Fine dell'estate

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Era un sabato pomeriggio come tanti, seduta alla mia scrivania con il pc ed i libri intenda a studiare. La tv senza volume a tenermi compagnia, ed uno sguardo alla finestra per osservare il mondo lì fuori.
L'estate stava per finire, la mia non era andata nel migliore dei modi.
Sul finire di luglio avevo conosciuto un ragazzo,  lo avevo incontrato dopo qualche giorno... E quell'incontro mi aveva fatto entrare in un vortice senza uscita.
Non provavo un sentimento per lui, ma provavo una simpatia, credevo potesse essere il ragazzo perfetto. Aveva un negozio di articoli sportivi, amava il calcio, e giocava a golf.
Uno sport che seguivo ogni tanto, ed apprezzavo il fatto di potermi confrontare, apprendere su uno sport.
Ho sempre provato un forte interesse verso lo sport in generale, qualsiasi tipo di sport mi spinge a seguirlo. Amo la competizione.

Lui era strano, dopo il nostro primo incontro continuava a voler conoscere altre ragazze, anche se diceva di no.
Io pur di vederlo un pomeriggio decisi di andare da lui, mi fece attendere due ore per vederlo mezz'ora.
Le settimane seguenti furono deprimenti, non riuscivamo mai a vederci, aveva sempre una scusa.
Dopo tre settimane rivenne da me, fu una serata piacevole. In quella settimana avevo prenotato dei giorni al mare vicino casa sua... Ci vedemmo per due sere, sembrava tutto perfetto... Mi sentivo bella, mi vestivo bene... Non più in modo sciatto.
Purtroppo ci fu una discussione con altre persone, e dopo qualche giorno lui decise di sparire. Non voleva più rispondere ai miei messaggi.
Beh... Almeno una volta nelle vita tutti ci siamo ritrovati in questa situazione, riporre le nostre speranze in qualcuno... Basta un gesto, un qualcosa per farcelo credere.
Questo era successo a me, caddi in uno stato di delusione. Dormivo tutto il giorno, mangiavo in camera... Ogni tanto uscivo per una piccola passeggiata e ritornavo in camera a vedere qualche serie tv.
Trascorsi le ultime settimane di agosto così.
Mi sentivo inutile, e soprattutto sciocca.
Per l'ennesima volta avevo conosciuto la persona sbagliata, avevo permesso a qualcuno di illudermi con quattro parole.

A settembre dovevo ritornare nel paese dove studiavo, frequentavo il mio ultimo anno di università. E questa cosa iniziava a dispiacermi, dover ritornare in quel posto dove conoscevo poche persone. E quelle che conoscevo vivevano in paese vicino, non uscivamo mai perché era impossibile organizzarci. Insomma sarei ritornata ad una monotonia ricca di solitudine.
Era sabato quando decisi di ritornate lì.

Proprio quel famoso sabato pomeriggio, mentre studiavo decisi di aprire un'app di incontri che avevo cancellato e riscaricato per noia. Non avevo attivato le notifiche, odiavo ricevere notifiche inutili.
Così, quando mi andava entravo per dare un'occhiata.
Non avevo interesse nel conoscere qualcuno lì dove studiavo. Ad un tratto una visualizzazione ed un like aveva suscitato la mi attenzione.
Non ricordo se lui mi avesse scritto, ma ricordo che mi soffermai a leggere la sua descrizione.
A quanto pare anche a lui piaceva il calcio, anzi da quello che leggevo e le foto sembrava un calciatore... Anche carino.
Decisi di rispondere a Giorgio, si chiamava Giorgio.
Si presentò dicendo: Ciao 👋🏻
Io risposi un semplice, ciao.
Poi mi chiese come stavo e mi disse: Giorgio, piacere! 😊
Mi chiese se ero di li, e gli dissi di no che però ci vivevo da un po'. E fu un'ottima scusa per chiedermi di fargli da guida per la città.
Poco dopo mi chiese di spostarci su Instagram... Con un po' di titubanza decisi di aggiungerlo.
Lui notò subito dal mio profilo la passione per il calcio, per i gatti... E mi chiese se avessi impegni per la sera. Ovviamente trovai una scusa per sviare l'argomento. Parlando gli feci notare la differenza di età, io ho 27 anni lui 25.
Il ragazzo però iniziò a perorare la sua causa dicendo, che se l'avessi conosciuto avrei notato la sua maturità rispetto a tanti ragazzi più grandi.
Beh mi stava convincendo.
Più tardi arrivò il suo primo audio, e lì successo un casino.
Nell' audio mi informava del fatto che per colpa mia era uscito da solo ed aveva bevuto una coca cola da solo.
La cosa mi fece sorridere, però a colpirmi fu la sua voce... Mi aveva travolto un turbinio di incessante voglia nel scoprire chi fosse.
Chi era Giorgio?
Ci scrivemmo qualche altro messaggio, io giorno dopo era in viaggio per andare ad un compleanno e ci sentimmo poco.
Ma fu il lunedì il giorno in cui ritornò all'attacco.
Mi scrisse nel pomeriggio, si era svegliato tardi... Parlando gli disse che ero ritornata a casa un po' presto quella sera. Lui allora propose di vederci, avevo un po' di paura. Infondo era uno sconosciuto.
Gli chiesi cosa volesse fare, lui fu molto elastico mi disse che potevo scegliere qualsiasi cosa, allora optai per vederci dopo cena.
Nel frattempo chiesi consigli ai miei amici, i quali mi suggerirono di andare.
Non sapevo cosa indossare... Alla fine optai per una camicetta scura da mettere in dei jeans larghi a vita alta e delle semplici blazer nere. Un po' di trucco e scesi giù. Mi aveva lasciato il suo numero, ma non volevo scrivergli su whatsapp, era presto.
Gli diedi appuntamento vicino alla stazione, ma non riuscivamo a trovarci. Poi capii dove stava, lo vidi da lontano. Il cuore a mille, cosa dovevo dire...
Mi avvicinai. E lui allungando la mano disse: Piacere Giorgio, ed io abbassando lo sguardo dalla vergogna risposi solo piacere. Mi chiese di andare a prendere qualcosa invitandomi a salire nella sua auto. Mi fece accomodare e partì...

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