-CoffeShop!AU
Percy Jackson era un semplice ragazzo, che lavorava nel Bar Half-Blood di New York, vicino l'Empire State Building.
Beh, semplice no, perché non si può chiamare semplice un ragazzo iperattivo, dislessico e con il disturbo da deficit dell'attenzione. Più che altro, era un ragazzo difficile.
Odiava la scuola ed il suo unico interesse era girare per le strade di Manatthan sullo skateboard, magari in compagnia di Jason, Nico e Luke, suoi grandi amici.
Era leale e avrebbe fatto di tutto per gli amici.
Era particolarmente attaccato alla madre Sally, che aveva fatto molti sacrifici per lui.
Era capace di far sorride tutti, anche i più tristi, se voleva.
Era capace di condizionare tutti: se lui era triste, i suoi amici erano tristi con lui, se era felice, i suoi amici era felici con lui, se era arrabbiato... insomma avete capito.
Era un po' scemo, ma non si era ancora capito se lo faceva apposta o era veramente stupido, perché alle volte non riuscivi a capire se avesse o no qualche neurone nel cervello.
Era un ragazzo amichevole, sociale, che fa presto amicizia e di cui ti puoi fidare, e che non aveva la più pallida idea di che farsi del suo futuro.
Era il ragazzo a cui molti avrebbero affidato la propria vita.
Era un ragazzo di 17 anni, alto e abbastanza muscoloso, con una zazzera di capelli corvini in testa, che cadevano sulle fronte, nascondendo a volte i suoi profondi e ammalianti occhi verde mare.
Insomma, era un bel ragazzo, spensierato ma contemporaneamente sempre in pensiero per tutti, desiderato da molte ragazze, che lui aveva sempre rifiutato.
Solo una aveva attirato su di se i suoi bellissimi occhi verde mare.
Quella ragazza era Annabeth Chase.
Annabeth era una studentessa modello.
Era una ragazza che amava la scuola e la riteneva molto importante.
Era una ragazza che aveva come grande sogno quella di diventare un'importante architetto.
Era una ragazza con la testa sulle spalle.
Era una ragazza determinata, intelligente, coraggiosa e pianificatrice, con già il futuro programmato.
Era una bella ragazza di 17 anni, alta, poco più bassa di Percy, lunghi e lucenti boccoli biondi che le ricadevano sulle spalle, due magnifici occhi grigi, che sembravano contenere una tempesta e che, quando voleva, sapeva scatenare su chiunque le desse fastidio, e che avevano completamente incantato Percy.
Era una cliente abituale del bar Half-Blood, nonché motivo per cui Percy non si era ancora licenziato perché, completamente cotto di lei, aveva paura che, non potendola più incontrare al bar, non l'avrebbe più rivista e, ogni volta che la mattina, dirigendosi al bar, ci pensava, aveva un colpo al cuore, che lo faceva rimanere inchiodato al quel maledetto bar.
Ogni volta Percy aspettava con ansia il rumore delle porta che si apre, e che segnava l'ingresso della persona a cui rivolgeva, giorno e notte, tutte le sue attenzioni, e, ogni volta che quella maledetta porta si apriva, segnando l'ingresso di Annabeth, lui si diceva: "Percy, oggi la inviti fuori e ti dichiari".
Ed ogni santa volta, arrivava al suo tavolo e l'unica cosa che gli chiedeva era: «Il solito?», perché i suoi profondi occhi tempestosi mandavano ogni stramaledetta mattina il suo coraggio al Tartaro.
Il lavoro al bar neanche gli piaceva poi! Solo che per lei sarebbe andato anche in capo al mondo, quindi non si lamentava.
"Per ora va bene così" si diceva.
Poi un giorno, magari troverà la forza di invitarla fuori. Per ora gli basta solo che gli risponda allegramente con un: «Ciao, Testa d'Alghe» quando le chiede cosa vuole ordinare, e che, a volte, lo inviti a sedersi con lei, chiacchierando serenamente finché la ragazza non guardava l'orologio e si alzava velocemente urlando ogni volta: «Oddio, sono in ritardo! Devo andare!» salutando felice il ragazzo, per poi aprire di corsa la porta e fiondarsi per le strade di Manatthan, confondendosi tra le persone.
E Percy rimaneva lì, a guardare il punto dove prima era seduta Annabeth, dandosi ogni volta dello stupido per non essersi dichiarato.
Ma per ora gli andava bene così e, per lei, avrebbe aspettato anche un'intera vita.
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For Now, That's Okay
FanfictionPercy e Annabeth. Il primo odia la scuola e rischia di essere bocciato, la seconda ama la scuola, studentessa modello. Un bar. Un lavoro. Due ragazzi. Una cotta e il coraggio di dichiararsi. Tempo che scorre, attesa, pazienza. Per lei, avrebbe...