Il prezzo dell'eternità

Nel Texas del dicembre 1982, la scuola di Oakridge si preparava per le vacanze natalizie. Tuttavia, per quattro studenti - Jack, Merilin, Trevor e Rose - il clima festivo sembrava ancora molto lontano. Avevano infranto qualche regola scolastica e si ritrovarono puniti con l'obbligo di pulire le aule scolastiche dopo le lezioni.La scuola era deserta, con i corridoi vuoti e il silenzio rotto solo dai loro passi e dal rumore degli stracci umidi che usavano per pulire le lavagne. Era il ventidue dicembre, e il freddo del Texas si faceva sentire anche all'interno dei corridoi vuoti. Mentre si passavano lo straccio, i quattro ragazzi iniziarono a parlare.Jack, un giovane con una passione per la musica, raccontò delle sue speranze di ricevere una chitarra nuova per Natale. Merilin, la ragazza ribelle del gruppo, rideva della sua ultima avventura fuori dalla scuola. Trevor, il più silenzioso del gruppo, sognava di diventare uno scrittore di successo. Rose, una studentessa modello con una passione per l'arte, immaginava di passare il Natale a dipingere paesaggi innevati.Mentre continuavano a pulire, i quattro ragazzi si resero conto che, nonostante la punizione, avevano qualcosa in comune: il desiderio di trascorrere un Natale speciale e di realizzare i propri sogni. Decisero di aiutarsi a vicenda a rendere i loro desideri realtà.

nel frattempo  i quattro ragazzi si dedicavano alla loro punizione, il silenzio della scuola venne improvvisamente interrotto da un rumore strano proveniente da un corridoio vicino. Si guardarono l'un l'altro, interrogativi nei loro sguardi. Il suono sembrava provenire da un luogo solitamente inaccessibile, e l'atmosfera si fece improvvisamente tesa. Poco dopo, un sibilo attraversò l'autoparlante della scuola, un suono che non era la consueta voce del preside, ma qualcosa di molto diverso. Una voce fredda e tremolante, bassa al punto da far correre brividi lungo la schiena dei ragazzi, risuonò attraverso i corridoi desolati. 

"Rieccomi! Sono tornato. La vendetta si farà."

La voce fredda e tremolante aveva lasciato i quattro ragazzi spaventati, e il custode aveva svelato il suo scherzo. Decisero di smettere di pulire e, animati da una strana combinazione di timore e curiosità, si divisero in due gruppi. Trevor e Rose formarono il primo gruppo, mentre Jack e Merilin il secondo.

Trevor e Rose, impugnando i loro strumenti da pulizia come se fossero armi improvvisate, si avventurarono nei corridoi della scuola verso la stanza delle comunicazioni. Il cuore batteva loro forte nel petto, ma si incoraggiavano a vicenda, sapendo che affrontare la paura insieme li rendeva più forti.

Il corridoio che portava alla stanza delle comunicazioni era buio e silenzioso, solo il suono dei loro passi echeggiava nell'aria. Quando giunsero di fronte alla porta, tentarono di aprirla lentamente. La stanza, illuminata solo da un debole bagliore proveniente dai display delle apparecchiature, sembrava deserta.

Trevor prese il comando e, con voce ferma, disse: "Chi c'è qui? Mostriamoci."

Il silenzio dominò per un attimo, poi un altro rumore strano si fece sentire. Si voltarono di scatto, scrutando ogni angolo della stanza. Poi, all'improvviso, uno dei vecchi monitor iniziò a lampeggiare, mostrando un messaggio scritto in fretta: "Il gioco è appena iniziato."

Un brivido corse lungo la schiena di Trevor e Rose. Senza esitazione, decisero di tornare indietro per avvertire gli altri del messaggio inquietante.

Nel frattempo, Jack e Merilin, nel secondo gruppo, stavano esplorando un altro lato della scuola. Il loro cammino li portò verso la biblioteca, dove i libri antichi e le lunghe scaffalature facevano sembrare il luogo ancora più misterioso.

Mentre curiosavano tra gli scaffali, una luce si spense improvvisamente, immergendo la stanza nell'oscurità. I due si scambiarono uno sguardo nervoso, ma cercarono di mantenere il sangue freddo. Poi, da dietro una pila di libri, sentirono uno strano suono. Si avvicinarono cautamente e scoprirono un passaggio segreto che portava a un'antica sala nascosta.