Daniela è la mia migliore amica, direi quasi una sorella,con lei posso aprirmi e parlare di tutto senza timore di sentirmi giudicata. Ci siamo date appuntamento al bar del centro commerciale e dopo esserci accomodate a un tavolino, le chiedo se può farmi un favore. Di solito non esordisco così ma questa volta e' diversa. Mi risponde guardandomi negli occhi con il suo modo pacato di parlare" certo se posso più che volentieri".La guardo di sottecchi un po' imbarazzata per la successiva richiesta. "Vorrei che mi dicessi in tutta onestà cosa pensi di me, come mi vedi" riesco finalmente a dire fissando un punto oltre le sue spalle.. Lei mi guarda un po' sorpresa, anche se in realtà è abituata alle mie uscite a volte insolite. "Perché vuoi che ti dica quello che penso di te, ci conosciamo da anni e credo che non sia un mistero il nostro modo di essere e la nostra personalità." A quel punto mi decido a sputare il rospo e le rispondo scegliendo con cura le parole: "ho iniziato a seguire un laboratorio di scrittura e per il prossimo incontro dobbiamo portare un componimento autobiografico, nel quale devo spiegare come mi vede un altra persona. Ho pensato a te perché mi conosci e sei una persona equilibrata e obbiettiva. Daniela sorride accomodante " va bene, faremo questa sorta di gioco e tenterò di mettere a fuoco la tua personalità". Mi dispongo psicologicamente ad ascoltare le sue riflessioni con un senso di attesa e trepidazione. La mia amica inizia la sua analisi con un "ti ricordi quando ci siamo conosciute all'ufficio postale di Via Pellicceria? Annuì, certo che me ne rammentavo anche se erano passati molti anni e i segni del tempo erano ben evidenti sui nostri volti. Continuo' a raccontare "avevi avuto l'agognato trasferimento dal centro di smistamento postale di Firenze ferrovia. L'ambiente e i colleghi erano completamente nuovi e così il tipo di lavoro. Forse eri spaesata e sulla difensiva e all'inizio ci sono state alcune incomprensioni con una collega. Probabilmente un malinteso. A volte basta un po' di nervosismo a ingigantire una sciocchezza e il fatto che io prendessi le parti dell'altra collega ti ha ancora più irritato..Ti sei sentita offesa Ma dopo una sana discussione abbiamo chiarito i nostri reciprochi punti di vista ed è iniziata la nostra bella amicizia." Sono rimasta in ascolto senza commentare riandando con la memoria a quel periodo della mia vita. Eravamo molto più giovani entrambe anche se lei era più grande di otto anni. Daniela rifletté "eri molto impulsiva e reagivi in modo sproporzionato alle critiche " Incassai il colpo perché dovevo ammettere che quello che diceva corrispondeva al vero. Lei prosegui "sai cosa ho sempre ammirato in te? La tua generosità, il tuo altruismo e la disponibilità verso gli altri" aggiunse convinta. A sentire quelle parole mi rincuorai alquanto. Ho notato prosegui Daniela che non sei diplomatica, quando sei convinta delle tue idee o devi perorare una causa vai avanti a testa bassa e non cedi di una virgola come se detenessi una verità assoluta,spesso ne fai una questione di principio." Altro tuo tallone di Achille e l'insicurezza che ti rende spesso indecisa e frenata nelle tue aspirazioni. Dovresti avere più fiducia in te stessa e amarti di più. Ti dico questo perché ti voglio bene non per fartene una critica. Tutti abbiamo dei limiti. Ultima cosa un po' negativa del tuo carattere è che tieni troppo al giudizio degli altri". La interruppi perché questa volta ero certa che si stesse sbagliando e affermai con calore che a me non interessava il giudizio degli altri pur negativo che fosse. "Lo so" disse la mia amica "spesso cerchiamo di autoconvincerci che sia così, eppure mi sono accorta che la paura di sbagliare ti impedisce di osare e ti blocca frenando le tue iniziative e sabotando tutto ciò che fai." "Insomma" dissi "non sono messa molto bene" cercai di ironizzare. "Aspetta c'è un altra cosa che mi piace tantissimo del tuo carattere" aggiunge Daniela" la tua ironia anche verso te stessa che ti porta a sdrammatizzare anche le situazioni più spiacevoli trovando il lato divertente. Hai molta forza di volontà e questa ti aiuta a superare le difficoltà che incontri , a non arrenderti e a continuare a sperare che tutto si possa aggiustare". La osservai e pensai a quanto avevamo in comune e in quanto invece eravamo diverse. " Cosa ordiniamo?"disse Daniela "Per me un caffè" dissi. Avevamo tutta la serata davanti e ancora tanta strada da percorrere insieme.