«Sei solo un arrogante e un ottuso Manuel» glielo ringhia decisamente troppo vicino alle labbra.
«E tu uno stronzo aristocratico» gli risponde Manuel in cagnesco soffiando sulle labbra carnose di Simone.
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"Dopo anni di richieste da parte dei fan, è arrivata la conferma: Manuel Ferro e Simone Balestra duetteranno per il finale del concerto di beneficenza che si terrà la Vigilia di Natale. I biglietti saranno acquistabili a partire da stasera ma si presuppone già il sold out in poco tempo mentre il ricavato andrà a favore dei bambini e ragazzi che vivono in contesti difficili"
È questa notizia a sconvolgere Manuel Ferro, cantante di successo soprattutto tra i giovani, in un tranquillo giorno di inizio dicembre mentre se ne sta seduto sul divano facendo zapping alla tv. Sconvolto non è la parola giusta: irritato, scocciato, infastidito, e pure incazzato con il suo agente. Questo sono le parole giuste.
Cor cazzo che faccio un duetto co er pariolino de sta minchia
È la reazione poco pacata di Manuel mentre si alza dal divano, si precipita alla porta afferrando il cappotto e le chiavi della moto e di casa prima di dirigersi all'ufficio del suo agente.
Non troppo distante da lui, Simone, anche egli cantante di successo tra le nuove generazioni, ha una reazione non troppo diversa da quella del suo collega mentre apprende la notizia tramite radio, fermo al semaforo.
Piuttosto che cantare co sto coatto faccio il bagno nudo nel Tevere.
Pensa Simone mentre il semaforo diventa verde e ingrana la prima e poi le successive marce, direzione l'ufficio del suo agente.
Nel perioda natalizio, Roma è ancora più incasinata del solito ed entrambi i ragazzi restano imbottigliati nel traffico ma ciò non impedisce a due ormai noti cantanti di raggiungere la loro meta, pronti per far valere i loro diritti, o meglio dire capricci da diva, con il loro agente.
Parcheggiano velocemente i rispettivi mezzi e si apprestano a entrare nell'edificio. Manuel si precipita su per le scale per raggiungere il prima possibile l'ufficio mentre Simone opta per l'ascensore perché la questione è molto urgente e, prendendo le scale, impiegherebbe troppo.
Manuel raggiunge la scrivania della segretaria a passi svelti e sta quasi per aprire bocca quando le porte dell'ascensore si aprono e Simone esce.
Vi è un attimo di stallo nel quale gli occhi di entrambi si assottigliano e i respiri si fanno pesanti. Visti da fuori Manuel e Simone sembrano esser usciti da un duello western di un film diretto da Sergio Leone o da John Ford.
È Manuel a interrompere quel contatto non appena vede Simone avanzare in direzione della segretaria.
«Devo parlare urgentemente con il Dottor Balestra» si appresta a dire Manuel cercando di essere educato.
«Ho urgente bisogno di conferire con il Dottor Balestra» si intromette Simone dando una leggera spallata all'altro con il chiaro intento di spostarlo.
