-Fuga dai sentimenti-

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FIRST

Disclaimer:

Attenzione!!!
Storia, carattere ed informazioni
sui personaggi completamente inventati, tutto quello che troverete scritto di seguito è pura fantasia e un pretesto di trama. OOC.

 OOC

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-Fuga dai sentimenti-





"Meung...questa sera chiederò a Khao di stare con me, augurami buona fortuna!"

Avete presente l'assordante ma quasi delicato rumore che producono dei bicchieri di cristallo nel momento in cui, toccando il suolo, si riducono in tanti piccoli pezzi di vetro tagliente? 
Ecco quella è la medesima cosa che è successa al mio povero e già provato cuore nel momento in cui il mio 'caro amico Neo' ha vomitato quelle parole, riversandole nella mia mente ed annegando il mio cuore.

<Bu..buona fortuna amico...> furono le uniche parole che uscirono dalla mia bocca prima che il moro, dopo essersi spruzzato una quantità nauseabonda del mio profumo, se ne uscisse di stanza con aria tra il tronfio e l'imbarazzato. Qualsiasi altra cosa avrebbe fatto sicuramente molto meno male.

11 ore dopo...(05 delmattino)

"i passeggeri del volo AK508 con destinazione Tokyo-Haneda sono pregati di presentarsi al Gate 8 per l'imbarco. Ripeto..."

Raggiungo in fretta e furia il Gate continuando a guardarmi attorno.
Il cellulare che, nella tasca della giacca, continua a vibrare. Sto scappando come un ladro in piena notte che è stato sorpreso dai proprietari di casa a rubare la cosa più preziosa che possedevano. Mi dileguo come un gatto randagio che ha osato avvicinarsi alla ciotola di un cane, rubando i suoi bocconcini.

Raggiungo l'interno dell'abitacolo e, dopo aver sistemato le ultime cose nel portabagagli, mi siedo al mio posto che 'sfiga vuole' sia situato nel mezzo di tre. Odio stare nel mezzo è un posto che viene continuamente disturbato da chi è accanto al finestrino ma, cambiando il biglietto all'ultimo, non ho potuto fare di meglio. Controllo il cellulare notando più di dieci chiamate da parte del mio migliore amico ed un messaggio in Line.

Meung sei serio? sei partito senza avvisare nessuno...nemmeno me. Appena ti raggiungo facciamo i conti.

Senza volerlo le mie labbra si piegano in un piccolo sorriso che si storpia, appena ripenso a quello che ho fatto...ho quasi reso Neo cornuto la stessa sera in cui si è dichiarato...ma in mia discolpa posso dire di aver bevuto troppo e sotto shock l'avventatezza ha preso il sopravvento. La mia testa non riusciva a pensare nient'altro, oltre al fatto che volevo baciare Khaotung e così è stato. Volevo almeno quello... almeno un bacio dato alla persona che amo, durante l'ultima notte che passavamo insieme come compagni di stanza.

Accarezzo il labbro inferiore, avvertendo un leggero bruciore nel punto in cui il più basso ha morso ed allora tutto il momento riaffiora nella mia mente, facendomi rabbrividire.



5 Ore PRIMA

"Meung...tadaaaan...andiamo a godercele nella nostra tana."

Mostrandomi 4 bottiglie di birra ed 1 di spumante un già alticcio Khaotung, fasciato da un mozzafiato completo nero brillantinato, mi trascina in camera dicendo che vuole andarsene dalla festa. Rido osservando come si appoggia a me, cercando un sostegno, e lo canzono dicendo che se è già così ubriaco non avrebbe bevuto altro e che sicuramente non avrei pulito se stava male.

<meung, non sono mai stato male lo sai...conosco il mio limite. Voglio solo passare l'ultima notte a bere con te nella nostra tana prima dilasciarla...Non ti va? dimmi di si dai, dai, dai, dai...> la voce si inclina nell'ultima parte, i suoi occhi lucidi sono fissi nei miei ed il suo viso così vicino. Non posso fare a meno di fissar le sue perfette labbra rosse e deglutisco, in preda al panico, quando se le morde.

Apro la porta della camera senza poca fatica, avendo lui addosso come un peso, e ci lasciamo cadere sui grandi cuscini posizionati davanti al balcone e subito mi prende un sentimento di nostalgia futura. I nostri cuscini, la nostra stanza...questo luogo è pieno di nostri ricordi, belli o brutti che siano stati e mi dispiace lasciarlo. Mi dispiace dividerci. Non voglio dividermi da lui. Scaccio una lacrima, pensando a quanto dolore sto provando mentre Khao si rilascia cadere accanto a me, dopo aver preso snack e apri bottiglia. Non ho il diritto di chiedere e nemmeno il coraggio di sapere.

<Meung, hai già preparato tutto?>

Annuisco alla sua domanda, portando il bocchetto della bottiglia alle labbra e bevendo un sorso. Il liquido ambrato e frizzante irrita per un momento la gola.

< Finisco il corso, sistemo le ultime cose in famiglia e ti raggiungo, non cercare altri coinquilini nel frattempo, lo sai che sono geloso...> si sporge verso di me, posando il mento sulla mia spalla destra ed assumendo un espressione da cucciolo bastonato. Mi sciolgo. Tanto che poso la birra a terra e mi volto completamente dalla sua parte prendendo il suo perfetto e minuto viso tra le mie mani come ho sempre fatto <Idiota...non puoi essere geloso del tuo migliore amico> il suo cipiglio è ancora più contrariato di prima, si avvicina ancora <Chi dice che non posso esserlo? Lo sei sempre stato anche tu non credo sia cambiato qualcosa, ho visto come fulminavi...> porto il pollice della mano destra a bloccargli le labbra e rido
<va bene,va bene, ma la professoressa non può prima lodare me e poi fartipraticamente una sviolinata "Rattanakitpaisarnè uno dei migliori studenti della mia classe. Rattanakitpaisarn è sempre pronto ad aiutare il prossimo. Rattanakitpaisarn, figliuolo, la ragazza che diventerà tua moglie avrà sicuramente una vita prosperosa..."> copio la voce fine della professoressa, lo sguardo fisso l'uno nell'altro, i nostri visi a pochi millimetri di distanza come è sempre stato ed il dito che accarezza quelle labbra gentili prima che una scintilla divertita passi nello sguardo del più basso che dischiude appena le labbra, mordendomi il pollice e la mia testa parte, il cuore perde un battito e le mie labbra sono dischiuse sulle sue in un bacio lungo ed agognato. Lo spingo sotto il mio peso, le mie mani ancora ad incorniciare il suo viso mentre il suo corpo sprofonda nei cuscini, le sue delicate dita si intrecciano dietro la mia nuca accarezzandomi i capelli e lo sento allargare le labbra, lasciando che la mia lingua accarezzi la sua prima di coinvolgerla in una danza senza pari. Entrambi con il respiro affannato ci stacchiamo leggermente per prendere fiato prima di ricominciare a baciarci con passione, le mie mani cominciano ad accarezzare il suo corpo strappandogli piccoli sospiri..
Ora che quell'unico bacio che volevo l'ho ricevuto non riesco più a farne a meno.

















Si dice che in amore c'è chi lotta e chi fugge...bhe il nostro First è Letteralmente fuggito per non guardare in faccia alla realtà.

Voi come vi comportereste?

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