-"Remiel...è ora di alzarsi! Devi andare a scuola...."- esclamò entrando di fretta e furia, spalancando le finestre la mamma.
-" mhm...."- brontolò Remiel infilandosi sotto le coperte con la testa.
Dopo circa venti minuti, si alzò, si diresse in cucina per file colazione con i capelli ancora scompigliati e si sedette al tavolo pronto per fare colazione con gli occhi ancora abbottonati...guardò l'orologio e ai accorse che era in ritardo...
-"caxxo, sono in ritardo...ciao ma', ciao pa' buona giornata..."-
Uscì dalla porta di casa con la camicia abbottonata in fretta e furia..la cravatta messa in qualche modo, la giacca era l'unica cosa sistemata, calzini spaiati, uno di un colore, uno di un altro colore ancora, pantaloni messi al volo nona ancora allacciati con la cintura, con la brioches ancors in bocca, capelli spettinati, zaino mezzo aperto, su una spalla e via verso la scuola!
Arrivato all'ingresso di scuola, dove c'era l'elenco degli alunni e delle classi dove erano divisi. Era in 1 A.
Entrò a scuola, si adentrò nei corridoi alla ricerca della classe...ma nulla, non trovò la classe.
Disperato come non mai, impanicato, si sedette sulla sedia vicino al bagno, dei maschi con quasi le lacrime agli occhi, scorse una voce femminile che parlava...-"ei, che succede?"- Lui alzò lo sguardo e vide una ragazza stupenda.
Alta un metro e sessanta, castana con capelli lunghi fino alle natiche, occhi verde chiaro, elegante, e teneva abbracciati i libri di scuola.
Mi protese la mano e mi invitò ad alzarmi.
-"è il mio primo giorno...e no trovo la mia classe..."- disse Remiel alla ragazza.
-" beh, come prima cosa sistemati un pochino, perché cosi, sei osceno! hihihihi"...- disse la ragazza ridacchiando.
-" in che classe sei?"- chiese la ragazza.
-" in 1 A...e t-tu?"- chiese Remiel balbettando, un po dalla vergogna un po per l'imbarazzo.
-" anche io sono in 1A, che coincidenza..."-. Lui fece un sospiro di sollievo e sorrise.
Lei lo prese per mano, e lo portò in classe.
-" piacere Rachele..." si presentò lei per prima.
-" Piacere Remiel...-" controsispose lui intimidito.
-"uh...bel nome. È insolito."- rispose la Rachele con voce allegra.
-" e già..."- rispose Remiel guardando le mattonelle del pavimento scrutando di tanto in tanto lo sguardo verso la ragazza.Entrarono in classe.
-"siete in ritardo per la lezione di Tecniche amministrative...la lezione è iniziata da ben venti minuti...mi spiegate dove siete stati?"- chiese il professore ai due ragazzi.
-"beh, eravamo in cerca della classe perché non la trovavamo...ci scusi prof"-
Disse Rachele al professore con aria dispiaciuta...poi si giro verso di me e rise.
STAI LEGGENDO
agel and demon
ChickLitun ragazzo, di nome Remiel un ragazzo per bene, gentile e disponibile in tutto e per tutto con un cuore enorme, che si trasferisce a Londra, frequenterà una scuola universitaria, dove incontrerà Rachele, una ragazza all'opposto di lui, scorbutica...