Mi bastava capirlo prima che non sarebbe andata a finire bene. Adesso mi ritrovo qui, in un'altra città, dall'altra parte del mondo e non so più a cosa credere e cosa fare.
Mi guardo intorno cercando un minimo di speranza, ma l'unica cosa che rivedo è quella chioma bionda che non mi lascia."Ti prego, non andare.."
"Non gioco più questo giochetto infantile, devi deciderti.."
—————————————
Ogni giorno la stessa storia. Spegni la sveglia, alzati, preparati per andare a lavoro e buon divertimento fino a tarda notte. Altri cocktail da fare, altre persone ubriache da sopportare.
Sento il mio cellulare squillare nella mia borsa, così lo prendo senza pensarci o guardare minimamente chi sia."Pronto?"
"Mi faresti oggi il doppio turno? Due sono malati e non ce la facciamo. Sai come sono i sabato sera da noi"
Sospiro un attimo e guardo la strada che sto percorrendo da almeno una decina di minuti. Non ci metterei molto, il lavoro inizia alle 10 e ho ancora un'ora di tempo, anche se i piani erano altri.
"Sai che mi devi molto dopo questa.. poi anche di sabato"
Mi mordo il labbro mentre mi maledico mentalmente di accettare, nuovamente, di lavorare così a lungo. Ormai non conoscevo altro, certo mi piaceva lavorare lì ma qualche volta volevo anche del tempo per me.
"Grazie, davvero.. so che ti costa tanto"
"Mi costa solo la mia pazienza Felix. Ci vediamo fra un'ora"
Riattacco direttamente senza aspettare una risposta. Era normale parlare così con il proprio datore di lavoro? Forse no, ma per me è normale. Io e Felix abbiamo un buon rapporto e so che, nonostante tutto, mi vuole bene e farebbe di tutto per me.
Mi incammino a prendere qualcosa da bere e da mangiare prima di andare a lavoro, cercando di non farmi investire da questi idioti."E sta attento.."
Maledico un tipo che sta nella macchina, del parere di dover guidare così veloce da non vedere neanche il semaforo rosso. Alcuni l'hanno comprata da Topo Gigio la patente.
Dopo aver preso qualcosa, esco dal piccolo bar e noto che un mare di ragazze sono sedute sul pavimento e aspettano a qualcosa. Detta meglio, a qualcuno. Un concerto? In quel locale? Nella mia città? Chi è sto deficiente che viene qui a cantare? Faccio spallucce quando vedo una delle mie college seduta a terra. Vado da lei senza pensarci due volte.
"E tu? Non devi lavorare oggi?"
"Ehi, no. Dovevo avere libero oggi"
Mi sorride dolcemente e batte le mani per mostrare la sua felicità.
"E chi canterà qui?"
"Come? Non lo sai?"
Era scioccata, a quanto pare, dalla mia domanda. Dovevo saperlo?
"Canterà.."
Il mio cellulare suona per una seconda volta quella giornata. Guardo questa volta chi mi sta chiamando, notando il nome di Felix. Sbuffo e guardo la mia collega
"Ehi, scusa ma devo andare a lavoro. Non riesco neanche a bere più un caffè oggi. Divertiti con... beh, si. Ciao!"
La saluto velocemente con la mano e inizio a correre verso il bar sulla spiaggia dove lavoro ogni estate. Solo a metà tragitto mi sale in mente che voleva appena dirmi chi canterà oggi. Non fa niente. Dovrei piuttosto sbrigarmi perché Felix non chiama mai due volte se non è importante.
"Wow, attenta!"
Sento delle mani afferrarmi e tirarmi sull'altra parte del marciapiede. Giusto, qui guidano anche le biciclette sopra, forse dovrei stare più attenta.
"Si, grazie. Scusa ma devo andare. Ciao!"
Neanche guardo il volto del ragazzo che mi ha tirata, corro direttamente avanti e arrivo appena in tempo a lavoro. Bene, si sono di nuovo intrufolati per rubate dell'alcol.
"Già.."
"Seriamente?"
Guardo Felix scocciata da quella situazione, sapendo cosa mi spetterà la prima metà giornata. Pulire il doppio, sistemare tutto e aprire il bar. Almeno non dovevo fare fuori le sedie e gli ombrelloni.
"Seriamente. Ah, devi aprire da sola adesso perché devo andare a prendere delle cose per stasera. Grazie, a dopo!"
Rimango lì immobile come un sasso, con le chiavi in mano e i pensieri confusi. Ed eccomi qui, di nuovo da sola e con il triplo del lavoro. Grazie a chiunque mi odia, il karma esiste.
Mentre inizio a preparare le cose per la giornata, ripenso alla voce del ragazzo che mi aveva "salvata" da uno scontro contro il pavimento. Aggrotto la fronte, guardando verso il ponte. Mi viene in mente una serie tv che avevo guardato tempo fa e li la mia testolina inizia a capire chi era quel tipo.
"Cazzo.."
"Però, queste parole non si dicono"
Guardo di fronte a me e mi ritrovo esattamente quella persona. Sono fottuta, letteralmente fottuta.
"Sai parlare oppure devo cercare di capirti?"
"Dai, lasciala stare. Piuttosto dovremmo ritornare indietro e prepararci per il concerto"
Sento un'altra voce maschile e quando mi volto vedo il fratello alla sua destra, cercando di respirare profondamente. Sveglia, sveglia.
"Vorrei prima sapere chi.."
"Quando apriamo? Esattamente tra un'ora, quindi potreste andarvene? Se avete voglia di bere qualcosa, dovrete tornare dopo il vostro concerto"
Lo blocco immediatamente, cercando di riprendere coscienza del mio corpo e del fatto che sto in piedi sul pavimento e non di volare in mezzo alle nuvole.
"Beh, mi farebbe piacere. Sopratutto se.."
"ROSS LYNCH, MUOVITI! ABBIAMO SOLO VENTI MINUTI"
Il fratello cerca di attirare la sua attenzione, urlandogli nell'orecchio, ma lui continua a fissarmi senza darci troppo peso. Il resto passa troppo veloce. Quasi in un solo secondo. Il fratello lo prende per il braccio e lo trascina via, salutandomi e lasciandomi lì impalata.
Che sta succedendo? Qualcuno mi dia dell'acqua gelata, devo svegliarmi da questo sogno."Ehy, Anna. Tutto ok?"
La voce del mio collega sembra omessa da tutto quanto, la sento minimamente mentre il mio cervello cerca di elaborare l'accaduto. Quindi avevo ragione. Era Ross Lynch, con il fratello. Mi ha rivolto la parola e vuole venire qui dopo il concerto.
Sento il mio telefono vibrare nella mia tasca posteriore dei pantaloncini'A dopo, Sweety ;)'
Che succede qua?
———————————————-
Storia nuova, capitolo nuovo.
So che è un po' corto, ma devo rientrare nel Modus di scrivere una storia e non solo leggerne :)
Lasciatevi sorprendere, soprattutto perché si parla di lui.
STAI LEGGENDO
Just a nice coincidence// Ross Lynch
Fanfiction"Ti conosco.." "Vorrei conoscerti anche io" Ogni volta che si avvicinava sempre di più al mio volto, sembrava di perdere un battito. Il fiato mi si mozzava e io non riuscivo a stare calma, ma dovevo. "Sai che sarà difficile" Sussurro soltanto men...