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La cerimonia si era conclusa da circa mezz'ora e il rientro a casa fu a dir poco devastante. Non attraversavo quel corridoio da cinque giorni, dal momento in cui trovai mia sorella in una pozza di sangue. Era stesa sul divano con la gola tagliata e sul tavolino di fronte, l'assassino aveva lasciato una piccola gabbia con all'interno un uccellino.

Paradise era una delle poche città vivibili rimaste nel Pianeta Terra. Nel corso degli anni l'umanità aveva distrutto l'intera flora per far spazio alla costruzione di altissimi palazzi che però, dopo centinaia d'anni, andarono in rovina. La parte alta della città era andata completamente in malora, e lì vivevano gli Uccelli: persone che non riuscivano a trovare lavoro e guadagnavano compiendo molto spesso azioni illegali, come uccidere un Giudice per mano di qualcun altro ottenendo così elevate ricompense. Quando avveniva un evento del genere gli Uccelli erano soliti farsi riconoscere nella scena del crimine, lasciando biglietti con disegni o parole, realizzando un graffito o come per l'omicidio di mia sorella, piazzando una gabbia con un uccello.

Gli ultimi piani dei palazzi risultavano totalmente inabitabili, molti tetti erano crollati lasciando scoperto quel che era rimasto all'interno delle abitazioni, ma gli Uccelli si trovavano costretti a crearsi comunque una base lì, cercando di non farsi scoprire dalle Guardie. I piani alti essendo in rovina furono sequestrati dai Giudici moltissimi anni fa, dunque nessuno poteva prendere un appartamento di quello in affitto anche a pochi soldi. Chiunque cercasse di vivere lì andava contro la legge e, se solo avessero provato a ribellarsi, sarebbero stati giustiziati.

Ai piani bassi dei grattacieli vivevano le persone ricche, e io ne facevo parte.
Paradise era governata interamente dai Giudici, un gruppo di 10 persone che aveva il potere di decidere cos'era meglio o peggio per la città e quando ne moriva uno, subito se ne cercava un altro. E mia sorella, Cassandra, era un Giudice. Con la sua morte era scontato diventassi io il suo successore e da lì a poco mi avrebbero convocato per firmare il contratto, diventando ufficialmente un Giudice.
Sapevo però per certo che l'omicidio di Cassandra non era avvenuto per mano di un Uccello; nessuno di loro le avrebbe fatto del male, e non potevo credere al fatto che qualcuno li avesse obbligati. Erano tutti troppo affezionati a lei per farle una cosa del genere. 
Al centro di Paradise si trovava l'unico albero della città, e poco lontano da questo, avvenivano le esecuzioni della pena di morte. All'interno una massiccia recinzione si trovava un cerchio nero dai bordi traballanti e irregolari; la superficie si increspava come l'oceano quando il vento soffiava forte. Veniva chiamato da tutti Pozzo. Gettavano i condannati dentro quell'acqua, e circolava voce che, una volta toccato il velo scuro il corpo si disintegrava, non lasciando neanche il tempo della sofferenza. Ma era in parte solo una leggenda metropolitana, poiché i più fortunati sbucavano in un posto chiamato Base. Gli sfigati, invece, sparivano semplicemente nel nulla. Cassandra aveva impedito l'esecuzione di moltissimi Uccelli. Un altro punto da aggiungere alla lista dei motivi per il quale l'omicidio di mia sorella non era stato commesso da un Uccello.

Della Base non ho mai avuto molte informazioni da parte di Cassandra, non perché non volesse condividerle, ma perché il regolamento dei Giudici le impediva di divulgare dati segreti appartenenti al Governo anche ai familiari. Mi confessò qualcosa soltanto dopo aver giurato sulla mia vita che non avrei riferito nulla a nessun'altra persona. Così, scoprii dell'esistenza dei Nocchieri: persone in grado di sopravvivere ai Tuffi nei Pozzi. Mia sorella aveva anche confessato che i Pozzi non portavano solo a questo luogo chiamato Base, ma anche in altri pianeti del Multiverso. Tutto il resto avrei dovuto scoprirlo senza di lei.

Cassandra aveva clandestinamente ospitato più di una dozzina di Uccelli, offrendogli loro del cibo e un posto sicuro per la notte. Non riusciva a lasciarli tornare alla loro comunità nel buio di Paradise e quando trovava ferite causate dai voli, li curava come poteva. Venivano chiamati Uccelli per le ali elettroniche che possedevano dietro la schiena, e non ho mai capito da dove avessero ottenuto quella tecnologia. Da ragazzino, parlando con uno di loro, che era mio coetaneo, in una delle tante occasioni in cui mia sorella ne faceva entrare qualcuno di nascosto, scoprii che quasi tutti avevano un loro posto sicuro che chiamavano "Nido". Con un sorriso, affermò con certezza che casa mia, al posto della sua, era un vero e proprio castello.
Dopo quest'avvenimento, chiesi a mia sorella il motivo di tutto quest'odio nei confronti degli Uccelli. Lei rispose con un'alzata di spalle e una frase che mi rimase chiara in testa: "A differenza di altri, hanno il coraggio di parlare. Paradise non è quello che sembra e se non hai le conoscenze adatte puoi anche morire in strada per il Governo. Dicono che non tutti servono nella società; non credere mai a questa frase, Elijah, mai. Sono diventata Giudice per cambiare la nostra città."
Nessun Uccello le avrebbe mai potuto fare del male, teneva alle loro vite e ha perso la sua cercando di cambiare il pensiero degli altri suoi colleghi. 

Pochi giorni prima dell'uccisione di Cassandra ero entrato in casa prima del previsto dal lavoro, e l'avevo sentita urlare in camera sua. Non avevo mai sentito così tanta rabbia nella sua voce, "Gli Uccelli meritano un posto nella società." continuava a ripetere. I Giudici volevano annientare gli Uccelli per rendere Paradise, a detta loro, un posto migliore. Sarebbero nati solo figli di benestanti, persone per bene. Potevano continuare la loro farsa di vita perfetta senza avere di mezzo qualcuno che il mondo voleva cambiarlo davvero in meglio, in modo equo. 
Avevo spiato spesso le conversazioni private di mia sorella con gli altri Giudici senza farmi scoprire, venendo a conoscenza di informazioni che mai avrei dovuto sapere. Da quel giorno, la rabbia montava sempre più aggressiva dentro di me, pensando a quelle persone che, anche se inconsapevolmente, conducevano una vita perfetta. Se gli Uccelli volevano davvero vincere questa battaglia per l'eguaglianza dovevano prima di tutto aprire gli occhi alla gente che abitava nella Jungla.

E li avrei aiutati, a costo della mia morte.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2023 ⏰

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