Wraps her lips round the Mexican coke

2.6K 76 49
                                    


aldiavoloi18mesi cherry b si merita ti essere dedicata a te ormai :)

Sapete quando vi svegliate dopo un riposino pomeridiano e vi sentite la febbre, il naso chiuso e la bocca appiccicosa, gli occhi bollenti e sudore su tutto il corpo?

Harry si sente esattamente così quando la mattina dopo apre gli occhi e si sveglia.

Innanzitutto non ha la minima idea di dove si trovi. È doloroso anche lo sforzo di ricordare, perché la testa gli martella come se avesse passato l'intera notte a smaltire una sbornia, cosa che non può essere possibile, dato che ha bevuto solo un drink, in teoria, no?

Se ne ricorda solo uno color fragola, il sapore dolce e zuccheroso che tanto gli piace perché gli ricorda lo zucchero filato, perciò non è sbornia quello che lo sta scombussolando.

Non gli ci vuole molto per capire che si trova in una camera d'hotel; è una realizzazione confortante, perché tutta la crew di Louis alloggerà in hotel (si suppone in questo) per i prossimi giorni, e ciò vuol dire che lui non è finito nella casa sperduta di qualche maniaco sconosciuto.

Un punto che aumenta la sua tranquillità, e con il sonno ancora pesante sulle palpebre riappoggia la testa sul cuscino, quasi sorridendo. Si è vero, la sbornia non è mai piacevole e quel bum bum che sente nelle orecchie è decisamente insopportabile, ma almeno si trova nella sua stanza e può riposarsi quanto vuole. Ah, benedetti siano i giorni liberi.

Però, il dubbio mordicchia nella sua testa come un tarlo; è sicuro che quella sua stanza?

Alza di nuovo la testa, provocandosi una fitta lancinante per via della sbornia e che lo fa lamentare ad alta voce. Qualcosa l'ha reso così ieri notte; forse ha fumato? Impossibile, il fumo è un no categorico da sempre, per lui.

In ogni caso, il problema è stato superato dal fatto che, a primo impatto, quella non è la sua stanza, e se ne accorge molto bene perché non c'è il suo profumo.
Era stato confuso all'inizio dall'odore di omega, ma il suo ha un bizzarro aroma di fragola e rosmarino, mentre qui è presente sì un odore di omega, ma ben diverso dal suo. Le sue narici lavorano lente come gli ingranaggi del suo cervello, appena sveglio non può fare granché, ma arriva abbastanza in fretta a capire che questa è la camera di Matt.

Il che, se tutto andasse bene, sarebbe un ottima cosa, perché Matt è un ottimo ragazzo di cui decisamente si fida. Il punto è che tutto non va bene. Perché il problema è come cazzo è finito lì. Il problema è chi ce l'ha portato. Il problema è Louis William Tomlinson.

Ha quasi le lacrime agli occhi dalla rabbia quando si alza in piedi e corre in bagno, la luce lo acceca di brutto ma ha bisogno di guardarsi allo specchio e vedere le condizioni in cui si trova.

Harry è una persona che tiene molto al suo aspetto, ok? Non è come quelle ragazze che non possono uscire di casa senza essersi prima messe un chilo di fondotinta sulle guance, ed è consapevole che la mattina è normale vedersi come un calzino raggirato. Ma per lui conta essere carino, e quello che vede allo specchio non è carino per niente.

E non tanto perché ha i capelli che parono appena usciti da una centrifuga, gli occhi gonfi, le labbra secche e la gola irritata, ma perché sembra una puttana.

Ora, scientificamente non c'è nulla che lo faccia sembrare una puttana, sembra una normalissima persona che si è appena svegliata da una notte insonne, ma è così che ci si sente, una vera puttana, ed è terribile. Così terribile che sta per mettersi a piangere.

Il colpo di grazia arriva solo quando si rende conto, e questo lo riduce in pezzi, che ha addosso dei pantaloni che non sono suoi.

Louis l'ha scopato. A giudicare dalla sua situazione, Louis l'ha scopato e non ha avuto nemmeno la faccia tosta di stare con lui, di aiutarlo a tornare in stanza, di svegliarlo, magari. No, l'ha scopato come si scopa una prostituta per strada e l'ha gettato nella prima stanza che capitava. Ecco quello che ha fatto.

Cherry Blossom | Larry StylinsonWhere stories live. Discover now