Until the end of the sea

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Super preatty the
way you always were
I saw you standing there with her

Quando arrivò a casa buttò per terra il cappotto e strisciò i piedi fino al piano superiore.
-Tesoro- la voce della madre provava a raggiungerlo, ma lui gli diede un'occhiata stanca. Non voleva parlare, non aveva voglia di esprimersi.
Arrivò in camera e si buttò per terra, sentendo il tappeto morbido sotto di lui e l'odore di pulito. Harry non era mai stato lì quel giorno.
Il suo corpo non era mai stato toccato in quel modo.
Mentre pensava a tutta questa faccenda, i suoi occhi iniziarono a lacrimare e, presto, iniziò a singhiozzare e a rannicchiarsi su se stesso.
Dalle labbra uscivano gemiti di dolore, causati dalla stretta al petto che sentiva e, di tanto in tanto, provava a trattenere qualche urlo, che gli raschiava la gola e lo faceva sanguinare.
-Non posso- diceva mentre si mordeva la mano -Non riesco a lasciarlo andare- pressò un pugno sul suo petto e cercava invano di mandare via quella voce che lo costringeva a ricordare tutto -Harry ti prego- e poi un altro pianto disperato. Si sdraiò con le braccia larghe e il viso verso il soffitto. Strizzava gli occhi e sbatteva i piedi.

-Non posso sapere tutti i segreti dell'universo- sussurrò infine, ripensando alle parole del ragazzo.
"Dove finisce la tristezza?"
E se non finisse da nessuna parte? E se il mare non terminasse mai? Dove si rincontrerebbero? Perché è dovuto succedere adesso? Louis non era pronto. Lui...come poteva vivere con quel rimorso?
Ed era mentre cercava di rialzarsi che la porta di camera sua si aprì.
-Tommo, sono Zayn-
-Non sono nelle condizioni- borbottò mentre si arrampicava sul letto, cercando di non perdere l'equilibrio. Gli sembrava di ste vivendo un incubo, ma quel dolore era reale. Lo sapeva.
-Lo so, mi ha chiamato tua mamma- quando Louis lo osservò notò che era vestito tutto di nero. Il colore del lutto, della perdita. Il colore del suo mondo da quel momento.
-Vai a metterti qualcosa di diverso. Lo sai che Harry odia quando ci vestiamo in questo modo- gli indicò l'armadio -c'è qualche felpa sua, puoi sempre usarla- Zayn scosse la testa.
-Louis, per favore...-
-No Zayn, te lo sto chiedendo io per favore- lo guardò con occhi pieni di tristezza e dolore, non sapeva più come comportarsi dopo tutto quello -cambiati, non riesco a guardarti in questo modo. Non riesco nemmeno a respirare- e quando poggiò le mani sugli occhi scoppiò a piangere.
-Lou...- ma prima che potesse abbracciarlo, il più basso sentì il rumore di felpe che venivano spostate e, quando guardò l'amico, indossava la felpa gialla di Harry. La stessa che condividevano da anni.
-Non riesco nemmeno a...immaginare cosa gli sia passato per la testa- singhiozzò e si rannicchiò tra le braccia dell'amico -Non so nemmeno se se ne sia pentito. Se fossi stato più presente...se gli avessi detto che lo amavo, forse sarebbe cambiato qualcosa- Zayn gli accarezzava i capelli. Sapeva che l'amico pensava lo stesso, perché se non fosse stato così avrebbe provato a tirarlo su.
-Ormai è troppo tardi per pensare a cosa sarebbe potuto succedere- sussurrò e, presto, entrambi piangevano l'uno nelle braccia dell'altro.

-Oggi sono andato al mare- sussurrò il liscio -Lui era lì. O meglio, mi faceva compagnia nei miei pensieri- Zayn sorrise.
-Sono sicuro che lui sarà sempre con noi, anche quando non vorremmo- il moro lasciò andare una risata -Immagina scopare e vedere Harry guardarti mentre mangia dei pop corn-
-Il solito schifoso!- gli diede una gomitata, però quella battuta aveva liberato una piccola risata. Anche in quei momenti di leggerezza gli sembrava di sentire il riccio accanto a lui.
-Beh, non mi sorprenderei di vederlo in quei momenti. Sappiamo entrambi quanti gli piaceva il sesso- ma Louis lo interruppe quasi subito.
-Harry lo odiava- sussurrò.
-Come?-
-Harry odiava il sesso, ma lo faceva per non sentirsi diverso- Zayn lo guardò confuso.
-Perché avrebbe mai dovuto?- allora il più basso sospirò.
-È un ragazzo particolare- disse solamente -Preferiva stare con una sola persona al sesso occasionale...- si morse il labbro superiore.
-Ma la persona che amava non ricambiava- finì l'amico -Sì, questa versione la conosco-
-Vorrei essere io al suo posto- tirò su col naso -Il suo dolore...non lo meritava. A nessuno è destinata la felicità, ma Harry doveva conoscerla. Non sarebbe andato via, capisci?- Zayn annuì.
-Capisco benissimo- sorrise debolmente -Gemma comunque è triste del fatto che tu non sia venuto al funerale- Louis abbassò lo sguardo.
-Non ricordo nemmeno quando è stato-
-Ieri- disse subito l'amico -È stato ieri mattina, eravamo tutti lì. Mancavi solo tu- Louis annuì silenziosamente e si morse l'interno della guancia.
-Ero in montagna ieri- nascose il labbro tremolante tra i denti.
-Eravate insieme?- il peso delle lacrime gli fece bruciare gli occhi.
-Quando non siamo insieme?- si asciugò le lacrime con il polso.

I forgive youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora