. Bea allora si preparò per andarla a prendere alla stazione, era molto più tranquilla se Sofia era con lei e per questo le spiccò sul volto uno dei suoi soliti sorrisi brillanti rivolti allo specchio mentre si truccava. Ma all' improvviso una voce rompe il silenzio,era rauca,tenebrosa "hai un bel sorriso beatrice dovresti mostrarlo più spesso" saltò sentendo la voce e iniziò a guardarsi intorno alla ricerca della fonte della voce. Dopo un po' corse alla stazione a prendere la sua migliore amica che la abbracciò appena scese dal treno.
Era esausta completamente esausta ma non avrebbe lasciato Beatrice sola dopo quello che stava succedendo, era troppo rischioso. Tornarono in camera e Sofia dal letto mentre bea faceva la doccia le propose qualche attività da fare "beaaaa Lorraine starà via un mese e mezzo se non di più, eee noi siamo in questa città piena stracolma di locali divertiamoci daiii magari domani usciamo a perlustrare la zona"
Sospirò asciugando i capelli "va bene sofi va bene"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 09, 2023 ⏰

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