Usagi's POV
Alla fine decido di mettere una canottiera nera, e una gonna ruffled bianca. Mi metto un po' del mio profumo preferito. Un po' di burrocacao alla ciliegia. «Questa qua mi fa diventare le labbra troppe rosse, ma da anche un bel rossore.» «Non ti convince di mettere qualche giacca sopra?» chiede Luna. «Lo so lo so. Ma tanto saremmo dentro a bar, o al cinema, non sappiamo ancora dove andare. Su su. La. Prendo per sicurezza.» poco dopo sento la campanella suonare. «Oddio! È qua.» «Come sto?» chiedo a luna. «Bene. Puoi andare ma occhio eh.» anuisco e scendo. Apro la porta e lo trovo davanti. E anche lui è vestito in modo ssm9. Maglietta nera e dei jeans neri. E una giacca nera
«Certo che con questo tempo, alti e bassi, va a finire male.» mi apre la portiera della macchina e io entro. Dopo lo chiude. «Ti va se prima ci facciamo qualche giretto a luna Park e dopo al cinema?» chiede mentre accende la macchina e parte. «Questa macchina fa un bel rumore.» Akira ride. «Va bene.» così decidiamo di andare al parco. Guardando la macchina, mi cadono gli occhi su un mazzo di rose rose. «E queste? Per la tua ragazza?» non risponde finché non arriviamo al Luna Park. Io non scendo e così Akira mi apre la porta e mi porge la mano. «Esiste ancora la cavalleria eh. Ah, hai conquistato mia madre sai?» li dico ridendo.
«Ci prendiamo qualche gelato?» anuisco felice, quando Akira mi porge una rosa davanti agli occhi.«Erano per te.» lo vedo arrossire un pochino, ma non più di me. «Grazie.» prendo sia il mazzo di rose che anche la rosa. Così decidiamo di prendere un gelato.
«Dio! Quello peluche di coniglio enorme e così bello.» in una delle bancherelle vedo un peluche di coniglio bianco.
«Si, mi piace molto, ma lo vedo un po' difficile prenderlo.» guardo gli altri peluche.«Se te lo prendo io, voglio un bacio.» che dire. Rossa più non posso. «Vedremo.» rispondo abbassa voce. «Io voglio una riposta ora.» divento rossa e chiudo gli occhi con le mani «Ok ok. Si si» con un sorriso si dirgie verrò la bancarella. «Vorrei provare. Ma voglio sapere. Per quel peluche bianco enorme, cosa si deve fare?»«Certo. Dovete colpire tutte latine dorate, senza lasciare nemmeno una.» prende la pistola e comincia a colpire. «Ma cavolo!» infatti Akira non lascia nemmeno uno. «WOW.» la commessa prende il peluche e me lo porge. «Ammazza! Sono senza parole. Grazie davvero.» ma Akira mi guarda senza parole ma con un sorriso. «Ok.» mi avvicino e lo bacio sulla guancia,ma Akira si muove e finisco per baciarlo sulle labbra. Quando cerco di spingerlo via, succede che mi stringe di più a se. E alla fine mi arrendo, e ricambio il bacio. Akira mi stringe a se è mi bacia con passione. «Mh...» mi stacco che ansimo mentre siamo vicini. «Dai andiamo al cinema? O andiamo a provare le giostre?» sono così rossa e imbarazzata, non so cosa rispondere. «Portiamo il peluche in macchina?» anuisco con un mezzo sorriso.
Portiamo il coniglio in macchina e andiamo al cinema. «Tuo ragazzo quando va in America?» sussulto. «Domani.» anuisco appena. «Ah, bene. Vabbè, se vuoi ti porto da lui dopo.» scuoto la testa. «Vado da sola domani. A te grazie.» andiamo alla fine al cinema, ci guardiamo 365Day e tutto il tempo sto rosaa
indecisa se qualle vedere. Akira già decide. Così il film finisce e usciamo. Verso tramontare del sole, mi porta a casa. Per durante il tragitto nessuno di noi dice qualcosa. «Ecco qua.» sorrido e apro la porta. «Tranquillo, oggi faccio da sola.» scendo e lo saluto. Entro in casa e lascio la porta semi aperta.* * *
Akira's POV
«Cavolo. Forse non dovevo baciarla. Ma era fin troppo dura per me.» guardo indietro e noto che ha lasciato il peluche in macchina. Scendo dalla macchina prendendo il coniglio e vado direttamente nella sua casa. E vedo la porta semi aperta.
«Non devi uscire più con lui Usagi! Lo capisci? Il tuo destino è essere Regina Serenity del trentesimo secolo. È non uscire con lui!» «Serenity?!» si gira verso di me e mi guarda senza parole.
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𝑼𝒏 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒐 𝒍𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐|| 𝑺𝒑𝒆𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 6
ChickLit𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑈𝑠𝑎𝑔𝑖 𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑎𝑚𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑛𝑎𝑡𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎, 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜, 𝑒 𝑟𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜, 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑜 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑣𝑎 𝑖𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒!