Era notte, mi svegliai sudata, avevo fatto un incubo, in cui mio fratello mi toccava e mi picchiava se dicevo solo A, andai al bagno per rinfrescarmi, mi appoggiai al lavandino e iniziai a piangere, credo di aver fatto un po' troppo casino perché sentii un rumore strano, Matteo deve essersi svegliato, o cavolo, iniziai a respirare affannosamente, stavo pensando al peggio, non riuscivo nemmeno a muovermi per chiudere a chiave la porta del bagno, sentii un rumore alla porta, si stava aprendo, Matteo venne vicino a me e alzò un braccio, io misi le braccia a x per proteggermi, poi alzai lo sguardo, piano piano, e vidi Matteo che mi guardava in modo strano, quasi gentile
M: che succede
Mi sussurrò, io non riuscivo a respirare, l'attacco di ansia, mi sta tornando, non ricordo dove ho messo l'inalatore, credo che sta nella borsa, ma la borsa sta sotto
A: i-il il mio inalatore- è giù-, ne-ne-nella bors-a
M: vado a prenderlo
A: no! Resta con me, tra un po' passa, resta qui
Mattheobsi sedette accanto a me e mi fece appoggiare la testa sul suo petto, mi sentivo al sicuro non so perché ma mi davano questa sensazione le sue braccia, le sue braccia forti, robuste e piene di muscoli, che mi tenevano stretta al petto di pietra, pieno di muscoli che proteccono il cuore e che quasi non gli danno spazio per battere, io lo sentivo, tutu tutu tutu, piano piano, come un'orologio vecchio che sta per smettere di battere le ore. Dopo un quarto d'ora mi addormentai di nuovo, e mattheo con me, seduto nel bagno a dormire abbracciati, hahahha sembra una telenovela. La mattina dopo mi svegliai per prima perché sentii un rumore provenire dal piano di sotto, forse erano mio padre e mio fratello, non so, ma io avevo paura, così chiamai mattheo e gli dissi di andare a controllare, dopo un po' vidi che mattheo non tornava più, lo chiamai ma non rispondeva, allora mi feci coraggio, preso delle forbici e iniziai a scendere le scale che portavano al piano di sotto. Arrivata in cucina vidi la luce spenta con solamente una candela accesa
A: chi va là? Matt-heo? Sei qui?
All'improvviso si accese la luce e qualcuno balzò da sotto il tavolo
?: auguri!!!
A: mamma!
MA: figlia mia! Come sta andando qui? Quando ho saputo che eri sola con un ragazzo ho tenuto il peggio
A: mamma non preoccuparti, mattheo è gentile
M: heiii, come mi hai chiamato? Io non sono gentile!
A: credici Theo
Alle mie parole arrossì, non ne capivo la ragione però ok
A: Pansy! Come stai? Che ci fai qui? Quando sei arrivata?! Ti devo raccontare tante cose!
P: tranquilla, avrai tutto il tempo per raccontarmi tutto
Mette la mano in tasca e caccia qualcosa, una lettera
A: una lettera? Una, lettera! La lettera per Hogwarts!? Vieni anche tu? Ti prego dimmi di sì
P: si vengo anche io
A: che bello! Il mio senso di espressione è più basso
M: ciao Pansy
P: mattheo
Che sguardo pietrificante, che le ha fatto?
A: mi devi raccontare ogni cosa
sussurrai a Pansy
P: ok
A: ma comunque, quanto restate?
MA: io purtroppo solo oggi, Pansy resta fino all' inizio della scuola.
Passammo la giornata io e mia mamma abbracciate, non la vedevo da tanto, (1 giorno e mezzo) è troppo. La sera lei se ne dovette andare, mattheo andò nella sua stanza e io e Pansy ci mettemmo a gossippare un po', lei disse che nell'estate lei e mattheo avevano avuto una storia, o meglio, una sera, però la mattina quando lei si è svegliata lui non c'era più
P: attenta a quello, ti farà soffrire
A: ma guarda che mattheo è solo... Mattheo, non so come definirlo perché si ok che il padre ha ucciso il mio migliore amico, però non so, ieri sera ho avuto un attacco di panico, e lui mi è venuto a consolare, mi ha dato conforto, mi ha fatto passare l'ansia senza il mio inalatore
P: non so cosa pensare hahahha
A: non pensare
Ad un certo punto sentimmo uno scocco, era mezzanotte, e io la mattina dopo mi sarei dovuta svegliare presto, intanto mattheo stava scendendo
A: oi Pan, io vado a letto, domani mi devo svegliare presto, credo che non riuscirò nemmeno a fare colazione
P: a che ora ti devi svegliare?
A: alle 4:30
P: palamiseria!
A: hahhaha
Io andai a letto e incontrai Theo per le scale, che aveva sentito tutto
M: che devi fare a quell'ora, sta notte hai ammalapena dormito 4 ore
A: devo prepararmi psicologicamente, devo andare a correre, poi mi devo preparare
M: ah ok
A: notte Theo
Arrossì di nuovo, ma cosa gli succedeva
M: s-si, notte
Andai a letto e mi misi un po' a guardare tik tok, tutti video stupidi, mi faccio sempre tantissime risate su tik tok, poi mentre scorrevo mi capito un tik tok davanti, diceva: pov: hai finto così tanto che ormai non ti rendi nemmeno conto quando fingi e quando no. Questa cosa mi fece molto riflettere, mi descrive alla perfezione
P: Alex, pssss, non trovo la mia stanza
A: aey, papà non mi ha detto qual'è
P: puoi controllare per me?
A: va bene, se vuoi aspetta qui
P: ok, la porta infondo già l'ho controllata, non è quella, ma quanti bagni ci sono in questa casa?
A: tanti, avvolte non trovo nemmeno la biblioteca
P: c'è una biblioteca?!
A: si, ora ti cerco la stanza
Uscii dalla mia camera ed iniziai a camminare per quella enorme casa, quando sentii un forte rumore dietro di me, allora mi fiondai nella prima stanza che vidi per paura di quello che potesse essere, per la paura non ho nemmeno visto la stanza, mi voltai e vidi una bellissima camera da letto con un letto matrimoniale foderato da delle lenzuola azzurre, con una bellissima coperta color acqua marina, non c'era nessuno in questa stanza, così mi fiondai sul letto per vedere com'era, era comodissimo, decisi di scrivere a Pansy che avrebbe potuto dormire nel mio letto sta notte e che io avrei dormito in un'altra stanza che avevo trovato, mentre stavo sul letto, avevo il corpo disteso e la testa che cadeva davanti una porta, dal quale uscì sorprendentemente mattheo con solo un'asciugamano in vita e i capelli tutti bagnati
M: che ci fai qui?
A: ah- io- emh- beh- i-i-io dovevo- dovevo vedere la stanza per Pansy e mentre camminavo ho sentito un rumore e....
Mi persi a guardare i suoi addominali scolpiti
A: sono fatti d'argilla?
M:eh?
A: eh? Niente, ho detto qualcosa? No 🤣😂, vabè, ho sentito un rumore e praticamente mi sono rifugiata in una stanza a caso
M: e perché allora sei sul mio letto?
A: pensavo non fosse di nessuno, cavolo ho detto a Pansy che poteva dormire nella mia stanza
M: beh, vai a cercare un'altra stanza no?
Mi mise alla porta aperta, io stavo per uscire quando sentii un altro rumore, mi girai e abbracciai mattheo per la paura
A: no Theo ti prego fammi restare qui ho paura
M: ma di che ciai paura ti faccio vedere io come si affronta la paura
Mattheo andò fuori, sempre con me che gli stringo il braccio, sentimmo un altro rumore, stavolta e lui che urla, mi ha portata in camera di fretta e furia e mi ha fatta sedere sul letto
A: adesso chi è che ha paura?
M: io non ho paura, solo che non sono mai stato al piano di sopra, e il rumore proveniva da lì
Il suono si faceva sempre più forte
M: ho dimenticato di chiudere la porta
Un'ombra si avvicinava sempre di più, diventava sempre più vicina, fino a quando a voltare l'angolo non fu.... Un.... Gattino? A fare tutto questo casino era un gattino?
A: hahahha
M: hahhaha
A: micio, vieni sù, che carinoooo
M: ☺️
A: cioè dai guardalo, che amoreeee
M: si però- acciù, non me lo avvicinare troppo, sono allergico
A: okok, ma quindi... Non posso dormire qui?
M: mh... Dipende, il gatto dorme con noi?
A: no! Nel senso, mi piacciono i gatti però dai, non così tanto
M:allora si
A: aspetta che? Noi?
M: non vedi che ho un letto matrimoniale? Dove vuoi dormire, a terra?
A:mhhh......preferirei che ci dormissi tu 😂
M: ha ha ha, no, dormiamo tutti e due sul letto, non vengo nella tua metà te lo prometto
Allora ci mettemmo nel letto, io girata verso la finestra e mattheo verso la porta. Durante la notte io mi muovo molto, quindi mi ritrovai abbracciata a Mattheo
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La Ragazza Dall'animo Sconvolto //Mattheo Riddle//
Short StoryAlex è una ragazza gentile, premurosa ma che non si fa mettere i piedi in testa, se ve la mettete contro è finita, appena torna dal padre dopo anni, trova il fratello con un amico, chi sa chi è