capitolo 1

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pov Maggie's

Eccomi lì che mi avviavo verso il mio "posto sicuro", quello più lontano dalla folla, dove nessuno poteva vedermi.

Mi sistemai a terra, presi dal mio zaino il cellulare, misi le cuffie e mi lasciai aiutare dalla musica.

Si.

La musica mi aiutava quando ero nervosa, come oggi.

Mi tranquillizzava, e ci riusciva sempre.

A scuola nessuna ragazza mi calcolava, cioè si, ma solo quando gli ero utile.

All'inizio avevo provato a socializzare, passavo tutto l'intervallo con loro, però notavo che gli ero scomoda e io odiavo la sensazione di sentirmi di troppo.

Da allora passavo tutta la pausa da sola.

Ma alla fine non ero sola, avevo Charlotte.

La mia migliore amica.

Lei mi capiva, mi era stata accanto nel momento in cui la vita a deciso di mettermi alla prova e so per certo che non mi avrebbe lasciata sola, sapeva quanto ero fragile.

Ed è questo che non volevo accettare, perché fragile significa facilmente spezzabile, debole, ma io facevo di tutto per mascherare la mia debolezza.

<<May sei qui?>> solo una persona mi chiamava così, Davide, il fratello di Charlotte, sono gemelli.

<<Si Dave>> risposi stoppando la musica e tornando alla realtà.

<<Ti ho portato la colazione>> si avvicinò porgendomi il sacchetto e sedendosi accanto a me.

David era una delle persone più gentile che conoscevo, riusciva sempre a rendermi felice o a tranquillizzarmi, potevo contare sempre su di lui.

è un bellissimo ragazzo, a volte mi domando se fosse mai stato fidanzato e se notasse tutte le occhiate delle ragazze nel corridoio della scuola.

Lo conoscevo da 10 anni e non l'ho mai visto con una ragazza.

<<Grazie, ma non dovevi>>risposi amaramente sapendo già che fine farà la mia colazione.

<< Provaci May>> disse guardandomi negli occhi, cavolo era veramente belli <<Non ti voglio obbligare o cose del genere, ma fallo, per il tuo bene>> continuò.

<<Dave dillo che vuoi che mangi solo perché l'hai pagata!>> ironizzai.

<<Può darsi>> disse lasciandomi un'occhiata maliziosa e ci ritrovammo entrambi a ride.

Amavo questi momenti.

Erano spontanei e sinceri, ma duravano pochissimo.

<<Ti voglio bene May>> me l'ho diceva sempre, come se avesse capito che avevo bisogno di queste parole, <<ora devo andare, sta per finire la pausa>>.

Lo guardai sbalordita, in che senso erano già passati 15 minuti e non avevo ascoltato nemmeno una canzone?

<<Anch'io devo ritornare in classe>> dico alzandomi. 

Con un passo da funerale mi dirigo verso la classe, stringendo tra le mani il cornetto che mi ha comprato Dave,  ho una fame .

Maggie ma cosa stai pensando? Non puoi mangiarlo, com'è che dicono le persone? Ah si.

Se bella vuoi apparire un pò devi soffrire.

<<Bell mi stai ascoltando?>> la voce della professoressa mi fece scacciare quel pensiero, ormai perenne nella mia testa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 23 ⏰

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