"Dov'è il resto del plotone, Styles?" Chiede il sergente Binkowski, guardando l'uomo che è appena arrivato nell'ospedale militare con il suo carro armato.
"Proprio qui" risponde l'uomo con tono duro, indicando i tre uomini ancora all'interno del carro armato, di cui si vede solo il busto.
"Avevo anche un altro uomo con me, ma è morto" sospira, spostando lo sguardo verso i suoi compagni per poi di nuovo piantarlo in quello del sergente davanti a lui.
"Lo so, il Vecchio me lo ha comunicato, ma abbiamo già risolto il c'è problema" gli dice Binkowski con un sorriso, per poi far cenno ad un ragazzo poco distante da loro, che si avvicina tenendo lo sguardo sui suoi piedi.
"Harry, lui è Louis. sarà il tuo nuovo mitragliere" gli spiega il sergente prima di allontanarsi, lasciandolo solo con il ragazzo. lui lo squadra da cima a fondo, mentre Louis continua a tenere la testa bassa.
"dio, da quanto sei alle armi?" chiede Harry, accorgendosi di quanto è giovane quel ragazzo che si trova davanti a lui. "otto settimane, signore" risponde, alzando lo sguardo. nella mente di Harry si fanno spazio diversi pensieri quando guarda il ragazzo negli occhi, di un azzurro che non aveva mai visto prima. "sono un dattilografo, non avevo mai nemmeno visto un carro armato, ero destinato al quinto plotone ma mi hanno scaricato qui" continua, sbuffando.
"bene" soffia Harry, "quelli laggiù sono i tuoi compagni. sii forte e non affezionarti a nessuno" gli intima, prima di tornare da Binkowski.
a passi svelti Louis raggiunge il carro armato, vedendo tre uomini scenderne.
"così tu devi essere il nuovo mitragliere, eh?" gli dice un uomo alto con i capelli scuri, saltando giù con un balzo. in quel momento si accorge che tutti e tre sono ricoperti di fango e fuliggine, come se non si pulissero da giorni. "io sono Louis, sono un dattilografo" risponde piano.
"allora perchè ti hanno mandato qui?" chiede l'uomo con un sorriso divertito. "non lo so" risponde sinceramente il moro, lo sguardo rivolto sulle sue mani. "io sono Boyd" si presenta quello con i capelli neri, che di tutti sembra il meno pericoloso. "loro sono Grady-indicando l'uomo che ha parlato prima- e Trini. benvenuto a bordo, soldato".
dopo alcune domande, grazie alle quali capisce di odiare ogni singolo istante di più il sergente Binkowski per averlo mandato con quei pazzi, gli viene ordinato da Grady- che sicuramente è quello che meno sopporta- di pulire l'interno del veicolo.
appena entrato dentro, subito il tanfo di morte e di lerciume si infiltra nelle sue narici, facendogli venire la nausea. si accorge che tutta la postazione cui lui è destinato è letteralmente ricoperta di sangue, quindi si accinge a strofinarlo via, con disgusto. nota attaccate alle pareti del carro alcune foto rovinate dal tempo, alcune di esse ricoperte dal sangue del morto. ne prende una tra le mani, notando Harry con una ragazza spaventosamente simile a lui.
"deve essere sua sorella" pensa, mentre risistema la foto nel punto della parete dove l'ha trovata. ad un tratto però, mentre strofina via il sangue dal sedile, vede un brandello del viso di quello che è stato il suo predecessore, e semplicemente non ce la fa. con uno scatto felino esce dal veicolo e salta giù senza pensarci due volte, vomitando appena pochi secondi dopo essere caduto a terra.
- - -
"che cazzo ci fa qui?" sputa Harry, tenendo lo sguardo fisso sul soldato tedesco che viene scortato da due tenenti americani. "deve essere interrogato" risponde Binkowski, iniziando a fissare l'ss che in quel momento scoppia a ridere. "ah si? lo interrogo io allora" si sposta davanti al soldato, facendo bloccare la sua marcia. "come ti chiami? hai una sorella? qual è il tuo colore preferito?" inizia ad inveire Harry, avvicinandosi al soldato che continua a ridere, alzando il braccio per colpirlo.
"ehi ehi calma, è solo uno stronzo, pagherà per ciò che ha fatto" gli dice Boyd, che ha assistito a tutta la scena, bloccandogli le braccia dietro la schiena. Harry con uno strattone si libera dalla sua presa e si allontana da loro, accendendosi una sigaretta.
"L'ho ucciso io" sono le parole che continuano a ripetersi ininterrottamente nella sua mente. è stato lui ad ucciderlo, nonostante Boyd e Grady continuino a negarlo lui sa di essere colpevole. solo Trini glielo ha sputato in faccia quando è morto, chiaro tondo. e lui lo apprezza per questo. mentre è assorto nei suoi pensieri vede Louis uscire di scatto dal carro armato, per poi vomitare appena saltato giù.
"non resisterà una settimana" pensa, aspirando con avidità la sigaretta.
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*spazio autrice*
ok è abbastanza una merda, ma è troppo che non scrivo qualcosa di mio ed è difficile damn. xoxo
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Fury.|| Larry
Fanfiction"Secondo voi Hitler si farebbe fottere per una tavoletta di cioccolato?" Basato sul film scritto e prodotto da David Ayer, 2014.