Sì, era innamorato

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Sebastian era incuriosito dai sentimenti degli umani. Erano così potenti, tanto da determinare il sapore di un'anima.
Sebastian, francamente, era incuriosito in generale dagli umani, dal loro essere così effimeri e delicati, deboli. Un battito d'ala di una farfalla nell'immensità del mondo.
A Sebastian gli umani piacevano, davvero.
Ma non pensava che si sarebbe mai innamorato di uno di loro.
Rettifico, Sebastian non si sarebbe mai immaginato che si sarebbe innamorato.
Era un demone, dopotutto. L'amore non faceva parte di lui.
Non avrebbe dovuto, per lo meno.
Non era un umano o uno shinigami. Lui era un demone: pura oscurità. Lui non poteva, non doveva, amare.
Eppure accadde quello che nemmeno nei suoi più terribili incubi sarebbe potuto succedere: provava dei sentimenti per un umano.
Per il suo umano, la sua preda, oltretutto.
Per Ciel.
Per quel ragazzino a cui avrebbe dovuto rubare l'anima, lasciando di lui niente nel mondo.
Doveva essere il suo pasto.
Invece se ne era innamorato.
La cosa non aveva il minimo senso, perché Ciel si comportava come un ragazzino viziato e insopportabile e gli chiedeva cose che erano difficili anche per un demone.
Ma era fragile, Ciel. Era molto più fragile di quello che si pensasse.
Era buono, a modo suo, e si capiva da piccoli gesti che potevano sfuggire a tanti, ma a Sebastian no.

Aveva sviluppato una dipendenza dai suoi occhi. Non erano di quel comune azzurro cielo che si vedeva spesso. Erano più colore del mare alla sera, un blu più torbido e scuro.
Una sera arrivò alla sconvolgente scoperta che sarebbe stato triste se quegli occhi non si fossero più aperti.
Lui, Sebastian, il demone, sarebbe stato triste se Ciel, l'umano, fosse morto.
No, c'era qualcosa che non andava.
Sicuramente c'era qualcosa che non andava.
Sebastian era un demone, e come tale dovrebbe essere stato naturale per lui cacciare le sue prede, senza farsi coinvolgere da sentimenti inutili e scomodi.
E invece no.
Lui era innamorato della sua preda.
Non sarebbe riuscito a divorare l'anima di Ciel, era un dato di fatto.
Sarebbe stato troppo doloroso.
E odiava quella cosa. Non era la regola. Non doveva succedere.
Non era una cosa che faceva Sebastian.
Sebastian non si innamorava, no.
Eppure gli si scaldò il cuore osservando il profilo sereno di Ciel, addormentato tra i suoi innumerevoli cuscini.
Sì, era innamorato.

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