capitolo 8

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Passarono 13 anni, camminavo verso a casa, era notte e l'area era fredda. Da lontano sentivo delle urla venire dal bosco. Mi teletrasporto. Vedo 7 persone, 3 adulti messi ko da un ragazzino. I corpi erano ridotti male, io ero affascinato dallo spettacolo di sangue ma accanto a lui c'era una signora morta. Tirano fuori delle pistole, sparano contro di lui che schivva facilmente i colpi. I suoi occhi erano pieni di odio, come se avesse voglia di uccidere ogni cosa che trova nei paraggi. Si lancia verso di loro con un pugno, ne paralizza uno, un altro lo prende a pugni in faccia, non si ferma e non è soddisfatto, lo tira ancora più forte. ma la sua vittima è morta. Si alza e cammina fino alla sua prossima vittima. Sorridendo lo tocca con una mano e all'improvviso la sua vittima prende fuoco, urla ma non si muove, le sue gambe sono incollate a terra. Gli altri due erano terrorizzati dalla scena, decidono di scappare dalla paura. Lo raggiunge alle spalle, prende un bastone per terra e lo infila per tutta la testa, era lungo 50 metri. So lancia verso l'altro, lo paralizza con un pugno, la sua vittima cade a terra, prova di nuovo ma il segno sul petto lo ferma. non può più utilizzare il suo potere. La sua vittima aveva gli occhi pieni di lacrime. Lo stacca con le mani lo mette dentro o alla sua tasca dal dolore mori.
Si lancia verso di me, mi aveva scoperto, lo schivo, i suoi pugni erano letali con i miei tentacoli, lo prendo per le mani, lo alzo invece con altro tentacolo lo infilzo.

Angolo me

Scusate se questi giorni non ho scritto.Questo capitolo non lo ho guardato, non ho avuto tempo. Questi giorni scriverò di più, ciaooooooooo

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