capitolo 1

10 1 0
                                    


                                          💕 Pov💕
                                                Mia

«Mia,ti vedo nervosa,stai per fare nuove amicizie»
«Si mamma ma sono sicura che non durerò nemmeno un mese in quella scuola perché  verrò  presa in giro ne sono sicura» non so quante scuole ho cambiato negli ultimi due anni per via di persone che mi prendevano in giro per la mia corporatura e io ci sono sempre stata male per questo.

«Eccoci arrivate,questa è la tua nuova scuola,ti piace?» chiede mia madre dopo aver parcheggiato la macchina davanti la scuola
«si mamma,bella» così dopo essere scesa dalla macchina e aver salutato mia madre mi abbasso la divisa della scuola.

Quando varco la soglia del cancello della scuola mi accorgo che tutte le ragazze sono impeccabili e perfette, la paura di essere giudicata è tanta soprattutto perché questa gonna lascia la visione di una piccola porzione delle mie cosce grandi.

Una ragazza poco più alta di me e con un fisico atletico mi si avvicina,
«ei tu,sei nuova?come ti chiami?» mi chiede la ragazza «mi chiamo Mia e si sono nuova,tu come ti chiami?» chiedo con un sorriso e un po' paura «mi chiamo Charlie,se vuoi posso farti fare un giro per la scuola» sto per annuire quando un ragazzo si avvicina a Charlie,questo ragazzo ha tutta l'aria di essere un bullo infatti mi guarda a partire dalla testa a finire alle mie scarpe e mi sento a disagio sotto a quello sguardo, poi lui scoppia a ridere di gusto e mi dice qualcosa che non mi sarei mai aspettata o forse si «e questa da dove esce fuori adesso?non gli sta nemmeno la gonna hahaha» e io vorrei scappare via da questa situazione ma Charlie invece lo rimprovera«Mark! Comunque lei è Mia,Mia lui è Mark» dice Charlie.

Io invece fino a poco fa non ho guardato il ragazzo ma quando alzo lo sguardo mi ritrovo davanti un ragazzo con una sigaretta tra le labbra,le mani con un anello  argentato al medio,la divisa gli sta stretta per via di quelle spalle enormi,gli occhi di un verde smeraldo,castano ,i suoi zigomi che si scagliano sul suo viso,delle labbra carnose ma non troppo e un tatuaggio nascosto dalla manica della camicia,un ragazzo di famiglia in poche parole.
                                                  

🦋

Quando entriamo nella scuola il preside mi accoglie per portarmi nel suo ufficio per parlarmi e darmi la combinazione dell'armadietto.

Dopo essere uscita dall'ufficio mi dirigo verso il mio armadietto per riporre i libri ma l'armadietto non ne vuole sapere di aprirsi «questo armadietto è sempre stato difettoso»per poco non mi prendo un infarto quando una voce profonda mi coglie di sorpresa « io sono Liam! Emhh...tu sei?»Chiede il ragazzo «io sono Mia» rispondo nel mentre il ragazzo dagli occhi verdi,biondo,alto,con un fisico asciutto mi aiuta ad aprire l'armadietto,dopo un po' di minuti e con un po' di fatica riesce ad aprire l'armadietto.

Non riesco a ringraziarlo perché il ragazzo di questa mattina ci passa vicino e fa una smorfia disgustata,con uno schiocco di dita chiama Liam facendolo allontanare.

Appena quest'ultimo si allontana io mi volto a sistemare nel mio armadietto i libri ma dietro di me sento delle risate e mi sento osservata, senza guardare chi sta ridendo di me chiudo l'armadietto e me ne vado a passo svelto,ma appena mi accorgo di aver sbagliato direzione faccio per tornare indietro,appena mi giro vado a sbattere contro qualcuno con un profumo maschile intenso e mi inonda nelle narici.

Quando alzo lo sguardo c'è l'ultima persona che avrei preferito vedere. Mark. Mi allontano subito da lui con fare imbarazzato. «Vuoi stare un po' più attenta balena?» Quando sento "balena" il mio cuore si spezza di nuovo.

Non lo sopporto e stiamo solo al primo giorno di scuola,in questo momento vorrei scappare e piangere ma non voglio mostrarmi debole ai suoi occhi quindi lo affronto.

«Guarda che sei tu che mi hai seguita perché io stavo andando per i fatti miei sei tu che ti sei piazzato dietro di me e appena mi sono girata ho sbattuto al tuo addome» respiro «quindi qui hai torto tu non io vecchio.»  E gli volto le spalle ma lui mi prende per il polso con una presa che mi fa male e mi tira a se.

Le nostre bocche per poco non si sfiorano quando lo sento dire «balena enorme,non ti azzardare mai più a chiamarmi "vecchio" perché potrei farti seriamente male e non sto scherzando»e mentre lo dice mi guarda negli occhi,in questo momento i miei occhi si riempiono di lacrime ma le ritiro e gli rispondo.«senti vecchio senza dentiera se non vuoi essere chiamato "vecchio" smetti di chiamarmi "balena" adesso se non ti dispiace...» Mi libero dalla sua presa con una mossa brusca «me ne vado a lezione.»

💕

Finite le prime due ore di matematica io e Charlie ci dirigiamo verso le macchinette delle merendine per prendere qualcosa da mangiare,anche perché il mio stomaco brontola.

«Stavo pensando,stasera vorrei uscire,ti va di venire con me?»a rompere il silenzio è Charlie. A dirla tutta non è che voglio tanto uscire però voglio fare uno sforzo di uscire anche perché è da tanto che non esco.

«Va bene,dove ci vediamo?»chiedo.
«Oh no,ti vengo a prendere io,fatti trovare pronta. Ti passo a prendere alle nove.» e mi volta le spalle.

Quando raggiungo le macchinette ci sono tre persone prima di me,così decido di mettermi in fila.
D'un tratto un ragazzo mi si mette davanti e infrange la fila. « Ehi,ci sono prima io,rispetta la fi...»appena si gira mi pento di aver parlato.

« cosa c'è balena?vuoi svuotare la macchinetta?messo il concesso che ti basta,quando hai finito tutto il cibo qui vai sopra che c'è un altra macchinetta» sento le lacrime salire agli occhi,vorrei piangere ma ancora una volta lo affronto.

« Ah,sei tu vecchio senza dentiera,ti hanno mai insegnato le buone maniere?e che la fila va rispettata?»non so tutto questo coraggio da dove esce ma sono fiera di me,assorta dal mio essere fiera di me non mi sono accorta che lui mi si era avvicinato pericolosamente al viso.

«Miss balena forse tu non hai capito una cosa  nessuno si permette di rivolgersi a me così,quindi non ti permettere mai più.»fa per voltarmi le spalle «vecchio senza dentiera scommetto anche che nemmeno una ragazza ti si avvicina perché sa che con te non ci potrebbe fare nulla perché dentro quei pantaloni non ci sta nulla,ce l'hai piccolo come quello di un bambino,ah no scusa un bambino ce l'ha più grande del tuo!»  urlo,perché si è allontanato,lui si volta e con poche falcate mi raggiunge. «Vuoi vedere?così dopo mi dici» sussurra.
«Oh no,grazie,tieniti pure quella briciola nei pantaloni.»e gli volto le spalle.


Ciao belli,vi volevo avvisare che sto finendo di scrivere il secondo capitolo,nel mentre fatemi sapere se vi piace e soprattutto se vi rispecchiate in mia.💖💖💖💖💖

 Sentimenti nascosti dietro un cuore di ghiaccio  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora